MotoGP 2016, GP d'Italia. Lo sapevate che..?

MotoGP 2016, GP d'Italia. Lo sapevate che..?
Giovanni Zamagni
Zarco proverà la Suzuki il prossimo mese. Pirro paragona la DesmosediciGP alla Panigale. Dovizioso e Stoner martedì a Imola alla guida di una Lamborghini.
23 maggio 2016

CONFRONTO 2016/2015

Ecco il confronto dopo 6 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2016 e nella passata stagione.

Lorenzo 115/112 (+3); Màrquez 105/69 (+36); Rossi 78/118 (-40); Pedrosa 66/23 (+43); Viñales 59/36 (+23); Iannone 41/81 (-40); Dovizioso 34/83 (-49).

 

CONFRONTO IN CASA

Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi 6 GP della stagione (tra parentesi il confronto in prova)

Lorenzo/Rossi 4/2 (3/3); Màrquez/Pedrosa 5/1 (6/0); Dovizioso/Iannone 1/3 (2/4); Viñales/A.Espargaró 4/2 (6/0); Smith/P.Espargaró 1/5 (2/4); Bautista/Bradl 3/3 (3/3).

 

ZARCO SULLA SUZUKI IL PROSSIMO MESE

Il campione del mondo della Moto2, Johann Zarco, ha un’opzione con la Suzuki, che proverà il prossimo mese in Giappone. Per il momento non c’è nessun accordo tra il francese e la Casa giapponese, e soltanto dopo il test si capirà qualcosa di più. Zarco, comunque, non è la prima scelta per affiancare Andrea Iannone: anche Aleix Espargaró e Alex Rins si contendono infatti l’ambito sellino.

 

QUATTRO SUZUKI NEL 2018

Sempre a proposito di Suzuki, il team manager Davide Brivio ha spiegato che «la Suzuki vuole avere più moto sullo schieramento, ma è difficile che questo avvenga nel 2017. Personalmente ritengo molto utile aumentare il numero delle GSX-RR in pista, perché renderebbero più veloce lo sviluppo e la raccolta di dati, ma non siamo ancora pronti: stiamo lavorando per il 2018».

 

PETRUCCI, CHE BEL PERSONAGGIO

Danilo Petrucci non è solo un bravissimo pilota, ma anche un ragazzo molto, molto simpatico: insomma, un bel personaggio. Ecco cosa ha detto, giovedì in conferenza stampa, quando gli è stato chiesto quanto ha sofferto a non poter correre nei primi 4 GP. «Moltissimo, e quando sei fuori ti rendi conto quanto ti manchino i tuoi avversari, le persone del paddock, perfino i giornalisti, che per noi piloti sono come un incubo…». E ancora, sulle condizioni della mano: «Ormai è come una sorta di “stazione meteo”: a seconda di quanto mi fa male quando vado a letto, so che tempo ci sarà la mattina successiva».
 


ROSSI SI CONFIDA A SKY

Giovedì, alla vigilia del GP, Valentino Rossi è stato intervistato in diretta da Guido Meda: ecco qualche stralcio del lungo e piacevole incontro.

Michelin: «Non diventeranno mai come le Bridgestone, nemmeno fra dieci anni, e le Michelin esalteranno sempre la maneggevolezza e l’agilità delle moto, ma dobbiamo avere delle gomme che perdonano di più».

Ducati: «Il punto forte è naturalmente il motore, anche se adesso curva bene, specie nelle curve più larghe».

Suzuki: «Sembra leggerissima, maneggevole e direzionale come una bici».

Honda: «E’ molto stabile in frenata, e chi va forte riesce a "spazzolare" in entrata».

Yamaha: «Manca solo un po’ di potenza in alto».

Allenamento: «C’è una parte noiosa in palestra con i pesi, una parte aerobica e, soprattutto, tanto lavoro in moto, al Ranch e a Misano. La MotoGP adesso è molto stancante, richiede forza e fiato».

 

APRILIA: A CHE PUNTO E’ LO SVILUPPO?

Romano Albesiano, direttore tecnico dell’Aprilia, fa un bilancio del lavoro dopo sei GP. «Su certi aspetti siamo in linea con le aspettative, su altri meno. Diciamo che per quanto riguarda il telaio siamo all’80% del nostro potenziale, per il motore siamo al 70%, mentre dobbiamo lavorare molto sull’elettronica». Fino alla scorsa stagione l’Aprilia aveva un’elettronica piuttosto sofisticata, e sta patendo più del previsto con la centralina unica.

 

PIRRO: PIU’ DIFFICILE ADATTARSI ALLA PANIGALE

Michele Pirro, il bravissimo pilota-collaudatore della Ducati, ha una grande capacità di adattamento: in pochi giorni, infatti, passa dalla SBK alla MotoGP come se niente fosse (o quasi). La settimana precedente il GP d’Italia, Pirro aveva corso – e vinto – a Vallelunga nel CIV, con la Panigale. «La DesmosediciGP la conosco bene, mentre faccio più fatica ad adattarmi alla Panigale, perché la uso pochissimo. E la pressione al CIV è molto superiore che al mondiale: qui va bene qualsiasi risultato ottengo, là devo vincere a tutti i costi».

 

INTERMEDIE: INUTILI, COME E’ OVVIO CHE SIA

Venerdì mattina, nelle FP1 della MotoGP, c’erano le condizioni ideali per provare le gomme intermedie, perché non c’era acqua a sufficienza per le “rain”, ma ce n’era troppa per girare con le “slick”. Qualche pilota le ha usate (pochi per la verità: tanto per dire, il team di Rossi non le aveva neppure montate sui cerchi), ma il giudizio non è stato così esaltante. «La verità è che non sai qual è il limite, non capisci quando puoi spingere o no, a seconda delle condizioni dell’asfalto: possono servire per qualche giro in prova, ma non di più. In gara, in una situazione simile si monterebbero le “slick”», ha spiegato Màrquez: una tesi che, personalmente, sposiamo al 100%.
 


PEDROSA: “SOLO IN PARTE E’ COLPA DELL’ELETTRONICA”

Venerdì, dopo le libere, Dani Pedrosa era piuttosto critico nei confronti della RC213V: «Non c’è niente che funzioni: telaio, motore, elettronica» aveva detto piuttosto chiaramente. Pedrosa ha anche rivelato che nei test effettuati a novembre erano state fatte prove comparative tra l’elettronica 2015 (quella libera) e la 2016 (quella uguale per tutti). Ecco il risultato: «L’elettronica del 2015 copre qualche magagna, il funzionamento complessivo è migliore, ma il feeling rimane simile». Insomma, c’è da lavorare sul software ma, secondo Dani, non basta.

 

DOVIZIOSO E STONER A IMOLA

Martedì, Andrea Dovizioso e Casey Stoner si ritroveranno a Imola: pilota e collaudatore della Ducati, questa volta, non guideranno una moto, ma una fantastica Lamborghini da oltre 400 CV. Buon divertimento…

 

MOTOGP: POCHE CADUTE

Dopo le tante scivolate dei precedenti GP, al Mugello, fortunatamente, i piloti della MotoGP sono caduti pochissimo, anche se due hanno avuto conseguenze pesanti: Rabat, nelle FP3, ha riportato la frattura scomposta della clavicola sinistra. E’ stato operato, ma potrebbe saltare anche il GP della Catalunya. Loris Baz è stato tirato giù da Alvaro Bautista al primo giro, e ha riportato la frattura di tre metatarsi e della mano destra. In tutto sono state 11 le cadute, in MotoGP: Laverty nelle FP2; Rabat e P.Espargaró nelle FP3; P.Espargaró e Crutchlow nella Q1; A. Espargaró e Bautista nel warm up; Miller, Baz, Bautista e P.Espargaró in gara.

 

IO L’AVEVO DETTO

Roberto Ungaro (Radio 24, 6 maggio): «A breve arriverà l’ufficialità del successore di Lorenzo in Yamaha: non sarà Viñales, ci sarà una sorpresa». Giovedì 19 maggio, comunicato ufficiale Yamaha: “Yamaha annuncia Viñales come suo pilota per il 2017 e il 2018».

 

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