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"In Spagna non vogliono Rossi vinca la Coppa del Mondo!", "In Italia si stanno preparando a mettere Valencia a ferro e fuoco"... L'Italia e la Spagna sono sul "piede di guerra" dopo l'incidente tra Valentino Rossi e Marc Marquez a Sepang Domenica. E non è un modo di dire, sono convinti fino al midollo, come si legge sui social network: "Gli spagnoli sono dei bastardi" o "gli italiani delle merde". Mio figlio, 20 anni, mi ha detto ieri che andrà Valencia vestito con i colori di Rossi e pronto a fare qualsiasi cosa, e a 20 anni "qualsiasi cosa" suona male, suona pericoloso. Stiamo impazzendo?!
Nel mio articolo di cronaca al GP di Sepang ho scritto che sia a Rossi che a Marquez la situazione è sfuggita di mano. Valentino non è riuscito a calcolare le conseguenze delle parole di condanna fatte giovedì in pubblico nei confronti di Marquez. Davvero credeva che l'avrebbe ascoltato, ci avrebbe riflettuto e che poi l'avrebbe fatto passare? E non voglio neppure entrare nalla valutazione se le sue accuse siano vere o false.
Per quanto riguarda Marquez, la mia domanda è molto semplice: come credeva che andasse a finire l'assedio a cui ha sottoposto Rossi? Con la resa di Valentino? Chiunque lo conosce un po' sapeva che non sarebbe potuto succedere. Il finale che abbiamo visto era l'unico possibile: uno dei due "maschi alfa" sarebbe caduto alla fine di questo duello... Non c'era altra possibilità.
Chi è allora più colpevole dell'altro? Chi ha acceso la miccia o ha causato l'esplosione? Personalmente penso che sia stato Rossi ad essere troppo aggressivo con Marc nelle sue dichiarazioni. Poteva dire le stesse cose senza screditarlo come uomo di sport e probabilmente, secondo me, la sangre no habría llegado al río (proverbio spagnolo: "il sangue non sarebbe arrivato al fiume").
Per quanto riguarda l'incidente, io sono dell'idea che il calcio non ci sia stato, ma è indubbio che in un dato momento Valentino si è dimenticato di essere in gara. Le azioni di Marquez, giuste o sbagliate - ognuno le interpreti come vuole - non hanno mai smesso di essere azioni di gara e i suoi sorpassi sono stati ravvicinati ma puliti. Rossi invece, arriva a un punto in cui si dimentica di essere in gara e praticamente ferma la moto come stesse parcheggiando davanti al supermercato. E cosa è successo dopo, a prescindere dai dettagli? Marc è finito a terra.
A questo punto entra in scena quell'entità chiamata Direzione Gara. Sinceramente credo che abbia agito tardi e male. E lo dico pur consapevole che si tratta di una posizione molto difficile. Allo stesso tempo è una posizione che richiede decisioni coraggiose prese nei tempi richiesti dalle corse; non si sono dimostrati né l'uno né l'altro. Per quanto riguarda la penalità, io personalmente penso che non sia commisurata alla gravità dei fatti, ma questa è una valutazione del tutto soggettiva.
Tornando per un attimo al motivo che ha generato tutto questo. Devo dire che un accordo tra Lorenzo e Marquez per far vincere a Jorge il campionato non sarebbe sportivo, ma credete davvero che sarebbe così insolito? Pensate davvero che questo sia qualcosa che sorprenderebbe Valentino Rossi? Se ci fosse un accordo, cosa ci sarebbe di strano? Forse un tedesco o uno svizzero rimarrebbero sorpresi, ma noi latini...
Indipendentemente che si sia dalla parte di Rossi o di Marquez, la verità è che Dorna, la Direzione Gara o chi per loro, in fin dei conti ha autorizzato sia Valentino che Marc a fare cose che dovevano essere sanzionate
Indipendentemente dal fatto che si sia dalla parte di Rossi o di Marquez, la verità è che Dorna, la Direzione Gara o chi per loro, in fin dei conti ha autorizzato sia Valentino che Marc a fare cose che dovevano essere sanzionate. Essendo loro il motore di quello spettacolo chiamato MotoGP, entrambi sono stati trattati in modo particolare, sono stati trattati diversamente dagli altri. Basta rivedere le traiettorie di gara e annotarsi ogni azione scorretta di uno e dell'altro... chiunque ne resterebbe stupito. Io comunque l'ho fatto, ho annotato tutto e e vi dico una cosa: Marquez ha accumulato molti più "peccati" di Rossi.
Per concludere: spero solo che le cose si calmino da qui a al GP di Valencia. Sarebbe molto doloroso se quello che è stato uno scontro tra due "supercampeones" finisse in una guerra tra Italia e Spagna, tra i sostenitori di VR46 e quelli di MM93. Io dico sempre che le bandiere più che unire, separano... Per favore, non confermate le mie parole; non vogliamo odio, noi vogliamo rivalità.
di Manuel Pecino - già direttore di "Solo Moto ES"