Dani Pedrosa secondo e Cal Crutchlow a completare la prima fila. Sesto Andrea Dovizioso, settimo il rientrante Casey Stoner, nono Valentino Rossi, staccato di un secondo | G. Zamagni, Motegi
13 ottobre 2012
Sempre loro in prima fila, ormai è una costante: Lorenzo, Pedrosa e Crutchlow si confermano i piloti più veloci in prova, con i due spagnoli, naturalmente, favoriti anche sulla distanza. Ma nell’ora di qualifica a impressionare più di tutti è stato Jorge per due motivi: la costanza di rendimento nei primi 45 minuti, il grande sangue freddo in quelli conclusivi. Dopo aver fatto una serie di giri impressionante, con un passo da primato, nel finale Lorenzo si è ritrovato improvvisamente fuori dalla prima fila e quando ha iniziato l’ultimo giro, un attimo prima che venisse sventolata la bandiera a scacchi, Jorge era quarto. Ma il campione della Yamaha non ha perso la calma, anzi, ha guidato alla grande, abbassando settore dopo settore il primato della pista, fino allo strepitoso 1’44”969 finale, nuovo record di Motegi (il precedente era del 2011 di Casey Stoner in 1’45”267). Una grande prova davvero, una capacità di concentrazione straordinaria e la voglia di imporsi hanno fatto la differenza.
PEDROSA IN DIFFICOLTA’
Inaspettatamente, invece,
Dani Pedrosa ha faticato moltissimo dopo essere stato il dominatore delle libere. Dani ha fatto dentro e fuori dal box parecchie volte e soltanto nel finale è riuscito a tirare fuori dal cilindro un giro buono, che gli permette di scattare dalla seconda posizione, staccato di 0”246 da Lorenzo. Fino al mattino, Pedrosa era il punto di riferimento, ma in qualifica qualcosa è cambiato e non è più riuscito a ripetersi agli eccellenti livelli dei tre turni precedenti. Per questo era scuro in volto quando si è tolto il casco e
nel box Honda ci sarà molto da lavorare: se vuole tenere aperto il mondiale, il campione della Honda non può permettersi di arrivare alle spalle del connazionale capoclassifica.
PASSO INDIETRO PER DOVI E ROSSI
Buono il terzo posto di Cal Crutchlow, nonostante qualche errore e un dritto, con
Ben Spies quarto a 0”367: anche l’americano della Yamaha ha preso parecchi rischi nel corso delle qualifiche, fino a cadere, fortunatamente senza conseguenze, nei secondi finali. Al quinto posto troviamo Alvaro Bautista (0”512), protagonista di una buona sessione, forse tranquillizzato dal rinnovo del contratto: anche nel 2013 sarà in sella alla Honda del Team Gresini.
Solo sesto Andrea Dovizioso, staccato di 0”643 dalla pole. Per il Dovi una storia che si ripete: è efficace nelle libere, ha un buon passo gara, ma quando c’è da sparare il tempone, Andrea fatica e non è veloce come dovrebbe o come è, per esempio, il suo compagno di squadra. Ma la gara è un’altra storia, mentre
Valentino Rossi si deve accontentare di un
A Motegi si vedono in maniera evidente i problemi della GP12, che tende ad allargare la traiettoria in ogni uscita di curva, costringendo i piloti a rimanere per qualche decimo di secondo con il gas “in mano”
nono posto a 1”007, dopo che nella giornata di ieri aveva sperato in un risultato certamente più importante. A Motegi, a bordo pista, si vedono in maniera evidente i problemi della GP12, che tende ad allargare la traiettoria in ogni uscita di curva, costringendo i piloti a rimanere per qualche decimo di secondo con il gas “in mano”, mentre i rivali di Honda e Yamaha hanno già spalancato, schizzando via come delle frecce in accelerazione.
STONER, RIENTRO DIFFICILE
Settimo posto per Casey Stoner (0”777), in grande difficoltà fisica: a Motegi, con tante accelerazioni, la spinta e il movimento dei piedi sulle pedane diventa importantissimi, ma il campione del mondo non può farlo come gli altri. Così deve compensare con le braccia, con ripercussioni anche sulla schiena, che inficiano la guida. Vista sotto questo aspetto,
Casey non è andato nemmeno troppo male e bisognerà vedere domani come riuscirà a sopportare la fatica alla distanza.
RISCHIO FRENI
Al di là della scelta della gomma posteriore, questa volta la variabile che potrebbe fare la differenza è la resistenza dei freni. Dopo le libere, D
ovizioso e Rossi avevano spiegato come i dischi si surriscaldano in maniera eccessiva, con una perdita di rendimento dopo pochi giri, mentre le splendide immagini televisive ravvicinate hanno mostrato come i dischi in carbonio diventassero incandescenti nella lunghissima frenata (si comincia a staccare a circa 250 metri) che porta alla terzultima curva in discesa del circuito. Si è visto anche tanti piloti finire lunghi in quel punto, a conferma che si tratta di una
situazione fuori dal normale. Come ha detto Dovi, quindi, chi riesce ad andare forte sollecitando meno i freni può fare la differenza: un altro indizio a favore di Lorenzo.
L’ANALISI DEL PASSO
A vedere quello che è successo in qualifica,
la vittoria di Jorge sembrerebbe quasi inattaccabile, come conferma il cronologico: 1’46”915, 1’46”599, 1’46”362, 1’46”341, 1’46”134, 1’46”126. Box, poi, 1’45”937, 1’46”550, 1’46”437, 1’46”171, 1’47”022, 1’45”999, 146”188, 1’46”075, 1’46”159, prima di montare la morbida posteriore e pensare al tempone. Impressionante, davvero impressionante, un ritmo che gli altri non riescono a tenere per due giri consecutivi.
Dopo Lorenzo, il più efficace è Pedrosa, che però ha fatto pochissimi giri, poi c’è Crutchlow, Bautista, Dovizioso e Spies. Abbastanza attardato Rossi: 1’47”449, 1’47”021, 1’47”873, 1’47”093, 1’46”910, 1’46”869, 1’47”136 i migliori passaggi in configurazione gara.
I PRIMI COMMENTI
Lorenzo: “Sono molto contento del mio passo e anche nel finale ero convinto di essere molto veloce, invece ero solo quarto. Ho dovuto spingere al 110% per conquistare la pole, conquistata con un gran giro: sono davvero contento di come sono andate prove e qualifiche”.
Pedrosa: “E’ sempre importante conquistare la prima fila, ma è stata una sessione difficilissima. Ho dovuto fare continuamente dentro e fuori dai box tante volte per provare a risolvere il chattering che mi impediva di guidare. Alla fine ero indietrissimo, ho dovuto fare un giro tiratissimo per recuperare posizioni, ma non siamo a posto”.
Crutchlow: “Per la verità non siamo troppo a posto, non riuscivo a spingere come volevo: abbiamo margine di miglioramento. Stasera inviterò a cena Lorenzo e Pedrosa per “avvelenarli”: vediamo se così riesco a togliermeli dai piedi…”.
CLASSIFICA
Pos. |
Num. |
Pilota |
Nazione |
Team |
Moto |
Km/h |
Data e ora |
Distanza 1st/Prev. |
1 |
99 |
Jorge LORENZO |
SPA |
Yamaha Factory Racing |
Yamaha |
302,4 |
1'44.969 |
|
2 |
26 |
Dani PEDROSA |
SPA |
Repsol Honda Team |
Honda |
306,9 |
1'45.215 |
0.246 / 0.246 |
3 |
35 |
Cal CRUTCHLOW |
GBR |
Monster Yamaha Tech 3 |
Yamaha |
304,7 |
1'45.257 |
0.288 / 0.042 |
4 |
11 |
Ben SPIES |
USA |
Yamaha Factory Racing |
Yamaha |
302,5 |
1'45.336 |
0.367 / 0.079 |
5 |
19 |
Alvaro BAUTISTA |
SPA |
San Carlo Honda Gresini |
Honda |
303,7 |
1'45.481 |
0.512 / 0.145 |
6 |
4 |
Andrea DOVIZIOSO |
ITA |
Monster Yamaha Tech 3 |
Yamaha |
302,9 |
1'45.612 |
0.643 / 0.131 |
7 |
1 |
Casey STONER |
AUS |
Repsol Honda Team |
Honda |
304,0 |
1'45.745 |
0.776 / 0.133 |
8 |
6 |
Stefan BRADL |
GER |
LCR Honda MotoGP |
Honda |
309,1 |
1'45.848 |
0.879 / 0.103 |
9 |
46 |
Valentino ROSSI |
ITA |
Ducati Team |
Ducati |
302,6 |
1'45.976 |
1.007 / 0.128 |
10 |
69 |
Nicky HAYDEN |
USA |
Ducati Team |
Ducati |
301,8 |
1'46.461 |
1.492 / 0.485 |
11 |
21 |
Katsuyuki NAKASUGA |
JPN |
Yamaha YSP Racing Team |
Yamaha |
303,0 |
1'46.780 |
1.811 / 0.319 |
12 |
8 |
Hector BARBERA |
SPA |
Pramac Racing Team |
Ducati |
305,2 |
1'46.881 |
1.912 / 0.101 |
13 |
41 |
Aleix ESPARGARO |
SPA |
Power Electronics Aspar |
ART |
286,5 |
1'47.383 |
2.414 / 0.502 |
14 |
14 |
Randy DE PUNIET |
FRA |
Power Electronics Aspar |
ART |
288,7 |
1'47.581 |
2.612 / 0.198 |
15 |
17 |
Karel ABRAHAM |
CZE |
Cardion AB Motoracing |
Ducati |
303,2 |
1'47.791 |
2.822 / 0.210 |
16 |
5 |
Colin EDWARDS |
USA |
NGM Mobile Forward Racing |
Suter |
287,2 |
1'48.125 |
3.156 / 0.334 |
17 |
68 |
Yonny HERNANDEZ |
COL |
Avintia Blusens |
BQR |
284,7 |
1'48.513 |
3.544 / 0.388 |
18 |
51 |
Michele PIRRO |
ITA |
San Carlo Honda Gresini |
FTR |
283,6 |
1'48.653 |
3.684 / 0.140 |
19 |
9 |
Danilo PETRUCCI |
ITA |
Came IodaRacing Project |
Ioda-Suter |
283,6 |
1'48.831 |
3.862 / 0.178 |
20 |
77 |
James ELLISON |
GBR |
Paul Bird Motorsport |
ART |
286,5 |
1'49.023 |
4.054 / 0.192 |
21 |
84 |
Roberto ROLFO |
ITA |
Speed Master |
ART |
282,9 |
1'49.183 |
4.214 / 0.160 |
22 |
22 |
Ivan SILVA |
SPA |
Avintia Blusens |
BQR |
283,8 |
1'49.831 |
4.862 / 0.648 |