Le pagelle del GP di Spagna

Le pagelle del GP di Spagna
Giovanni Zamagni
Lorenzo voto 10, per lui un fine settimana perfetto; 9,5 a Marquez, un vero campione; 7 a Rossi, opaco; 4 a Iannone e 6 a Dovizioso
4 maggio 2015

JORGE LORENZO VOTO 10

Il fine settimana perfetto, quello che il campione della Yamaha sognava e inseguiva da mesi: quando guida così, quando non si infila in scelte discutibili, quando riesce a sfruttare al meglio la sua M1 diventa (quasi) imbattibile. Una dimostrazione di forza impressionante, un martello inarrestabile. Impressionante.

 

MARC MARQUEZ 9,5

Non si è mai lamentato per tutto il fine settimana, eppure le sue condizioni fisiche erano tutt’altro che ottimali. Non ha sbagliato nulla, correndo una gara giudiziosa anche dal punto di vista tattico: è partito forte, ha tenuto il passo di Lorenzo finché ha potuto, ha amministrato, ha resistito al ritorno di Rossi. E la sua moto era tutt’altro che a posto. Campione.
 


VALENTINO ROSSI 7

Un altro podio, ma questa volta poco esaltante, soprattutto per i secondi presi dal compagno di squadra. Un distacco per certi versi preoccupante, ma che Rossi ha catalogato come un semplice episodio: può succedere. Ha limitato i danni ottenendo il massimo in una situazione apparsa difficile fin da venerdì. Opaco.

 

CAL CRUTCHLOW 7

La posizione è buonissima, la differenza con i primi tre troppo grande. Il pilota del team LCR sta comunque facendo bene, costantemente il migliore dopo gli ufficiali, pronto a sfruttare ogni occasione favorevole. Bravo.
 


POL ESPARGARO 7

Finalmente si è rivisto davanti, sia in prova sia in gara: dopo tre GP sempre alle spalle del compagno di squadra, lo spagnolo si è ricordato sulla pista di gara di essere un campione del mondo, non un pilota qualsiasi. Non deve però rimanere un caso isolato. Da rivedere.

 

ANDREA IANNONE 4

Un errore gravissimo, soprattutto considerando il potenziale messo in mostra in prova: aveva il passo per giocarsi il podio. Come in Argentina, però, ha “litigato” con l’elettronica, inserendo questa volta la mappa da bagnato invece del sistema di controllo della partenza. Poi ha fatto una bella rimonta, dimostrando, una volta di più, maturità e sangue freddo. Peccato, davvero. Giurassico.
 


ALEIX ESPARGARO 6

Non ha sbagliato nulla, ma sembra non aver sfruttato al meglio il materiale a sua disposizione, sia in qualifica sia in gara. Si conferma comunque pilota veloce e affidabile. Sufficiente.

 

BRADLEY SMITH 5

Forse la peggiore gara stagionale, assolutamente anonima, finita a poco meno di 10 secondi dal compagno di squadra. Invisibile.

 

ANDREA DOVIZIOSO 6

L’uscita di pista non è stata colpa sua, ma causata da un problema tecnico e la rimonta è stata discreta. Ma per tutto il fine settimana ha dovuto inseguire il compagno di squadra. Sottotono.

 

MAVERICK VINALES 5

In affanno per tutto il fine settimana, lento in prova e lontano in gara, anche se ha fatto una discreta rimonta dalla 18esima posizione fino all’undicesima finale. Ma Aleix Espargaro è sempre molto più avanti. All’inseguimento.
 


DANILO PETRUCCI 6

In gara fatica sempre più che in qualifica, questa volta anche a causa di una mano infortunata in una caduta. Deve crescere, come è inevitabile che sia. C’è da lavorare.

 

ALVARO BAUTISTA 7

Se si guarda il compagno di squadra meriterebbe un voto più alto, ma il confronto è improponibile visto lo stato d’animo di Melandri. Lui comunque ci mette tutto quello che ha, non si scoraggia e porta anche un po’ di serenità all’interno del box. Encomiabile.

 

STEFAN BRADL 4

Sempre più lontano, sempre più in affanno: un punto in quattro gare sono decisamente pochi. Sopravvalutato.

 

MARCO MELANDRI 4

Vorrebbe essere da tutt’altra parte. Attapirato.
 


YAMAHA M1 VOTO 9

Tre vittorie in quattro gare, a Jerez un dominio imbarazzante. Ancora una volta, però, si fa fatica a capire qual è il reale potenziale, perché, ancora una volta, la differenza di prestazioni tra i due compagni di squadra è stata marcata. Ma in mano a Lorenzo è sembrata una moto quasi perfetta.

 

HONDA RC213V 7,5

Poche volte, nelle ultime stagioni la si è vista così in affanno: in staccata e in uscita sbandierava da tutte le parti. Ovvio il dubbio: senza Marquez che ci mette una pezza, diventa una moto “normale”?

 

DUCATI GP 15 7,5

Il risultato è stato deludente, ma il potenziale era superiore a quanto ottenuto – per diversi motivi – dai due Andrea. Anche sulla pista “nemica” di Jerez ha detto la sua: questo è un dato positivo inconfutabile.

 

SUZUKI GSX-RR 7

A fine gara c’era un po’ di delusione all’interno del box Suzuki: il potenziale, forse, non è stato sfruttato completamente. In prova è sempre nelle prime due file, in gara fatica di più, ma per il momento va bene così.

 

APRILIA RS-GP 5

La difficoltà della MotoGP è stata sottovalutata e alcune scelte vengono criticate all’interno del box, non solo da Melandri. E’ una strada lunga e tutta in salita.