Il GP d’Italia. Lo sapevate che...?

Il GP d’Italia. Lo sapevate che...?
Giovanni Zamagni
Che Lorenzo ha smentito le voci di mercato? Che Iannone non correrà in SBK? Che dal GP d’Italia i dischi da 340 mm affiancano quelli da 320 mm? Che secondo Marquez la Moto2 è un'ottima scuola? | G. Zamagni, Mugello
3 giugno 2014

Punti chiave


UN GIRO DA BRIVIDI CON IL 58

Venerdì, Marco Simoncelli è entrato nella “Hall of Fame” del motociclismo e il suo 58 è stato ritirato ufficialmente dalla MotoGP. «Marco ci sarebbe comunque entrato per meriti sportivi» ha detto papà Paolo visibilmente commosso, presente alla cerimonia assieme a Carmelo Ezpeleta (numero umo della Dorna) e Vito Ippolito, presidente della FIM. A suggellare questa bella iniziativa, domenica, Loris Capirossi , prima del via della Moto3, ha fatto un giro di pista in sella a una Honda “Open” (quella di Scott Redding) con il 58 e i colori dell’ultima moto utilizzata da Simoncelli a Sepang. In molti si sono chiesti perché non sia stato Fausto Gresini a effettuare il giro di pista, ma è stato comunque un momento emozionante e indimenticabile. Valentino Rossi ha così commentato l’inserimento di Simoncelli nella “Hall of Fame”. «E’ sicuramente bello e giusto che nessuno possa più usare il 58. La cerimonia è stata accompagnata da un bel video: quando lo vedi, ti ricordi Marco e ti viene da ridere, perché lui era uno divertente, ma è sempre un momento molto triste». Valentino, tra l’altro, ha corso con una tuta con un “#forsic”, che sarà messa all’asta e il ricavato devoluto alla Fondazione Simoncelli.


LORENZO: “MAI DETTO: O IO O ROSSI”

La notizia pubblicata da qualche giornale di una presunta richiesta di Jorge Lorenzo alla Yamaha – «O io o Rossi» - è stata pubblicamente – e duramente – smentita dallo stesso Lorenzo. «E’ stata scritta una cosa totalmente falsa e stiamo addirittura valutando se intervenire o meno contro chi l’ha scritta. Se io non avessi più voluto al mio fianco Rossi, avrei potuto tranquillamente mettere una clausola nel contratto firmato nel 2012, impedendo il ritorno di Valentino in Yamaha, ma non l’ho fatto. La realtà è che io ho una grande considerazione di me stesso e sono convinto di poter battere qualsiasi compagno di squadra. Per me, Rossi rappresenta il miglior compagno possibile e ogni volta che riesci a batterlo rappresenta un valore aggiunto sulla tua prestazione». Una contestazione assolutamente veritiera e condivisibile.


IANNONE IN SBK? “NON E’ PREVISTO”

Anche al Mugello. Andrea Iannone ha ribadito l’intenzione di correre a Misano nel mondiale SBK. «La possibilità c’è, ma bisogna darsi una sveglia: credo che la SBK rappresenti un buon allenamento, anche se si andrebbe lì a prendere la paga… Non ho però parlato né con Ciabatti né con Dall’Igna, la decisione spetta a loro» ha detto Andrea. Paolo Ciabatti, responsabile corse Ducati, ha però escluso che Iannone possa essere in sella alla Panigale nell’appuntamento del 22 giugno. «Non è previsto che Andrea corra» ha detto senza troppe possibilità di interpretazione.


PEDROSA, NESSUNA NOVITA’ PER IL FUTURO

Dani Pedrosa non parla mai volentieri delle questioni contrattuali e anche al Mugello si è limitato a sottolineare come «non ci sia nessuna novità, la situazione non è cambiata rispetto a Le Mans. Come sempre, tratteremo direttamente con la Honda, ma, per il momento, non c’è stata nessuna proposta. Del resto, siamo solo alla sesta gara: mai, nella mia carriera ho rinnovato il contratto così presto». A chi gli faceva notare che, però, il suo compagno di squadra ha già firmato, Dani ha risposta piuttosto seccato: «Per ogni pilota è diverso». Pedrosa ha comunque ragione quando afferma che non è cambiato nulla rispetto al GP di Francia: per rimanere alla HRC, lo spagnolo dovrà accontentarsi di un ingaggio molto inferiore a quello attuale.


NUOVO TELAIO PER EDWARDS

Lo aspettava – con ansia – dall’inizio dell’anno e al Mugello è finalmente arrivato il nuovo telaio voluto da Colin Edwards e realizzato dal team Forward. Colin non si è mai trovato bene con la ciclistica della Yamaha M1, di fatto quella utilizzata dai piloti ufficiali, e così ha spinto per una nuova struttura, giudicata in termini positivi dal due volte iridato della SBK. Il compagno di squadra Aleix Espargaro ha invece naturalmente continuato con la ciclistica Yamaha: sinceramente, si fa fatica a credere che una squadra privata, per quanto competente, possa fare meglio di una Casa ufficiale.


DISCHI DA 340 MM: +300 GRAMMI

Dal GP d’Italia i dischi da 340 mm affiancano quelli da 320 mm: ogni pilota può scegliere una delle due soluzioni in base alle proprie esigenze. Quella del Mugello, però, non è una pista troppo stressante per l’impianto frenante, con una sola staccata importante, quella della San Donato, la prima curva dopo il rettilineo dei box e per questo i dischi da 340 mm sono stati provati e utilizzati solo da Rossi, Lorenzo e Dovizioso, ma già a Barcellona, nel prossimo GP, saranno probabilmente in tanti a montarli. Un disco da 320 mm pesa 1050 grammi, uno da 340 mm 1200 grammi, per un aumento di peso totale di 300 grammi, con conseguenze anche sull’effetto giroscopico, che potrebbe in qualche modo avere conseguenze sulla guida. «Sotto questo aspetto, però, io non ho notato alcuna differenza» sottolinea Valentino Rossi.


MICHELIN, TANTI INTERROGATIVI

Come è noto, sarà la Michelin a sostituire la Bridgestone a partire dal 2016. La Casa francese pare sostituire la gomma anteriore da 16,5” con una da 17”, ma sono molti i punti interrogativi: a novembre, nei tradizionali test a Valencia, la Michelin dovrebbe cominciare lo sviluppo, ma con quale moto? E con quale centralina, visto che dal 2016 sarà per regolamento uguale per tutti, ma, ovviamente, non è ancora stata definita? E con quale pilota? Per quest’ultimo aspetto, ci sono già stati contatti con Colin Edwards, già collaudatore Michelin in passato: potrebbe essere lui a far fare i primi giri alle nuove Michelin.


IANNONE: “UN CASCO ANTISFIGA”

Andrea Iannone ha corso il GP d’Italia con un casco davvero divertente, con tutti gli amuleti del mondo, dal ferro di cavallo, all’aglio e così via. «Un vero e proprio casco antisfiga» ha spiegato Iannone, che ha anche raccontato, divertito, un particolare della caduta di Le Mans nel GP di Francia. «Il mio ingegnere di pista, Mario Rigamonti, prima della partenza si è raccomandato più volte di stare attento alla curva 5 “perché è sporca e si chiude davanti”: sono partito e sono caduto alla curva 5 per la chiusura dello sterzo…».


HAYDEN OPERATO AL POLSO DESTRO

Martedì 3 giugno Nicky Hayden, costretto a saltare il GP d’Italia per il troppo dolore, è stato sottoposto a intervento chirurgico per sistemare il polso destro: «Qual è il problema? Un po’ di tutto: scafoide, tendini, ossa inclinate…» ha scherzato Hayden, dicendo purtroppo la verità. Soltanto nelle prossime ore si conosceranno i tempi di recupero e se Nicky potrà tornare in sella alla sua Honda a Barcellona.


LORENZO E IL MISTERO DELLA TUTA

Anche al Mugello, ogni volta che rientrava ai box, Jorge Lorenzo slacciava la tuta, come se fosse affaticato eccessivamente. A precisa domanda, però, Lorenzo ha risposto dicendo che: «Quest’anno ho cambiato metodo di allenamento e le braccia mi si sono ingrossate parecchio: così sembra che la tuta stringa troppo sugli arti e stiamo cercando di risolvere questo problema». La tuta, però, è la stessa degli scorso anni (Alpinestars), quando non aveva mai dato alcun fastidio al pilota: come dire, un’altra delle tante “stranezze” di questa stagione così particolare del campione della Yamaha.


MARQUEZ PROMUOVE LA MOTO2

Secondo Marc Marquez: «La Moto2 rappresenta una buona scuola per la MotoGP, con anche una similutidine nelle dimensioni e nel peso. In Moto2, tutti i piloti fanno derapare la moto in entrata di curva: in MotoGP è un po’ più difficile, perché se sbagli anche di poco la traiettoria finisci a terra, ma noi piloti che proveniamo da quella categoria cerchiamo di utilizzare questo stile di guida».


CRUTCHLOW OMAGGIA ROSSI

Sabato, è stata consegnata a Valentino Rossi una torta con le scritta “300 GP”. «Non sono così contento, significa che sono vecchio» a scherzato Valentino, che, tra gli altri, ha ricevuto parole di encomio da Cal Crutchlow. «Incredibile vedere un pilota che dopo 300 GP è lì a lottare quasi alla pari con il migliore del mondo (Marquez, NDA): per riuscirci, ha addirittura cambiato stile di guida, riesce ad adattarsi alle continue trasformazioni della MotoGP. La sua dedizione è davvero fantastica».


INGRID “MINACCIA” LORIS

A proposito dei 300 GP di Rossi, Loris Capirossi ha raccontato divertito una “minaccia” della moglie Ingrid: «Quando in telecronaca (Loris commenta la MotoGP per SKY, NDA) ho detto che se Valentino avesse minacciato il mio primato assoluto di 328 gare avrei anche potuto tornare in sella, mi è subito arrivato un sms minaccioso di mia moglie con scritto: “Non ci provare” e una faccina arrabbiata…».


PETRUCCI: «IN DIFFICOLTA’ PER L’ELETTRONICA»

L’inizio di stagione di Danilo Petrucci è stato particolarmente travagliato, ben al di sotto delle aspettative. Danilo, che spera di tornare in sella a Barcellona, spiega perché: «Il potenziale della moto è alto, perché è la RSV di Aleix Espargaro dello scorso anno, modificata nel telaio e nelle sospensioni. Il problema, però, è che l’Aprilia in passato ha sempre utilizzato la sua elettronica, molto sofisticata, mentre noi abbiamo montato la centralina Magneti Marelli che richiede molto tempo per essere messa a punto».


ALONSO AFFASCINATO DALLE MOTO

Fernando Alonso, due volte iridato in F.1 e attuale pilota della Ferrari, ha trascorso la giornata di sabato al Mugello, rimanendo letteralmente estasiato dall’ambiente e dai piloti. «Qui è tutto molto più “aperto”, tutti sono più tranquilli e disponibili. Per la prima volta ho visto le moto dal vero da bordo pista: fanno davvero impressione». Alonso ha incontrato tanti piloti della MotoGP, fermandosi a chiacchierare, tra gli altri, con il connazionale Marc Marquez. «Ci siamo scambiati un po’ di pareri sulla F.1 e sulle moto – ha svelato Marquez -: siamo d’accordo nel dire che in F.1 è soprattutto la macchina a fare la differenza, mentre in moto, il pilota, sporgendosi dalla sella, con il suo stile di guida, influisce molto di più sulla dinamica del veicolo e, in definitiva, sul risultato finale».


UNA MOTOGP (CRT) A 50.000 STERLINE

Per chi fosse interessato, il team Forward ha messo in vendita su Internet la “CRT” FTR-Kawasaki utilizzata da Claudio Corti nel mondiale 2013: prezzo 50.000 sterline.


MODIFICHE ALLA HONDA DI REDDING

La tendenza delle MotoGP “Factory” è quella di avere una sella sempre più larga (la Yamaha ha fatto scuola) e così il team Gresini ha deciso di fare qualcosa di simile anche a quella della Honda “Open” di Scott Redding: la parte finale della sella è adesso del tutto simile a quella della RC213V ed è anche stato fatto una sorta di “gradino” per consentire al lungo Scott di arretrare ulteriormente in rettilineo e assumere quindi una posizione più aerodinamica.