I perché del GP della Catalunya

I perché del GP della Catalunya
Giovanni Zamagni
Perché Dani Pedrosa non ha disputato il GP della Catalunya? Perché le posizioni e i distacchi si sono cristallizzati dall’inizio alla fine? Perché dal 14° giro i commissari hanno sventolato le bandiere bianche?| G. Zamagni, Montmelò
6 giugno 2011

Punti chiave


Perché Dani Pedrosa non ha disputato il GP della Catalunya, nonostante siano passati 16 giorni dall’operazione alla spalla destra, un tempo più che sufficiente per tornare in moto dopo un intervento simile?

Purtroppo, come spesso accade quando c’è di mezzo Dani, c’è poca chiarezza e così le illazioni si sprecano. All’inizio è stato detto che l’osso non si era calcificato bene, ma la realtà è differente. Venerdì e sabato si è parlato di un Pedrosa molto depresso, incapace di reagire all’ennesima operazione, specie considerando che quella precedente, con l’inserimento di una placca nella clavicola sinistra, era stata sbagliata, tanto che dopo il GP del Qatar quella placca era stata rimossa. Poi, domenica, alcuni giornalisti spagnoli hanno scritto che Pedrosa si è fratturato nuovamente la spalla lunedì scorso provando una Supermotard. Qual è la verità? Solo Pedrosa (e Puig) la conoscono, così come solo loro sanno se Dani rientrerà in Gran Bretagna. In ogni caso, la situazione è piuttosto preoccupante: se Pedrosa è psicologicamente distrutto, potrebbe passare molto tempo prima che torni in sella, se invece il problema è fisico per le conseguenze di un’altra caduta, ci potrebbero essere gravi tensioni all’interno del box HRC.


Perché le posizioni e i distacchi si sono cristallizzati dall’inizio alla fine, rendendo il GP della Catalunya particolarmente noioso?
La pioggia caduta al mattino ha cambiato completamente le condizioni dell’asfalto e tutti i piloti (Stoner a parte…) hanno lamentato problemi di grip sia sull’anteriore sia sul posteriore. Così ognuno ha preso il proprio ritmo, rischiando di cadere ogni volta che provava a forzare di più: a quel punto, nessuno è più riuscito a colmare il distacco da chi lo precedeva.


Perché Randy De Puniet e Hiroshi Aoyama sono caduti al quarto giro?
Risponde il pilota giapponese del team Gresini: “E’ stato completamente un mio errore, ho sbagliato la frenata e ho centrato De Puniet”. Il pilota francese ha purtroppo riportato la sospetta frattura dei legamenti della caviglia destra e soltanto mercoledì, dopo aver fatto una risonanza magnetica, saprà se potrà correre a Silverstone.


E’ vero che Colin Edwards, operato sabato alla clavicola destra con l’inserimento di una placca e sette viti, avrebbe voluto correre?
“La notizia si è diffusa domenica mattina, prima su Twitter (ormai utilizzato da molti piloti) tramite un messaggio del compagno di squadra Cal Crutchlow, poi quando Colin Edwards è apparso sorridente e rilassato ai box. In realtà, non avendo effettuato né le qualifiche né il warm up non sarebbe stato possibile (anche se, c’è da scommetterci, la direzione gara avrebbe fatto l’ennesima eccezione), ma Colin per un po’ ci ha sperato. Sarà in sella la settimana prossima a Silverstone: il suo recupero non fa che aumentare il mistero attorno all’assenza di Pedrosa.


Perché dal 14esimo giro i commissari lungo la pista hanno iniziato a sventolare le bandiere bianche?
“E’ iniziata a cadere qualche goccia di pioggia e così la direzione gara ha segnalato ai piloti che da quel momento avrebbero potuto tornare ai box e ripartire con la seconda moto con le gomme da bagnato”.