Superbike 2015. Giro di boa a Portimao

Superbike 2015. Giro di boa a Portimao
Carlo Baldi
Rea torna sul circuito dove ha debuttato per un’altra sfida con Sykes. Giugliano medita vendetta, mentre Davies e Haslam sono pronti ad inserirsi nella lotta per la vittoria
4 giugno 2015

L’Autodromo Internacional do Algarve è senza dubbio uno tra i migliori impianti che ospitano il campionato mondiale Superbike. Situato a pochi chilometri dal paese di Portimao, nel cuore dell’Algarve, la pista portoghese è spettacolare quanto completa, con curve, rettilinei e saliscendi che si susseguono ad un ritmo vertiginoso. E’ il teatro ideale per il settimo round del mondiale delle derivate dalla serie, che rappresenta il giro di boa di questo campionato 2015.
 

Il precedente round di Donington Park ha sancito il ritorno di Tom Sykes, non solo alla vittoria in gara, ma anche alla piena competitività. Troppo tardi per impensierire Rea? Forse si, visto che Jonathan può vantare 101 punti di vantaggio su Haslam e 102 su Sykes, ma siamo certi che Tom ci proverà sino a quando non sarà la matematica a condannarlo.


A Portimao i due piloti del dream team Kawasaki partiranno con il ruolo di favoriti, visto che Sykes può vantare due vittorie (2012 e 2014 gara1) e Rea una (2014 gara 2). Per Johnny poi la pista portoghese ha un significato particolare, visto che il suo debutto in Superbike avvenne proprio su questo tracciato nel 2008, quando il nordirlandese si qualificò in prima fila con il terzo tempo e chiuse Gara1 con un incredibile quarto posto.


Tutto fa quindi presagire un altro testa a testa tra i due compagni di squadra, che sono gli unici piloti in attività ad aver vinto sulla pista dell’Algarve. Dal 2008, quando la Superbike debuttò nell’autodromo appena inaugurato, gli altri vincitori sono stati Melandri, Laverty, Checa, Biaggi, Fabrizio, Spies e Bayliss, che si ritirò, proprio nel 2008, dopo una fantastica doppietta.


Per il ruolo di guastafeste si candidano invece i due piloti Ducati, Giugliano e Davies e l’alfiere dell’Aprilia Haslam. Se i due piloti della bicilindrica italiana possono vantare rispettivamente un secondo ed un terzo posto (in gara 2 l’anno scorso) Leon è a quota 3 podi, ma tutti abbastanza datati, visto che sono stati ottenuti nel 2008 (terzo) e nel 2010 (due volte secondo).


Dopo l’inatteso flop inglese, Davide Giugliano punterà rabbiosamente alla sua prima vittoria in carriera in Superbike, mentre per Davies il podio resta il traguardo minimo.
 


Haslam dovrà innanzitutto fare i conti con le sue condizioni fisiche. Oltre alla doppia frattura alle costole rimediata in gara 2 a Imola, l’inglese dovrà fare i conti anche con una presunta sindrome compartimentale che lo ha limitato in Gara2 a Donington. Il tracciato di Portimao è senza dubbio più favorevole alla RSV4 rispetto a quelli di Imola o di Donington e quindi Haslam potrà puntare al podio. Per Torres invece si tratterà ancora una volta, di imparare in fretta una pista completamente nuova e viste le caratteristiche del tracciato dell’Algarve, non sarà certo un compito facile.


Portimao piace molto a Sylvain Guintoli che è salito ben cinque volte sul podio portoghese (due volte con la vecchia e vittoriosa 1098R Ducati e tre volte con la RSV4 Aprilia) ma che ricorda questa pista anche per il contatto fratricida con Melandri avvenuto lo scorso anno, sotto la pioggia. Certo non sarà facile per il francese ripetere questi risultati con la Honda, ma lui ci proverà, così come farà il suo giovane compagno di squadra VD Mark, che in Portogallo ha già vinto sia nella Stock 600 che in Supersport. La Suzuki punterà ancora una volta su Alex Lowes e sulla nuova elettronica Marelli, la stessa che ha permesso a Camier ed alla MV di raggiungere ottimi risultati sia a Imola che a Donington, dove però una caduta ha parzialmente rovinato il weekend dell’inglese. Morale alto nel team BMW, con Ayrton Badovini deciso a proseguire la positiva striscia di risultati culminata con il quinto posto di due settimane fa in Gara1.