SBK Bautista vince la Superpole Race di Buriram

SBK Bautista vince la Superpole Race di Buriram
Carlo Baldi
La gara, dominata Bautista davanti a Rea e Lowes, è stata interrotta all’ottavo giro per una caduta che ha coinvolto Camier e la wild card Warokorn. Sesto posto per Melandri
17 marzo 2019

Cambiano i giri ma non cambiano i risultati. Dopo aver segnato il miglior crono nelle prove libere del venerdì, conquistato Superpole e Gara1, anche nella Tissot Superpole Race Alvaro Bautista non ha lasciato scampo ai propri avversari. Rea era scattato come un missile allo spegnersi dei semafori, entrando per primo nella prima curva. Nel rettilineo seguente Bautista lo aveva sverniciato in rettilineo e si era portato al comando, ma cisì come ieri ha commesso un piccolo errore alla curva tre, arrivando leggermente largo e dando così modo a Rea di superarlo. Alvaro però ha replicato immediatamente, bruciando il rivale nel rettilineo successivo e la gara è praticamente finita li. 


Bautista ha girato in 1’32”9 con la puntualità di un orologio svizzero, mentre i tempi di Rea erano di 4, 5 decimi più alti. Dietro ai due antagonisti sale sul terzo gradino del podio Alex Lowes, bravo a tenere il passo del campione del mondo e a chiudere a soli due secondi dal vincitore.


Quarto posto per l’altra Yamaha di Van der Mark, che ha preceduto Haslam e Melandri, sempre alle prese con una moto che diventa instabile nei cambi marcia e nelle buche che qui a Buriram non mancano. Settimo posto per Cortese, partito male ma in grado di rimontare, così come ha fatto Davies, ottavo davanti a Razgatlioglu. Undicesima posizione finale per Rinaldi mentre Delbianco ha concluso quindicesimo.


La gara è stata interrotta nel corso dell’ottavo giro a causa di una caduta che ha coinvolto Camier e la wild card locale Warokorn. Il tailandese è rimasto a bordo pista e di conseguenza la direzione gara ha giustamente esposto la bandiera rossa. Non avendo concluso l’ottavo giro, la classifica ritenuta valida è quella del giro precedente l’ultimo e quindi quella del sesto passaggio. Una gara interrotta prematuramente, ma che aveva già un podio ben definito.


Da notare che il best lap di questa gara sprint (Bautista 1’32”880) non sia stato inferiore al record della pista stabilito ieri dallo spagnolo in 1’32”724. Questo molto probabilmente a causa della temperatura che poggi è molto più alta, con asfalto a 52 gradi.  
 

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