SBK 2018. Melandri: “Quest’anno ci toglieremo molte soddisfazioni”

SBK 2018. Melandri: “Quest’anno ci toglieremo molte soddisfazioni”
Carlo Baldi
Dopo la sua gara perfetta, Melandri ci racconta come ha vinto sulla pista dove ha trionfato in tutte le classi nelle quali ha corso. Una vittoria dedicata a Manuela e alla figlia Martina
24 febbraio 2018

Quella odierna è stata una vittoria importante per Marco Melandri, che conferma come quest’anno ci sia anche lui per la lotta per il titolo. Certo la pista di Phillip Island è una delle sue preferite, e arriveranno tracciati meno favorevoli per lui e per la sua Panigale: ma quello che abbiamo visto oggi è un Melandri consapevole della propria forza, deciso a mettere a frutto un anno di esperienza con la sua moto e con la sua squadra. Le premesse per un campionato di vertice ci sono tutte.

 

Ti aspettavi di poter fare una gara così?

«Mi aspettavo che Sykes partisse forte, ed ero pronto a tener botta. Nei giri seguenti poi ho visto che Rea iniziava ad accusare dei problemi in chiusura di curva, allora ho capito che oggi potevo farcela. Anch'io comunque ho fatto fatica in alcune curve dove perdevo tempo. Ho cercato di limitare i danni nei punti dove ero maggiormente in difficoltà, e questo mi ha aiutato ad essere più veloce: ma la chiave della vittoria è stata il trovarsi subito nella posizione giusta. Al via Rea mi ha superato subito in modo aggressivo e immaginavo che avrebbe dato la caccia a Sykes, quindi mi sono messo dietro di lui per andare a prendere Tom senza stressare troppo le gomme.A metà gara circa non ero sicuro che avrei avuto del margine nel finale, ma poi ho capito che è stata una tattica vincente».

 

Che gomma hai usato?

«Ho scelto la nuova soluzione di gomma più larga, ma solo per avere una maggiore stabilità in rettilineo».

 

Sembrava che la diminuzione di giri motore vi avesse penalizzato molto, ma oggi non è stato così...

«Avere 700 giri in meno su questa pista non è stato penalizzante più di tanto. Siamo riusciti a correre con gli stessi rapporti dello scorso anno, anche se in due curve, la 4 e la 6, entrava il limitatore e perdevo del tempo. Le Kawasaki girano più alte e cambiano 30, 40 metri dopo di me. Qui ci è andata bene, ma dobbiamo vedere come andrà sulle altre piste».

 

Rea ha ottenuto il peggior risultato da quando è in Kawasaki. Come lo hai visto?

«L’ho visto guidare sporco e commettere degli errori. Mi è sembrato nervoso e meno efficace del solito…….umano come tutti».

 

Questa pista ti piace particolarmente...

«Qui a Phillip Island penso di avere un record, in quanto ho vinto in tutte le classi nelle quali ho corso: 125, 250 MotoGP e SBK.
Si, è una delle piste che preferisco».

 

Sei partito con il piede giusto...

«Ho un anno di esperienza in più, con la moto e con la squadra. Quest’inverno ho cercato di lavorare molto per limare le mie difficoltà,
e vedremo nel prosieguo del campionato se ci siamo riusciti o meno, ma sono certo che ci toglieremo molte soddisfazioni».

 

Le tue donne (Manuela e la figlia Martina) saranno felicissime...

«Avevo promesso a mia figlia che avrei vinto e a mia moglie che gli avrei portato dei fiori, perché non glieli ho comperati per San Valentino in quanto sono partito prima. Spero di aver accontentato tutte e due».