SBK 2018. Le pagelle del GP di Brno

SBK 2018. Le pagelle del GP di Brno
Carlo Baldi
Solo sufficienze per i protagonisti di Brno. I voti più alti ai vincitori Rea e Lowes, il più basso a Davies, che sembra aver perso la sua proverbiale grinta
11 giugno 2018

Non si può proprio dire che quest’anno le gare della Superbike siano scontate o noiose. Dopo essere andata a vincere a Donington, nella tana della Kawasaki, la Yamaha ha piazzato un incredibile uno-due anche in Gara-2 a Brno, complici la lotta fratricida nel team KRT ed i problemi alla leva del freno della moto di Melandri.


Rea a terra. Non succedeva dal 1 Ottobre 2017, quando a Magny Cours, con il titolo già conquistato matematicamente, colpì la moto di Laverty che gli era caduto proprio davanti. Zero punti per Johnny quindi, che però ne ha ancora 65 di vantaggio su Davies, 74 su VdMark e 91 su Sykes. Il tre volte campione del mondo ha perso una battaglia, ma non certo la guerra. Con il cannibale fuori gioco avrebbe potuto essere il giorno di Melandri, ma ancora una volta (come a Jerez lo scorso anno) la sfortuna si è accanita contro il pilota della Ducati, e così a festeggiare è stata ancora la Yamaha: questa volta però con Lowes, che non sbaglia più e vince la sua prima gara in Superbike. La Kawasaki è ancora la moto da battere, ma alle sue spalle non c’è più la Panigale, bensì la R1.


Con le Kawasaki nella sabbia, le due Aprilia hanno sfiorato il podio. I problemi delle RSV4 rimangono, ma la moto sembra più facile da guidare tanto che sia Laverty che Savadori riescono ad andare più forte senza finire per terra. I primi sono ancora lontani, ma la strada sembra quella giusta. Stesso discorso per la Honda. Camier ora sta bene, ma il lavoro da fare è ancora molto se si vuole dar fastidio ai primi della classe.


Per quanto Baz e la sua squadra si diano da fare la BMW non decolla, ancorata al suolo a causa dell’elettronica. Peccato perché il team ed il francese meriterebbero di più.


Notte fonda in casa MV, dove anziché parlare di Moto2 (una MV con motore Triumph……) farebbero bene a dare una mano ai tecnici che per anni hanno sfruttato al massimo la vetusta F4 che sembra ormai alle corde.


Più gente del solito a Brno, roccaforte della MotoGP, dove nonostante un clima variabile e la pioggia di domenica sono accorsi in oltre 50.000 nei tre giorni. Un buon segnale per la Superbike che ora volerà a Laguna Seca, per poi tornare un Italia, in riva all’Adriatico.
 


PAGELLE

Ecco i nostri voti ai protagonisti delle gare della Repubblica Ceca.


Alex Lowes – voto 9 – Doveroso iniziare dall’inglese della Yamaha, che ha finalmente festeggiato la sua prima vittoria in Superbike. Dopo 118 gare disputate e 8 podi, a Brno Alex ha trovato l’equilibrio giusto con la sua R1. Quarto in Superpole e quinto il sabato, in Gara-2 Lowes ha saputo cogliere al volo l’occasione offertagli dai piloti Kawasaki e da Melandri, che questa volta sono andati nella sabbia al posto suo. Che sia l’inizio di una rinascita?


Michael van der Mark – voto 8 – Desideroso di confermare che la doppietta di Donington non è arrivata per caso, l’olandese della Yamaha sfiora il podio in Gara-1 e lo centra in Gara-2, perdendo per una volta il duello in famiglia con Lowes. Ma va bene così. Ora è terzo in classifica, a nove punti da Davies e con la ferma intenzione di strappargli il titolo di "primo degli umani".


Jonathan Rea – voto 9 – Dopo essere stato in testa a tutte le prove (eccetto il primo turno sul bagnato) e secondo in Superpole, Johnny ha dominato la gara di sabato e si apprestava a fare un sol boccone dei suoi avversati anche la domenica, quando è successo il patatrac con Sykes. Un semplice incidente di percorso per lui, che inizia a parlare del suo quarto titolo consecutivo.


Tom Sykes – voto 7,5 – Sabato conquista la sua quarantacinquesima Superpole in carriera, e sale sul terzo gradino del podio. Ma domenica, prima viene coinvolto nella caduta di Rea e poi cade da solo, buttando al vento un altro possibile podio e dando l’addio alle residue speranze di conquistare il titolo mondiale. Tira fuori le unghie solo quando deve resistere a Rea?
 


Marco Melandri – voto 8 – Sembra aver finalmente fatto pace con la sua Panigale e a Brno è stato il …. meno lontano da Rea, sia in prova che in Gara-1, dove è arrivato secondo. Domenica poteva essere la sua giornata, ma per la terza volta (era già successo a Buriram e ad Aragón) viene tradito dalla leva del freno posteriore. Leva o non leva, però, Marco sembra essere ormai uscito dalla spirale negativa nella quale era caduto, e potrebbe essere da ora in poi l’avversario più tosto per le Kawasaki.


Chaz Davies – voto 6 – Nono in Superpole e ottavo in Gara-1. La cadute ed i problemi del suo compagno di squadra gli regalano un podio insperato ed immeritato. Dove è finito il “Cuor di leone” della Ducati?


Eugene Laverty – Lorenzo Savadori - voto 7 – Da due anni si dannano l’anima per domare le loro RSV4, e la loro tenacia ha fatto si che ora le Aprilia riescano a stare a ridosso dei primi. Manca ancora molto per poter lottare con i primi della classe, ma loro non demordono: chissà mai che prima della fine del campionato riescano a salire almeno una volta sul podio?


Michael Ruben Rinaldi – voto 6,5 – Non brilla in prova, anche perché arrostisce un motore e perde un turno. Dopo un inizio brillante, il pupillo di Aruba e della Ducati in Gara-2 porta a casa il suo miglior risultato stagionale: è al debutto in Superbike, e meriterebbe di rimanerci per completare la sua crescita.


Toprak Razgatlıoğlu - voto 6,5 – A Donington ci aveva confidato di non amare i lunghi curvoni veloci, che sono proprio la caratteristica principale del tracciato di Brno. Ma il turchino impara in fretta, e dopo aver sofferto in prova, in gara è entrato per due volte nella top ten. Chissà cosa combinerà sul "cavatappi"?

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