SBK 2018. Doppietta di Rea a Laguna Seca

SBK 2018. Doppietta di Rea a Laguna Seca
Carlo Baldi
Rea vince anche Gara-2 del GP degli Stati Uniti WSBK 2018. Completano il podio Davies e Laverty
25 giugno 2018

Rea vince la sua sessantaduesima gara in carriera e l’ottava di questo campionato 2018 (su sedici disputate) e lo fa in maniera netta, con una prova di forza addirittura superiore a quella di ieri. Se in gara1 Johnny aveva dominato, oggi ha addirittura annichilito i suoi avversari. Su di una pista dove non è facile sorpassare, il tre volte campione del mondo è partito dalla terza fila ed ha impiegato sette giri per arrivare alle spalle del fuggitivo Laverty per poi superarlo ed iniziare la sua cavalcata solitaria, verso una doppietta che dimostra come, anche se mancano ancora cinque round alla fine, Rea sia avviato alla conquista del suo quarto titolo mondiale consecutivo, un ennesimo record per questo incredibile pilota.
 

La gara era iniziata con una fuga di Laverty che ci ha riportato indietro nel tempo, agli anni nei quali l’Aprilia RSV4 era la moto da battere. Il pilota del team Milwaukee è restato al comando sino al settimo passaggio quando il Cannibale lo ha raggiunto e mangiato in un sol boccone. Eugene però non si è demoralizzato, ma ha tenuto duro e ci ha creduto anche quando è arrivato anche Davies a superarlo. A quel punto mancavano solo nove giri alla fine e le due Yamaha di Lowes e VdMark si avvicinavano a grandi passi, ma Eugene ha spinto al massimo e non si è fatto raggiungere, portando a casa il primo podio del team Milwaukee in Superbike e riportando sul podio la RSV4, cosa che non succedeva dal 18 settembre 2016 quando Alex De Angelis sali sul secondo gradino del podio in gara 2 al Lausitzring.

Davies si conferma l’unico pilota in grado non dico di contendere la vittoria a Rea, ma di reggere almeno in parte il suo furibondo ritmo. Partito a sua volta dalla terza fila, Chaz ha recuperato con meno furore agonistico rispetto al pilota della Kawasaki, ma in modo altrettanto determinato, passando dall’ottavo posto del primo giro alla seconda posizione finale. Non riescono a salire sul podio le due Yamaha ufficiali, con Lowes che precede VdMark dopo una bella lotta in famiglia, che ha confermato la raggiunta competitività della R1 che è ormai veloce su tutte le piste.
 

Alle spalle della coppia della casa dei tre diapason ecco una coppia tutta spagnola, composta da Fores e Torres. Il pilota del team Barni Racing è stato bravo a tenere un ritmo costante e a non commettere errori, mentre per Torres portare al traguardo la MV F4 in settima posizione si può definire una vera impresa.


Ottava posizione per un irriconoscibile Sykes, che oltre a non aver mai trovato l’assetto giusto per la sua Ninja è apparso ancora sotto shock per quanto è successo a Brno.


Davanti al suo pubblico Gagne conquista il suo miglior risultato da quando corre in Superbike, facendo meglio anche di Camier che dopo una scivolata è rientrato in pista per poi chiudere in tredicesima posizione e portarsi a casa tre punti per la classifica. Grazie alla caduta che ieri ha messo fuori gioco Razgatlioglu (micro frattura al piede per il giovane pilota turco, costretto a dare forfait in gara2) e alle tre cadute odierne, vanno a punti anche il ceco Hanika e Yonny Hernandez rispettivamente con la Yamaha del team Grillini e la Kawasaki del team Pedercini. Non va a punti la wild card locale Herrin che guida una Yamaha R1.


La tre cadute alle quali abbiamo fatto riferimento sono state quelle del padrone di casa Jacobsen e dei due italiani Melandri e Savadori. Il pilota della Ducati è stato una delle grandi delusioni di questo round a stelle e strisce così come lo è stato Lorenzo, che ha accumulato tre cadute in due gare. I due hanno però subito l’occasione di rifarsi visto che il prossimo round si disputerà al Misano World Ciruit ai primi di luglio.

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