SBK 2017. FP a Phillip Island. La parola ai protagonisti

SBK 2017. FP a Phillip Island. La parola ai protagonisti
Carlo Baldi
Ecco cosa hanno dichiarato i primi cinque della classifica delle prove cronometrate disputate oggi a Phillip Island
24 febbraio 2017


Chaz Davies: «Come primo giorno non c’è male. Sono molto contento del tempo siglato al mattino – forse, se non avessi lasciato un paio di decimi nell'ultimo settore – avrei potuto addirittura abbattere il muro di 1’30, mentre sul passo di gara ci resta ancora qualcosa da migliorare. Abbiamo adottato un approccio metodico in questi giorni, come del resto durante tutto l’inverno, migliorando passo dopo passo, senza stravolgere il nostro assetto di base. Questa pista è un po’ più difficile per noi, abbiamo dovuto fare qualche aggiustamento in più, ma siamo riusciti ad essere progressivamente più competitivi. Molti continuano a menzionare la nostra striscia aperta di vittorie, ma in gara prenderemo quello che viene. Se ci sarà la possibilità, proveremo a vincere, altrimenti puntiamo a portare a casa più punti possibili. La costanza di risultati è fondamentale».
 


Jonathan Rea: «Penso che ci aspettino dei tempi molto interessanti nel corso del weekend e che in gara il tempo del primo giro sarà completamente diverso da quello dell’ultimo. Sarà importante gestire la corsa nel modo giusto. Oggi abbiamo fatto 1'30.2 con gomme da gara e non oso pensare cosa potremo fare in Superpole. Penso che la pole sarà attorno a 1’29. Penso che le cose mi possano andare bene perché ho un buon feeling con la moto. Abbiamo ancora un paio di cose da migliorare per cercare di ottimizzare l’accelerazione quando le gomme calano. Abbiamo fatto due giorni di test qui e quindi penso che ormai siamo abbastanza pronti. Domani proveremo la moto per vedere che sia tutto a posto per la Superpole. Con la FP3 portata a 25 minuti sarà possibile fare un long run e questa è una cosa molto importante».


Xavi Fores: «Sono soddisfatto dei miei risultati. Abbiamo un buon passo anche se ci mancano ancora dei decimi per poter restare con i primi. Rispetto allo scorso anno quando ho avuto dei problemi ad un dito infortunato in allenamento, ora sta andando decisamente meglio. Abbiamo lavorato sulle gomme facendo dei long run e domani proveremo anche una gomma diversa per l’anteriore. Dobbiamo lavorare anche sulla parte elettronica per poter gestire meglio le gomme. Al momento abbiamo un calo degli pneumatici a partire dal dodicesimo giro. Però tutto considerato sono contento perché la base è giusta e posso essere costantemente veloce. Questa è una pista difficile e bisogna dare il massimo, però senza esagerare e senza commettere errori che potrebbero condizionare poi tutta la stagione».
 


Tom Sykes: «Credo che siamo a posto sulla distanza di gara, ma dobbiamo migliorare se vogliamo essere veloci sin dai primi giri. Vedremo come va domani, ma abbiamo ancora un poco di lavoro da fare. La cosa positiva è che al giro 18 di una simulazione di gara ero solo di tre decimi più lento del mio miglior giro. Abbiamo solo bisogno di trovare un set up che mi faccia sentire meno l’effetto del vento. Abbiamo raccolto alcune informazioni che cercheremo di mettere a frutto domani. È stata dura con il vento contrario che penso abbia influenzato tutti nella sessione pomeridiana».
 


Marco Melandri: «Questa mattina siamo partiti con qualche difficoltà in più rispetto a ieri: le condizioni erano un poco più ostiche perché c’era molto vento ed abbiamo dovuto riprendere fiducia gradualmente. Nel pomeriggio invece ho ritrovato le giuste sensazioni ed un buon bilanciamento della moto. Ho fatto molti giri con la stessa gomma, ma non consecutivi, quindi ancora non so se siamo in grado di essere costanti come sono Davies e Rea sulla lunga distanza. Comunque abbiamo provato diverse opzioni di mescole per capire quale sia la scelta ideale per la gara di domani, raccogliendo indicazioni preziose. La Superpole sarà molto importante, dopodiché vedremo che strategia adottare per la gara. Non ho un obiettivo preciso in testa, voglio divertirmi ed il resto verrà da sé».