SBK 2015. Le pagelle del GP di Misano

SBK 2015. Le pagelle del GP di Misano
Carlo Baldi
Dieci a Biaggi, ancora un campione; 9 a Rea e 8,5 a Sykes che portano le Kawasaki sempre sul gradino più alto; 8 per Haslam e Davies
22 giugno 2015


Il ciclone Max Biaggi è tornato a soffiare sul mondiale delle derivate dalla serie ed ha scelto uno degli appuntamenti più belli nel calendario di questo campionato 2015: Misano Adriatico. Alla fine è’ stata una bella festa per la Superbike e per il motociclismo. Il Corsaro ha reso ancora più interessanti due belle gare, tra le quali abbiamo preferito di gran lunga la seconda, anche perché ci ha fatto sperare, sino a pochi giri dalla fine, che Giugliano potesse compiere l’impresa. Così non è stato e allora da italiani consoliamoci con il suo secondo posto, ma soprattutto con un Biaggi che si è preso il lusso di superare Torres al penultimo giro, alla faccia dei suoi 44 anni e di chi si aspettava di vederlo calare nel finale.
 

Biaggi o non Biaggi però, quest’anno vincono sempre le Kawasaki. Come lo stesso Max ha più volte affermato in questo weekend la Ninja è la moto più completa ed equilibrata ed assieme a Rea va a comporre un binomio quasi imbattibile. Aprilia e Ducati devono risalire la corrente. La casa di Noale ha avuto la conferma di come Haslam stia facendo il massimo con la nuova RSV4 mentre la Ducati si migliora costantemente ed attende di avere finalmente un Giugliano in perfette condizioni fisiche per capire se la Panigale è in grado di stare davanti alle verdone.


D'altronde i risultati delle due gare romagnole sono stati davvero emblematici. In gara uno due Kawasaki davanti e poi due Ducati e due Aprilia. In gara due una Kawasaki, una Ducati ed un’Aprilia. La fotografia del campionato, almeno sino ad ora.


Subito dietro alle tre case che stanno animando questo campionato, ecco la BMW di Badovini e del suo piccolo grande team. Anche a Misano Ayrton ha lottato con le due Honda ufficiali di VD Mark e Guintoli. Ufficiali? Forse bisognerebbe smettere di definire BMW e Honda moto ufficiali, e chiamarle con il loro nome: assistite dalla casa.


Stesso discorso per la Suzuki, che però a Misano ha probabilmente toccato il fondo.


Chi è ufficiale per davvero è la MV, che alcune gare fa ci aveva illuso, ma che anche a Misano ha raccolto pochissimo e soprattutto non ha mostrato nessun progresso. Per fortuna a Schiranna si possono consolare alla grande in Supersport dove Cluzel sta facendo il miracolo di strappare al turco Sofuoglu un campionato che sembrava deciso.


E a proposito di turchi, come era facilmente prevedibile il giovanissimo e talentuoso Razgatlioglu ha conquistato con due gare di anticipo il titolo di Campione Europeo 600. Al quale noi italiani abbiamo opposto i nostri giovani di belle speranze Rinaldi e Caricasulo, con quest’ultimo che al Misano World circuit ha costretto per la prima volta Toprak sul secondo gradino del podio.


Ancora un podio tutto italiano nella Stock 1000 dove Savadori e la sua Aprilia iniziano ad avere un vantaggio importante in classifica, ma dovrà fare attenzione sino alla fine a De Rosa e Tamburini.
 


Pagelle

Max Biaggi - voto 10
Campioni lo si è per sempre. Max lo ha dimostrato tornando a correre a 44 anni e dopo 3 anni di assenza dalle gare. Pignolo e meticoloso quale è, ha studiato tutto nei minimi particolari ed ha scelto la pista ed il momento giusto per tornare a correre. Primo il venerdì, in Superpole è stato davvero bravo ad arrivare a pochi decimi dalla pole, senza aver mai provato le gomme da qualifica e senza conoscere veramente il limite suo e della sua moto nel giro a vita persa. In gara è stato attento a non commettere errori e se nella prima manche Guintoli non lo avesse spinto quasi fuori pista, forse avrebbe anche potuto fare qualcosa in più. Ma ci basta questo e ora speriamo di rivederlo anche a Sepang. Bionico

 

Jonathan Rea – voto 9
Un punto in meno per l’errore nella scelta delle gomme in gara uno, ma poi nella seconda ha fatto quello che ha voluto, confermandosi il miglior pilota in pista. Oltre ad essere veloce ed in perfetta sintonia con la sua moto, Johnny legge la gara come pochi sanno fare. Prima ha lasciato sfogare Sykes, tenendolo sotto tiro, ma appena ha visto che in testa c’era Giugliano gli si è avvicinato, per paura che potesse scappare. Ha atteso gli ultimi giri per vincere anche la resistenza di Davide ed è andato a raccogliere la sua undicesima vittoria ed il suo sedicesimo podio. Spaziale

 

Tom Sykes – voto 8,5
Appena Rea commette un errore lui vince. Peccato per Tom che Rea sbagli pochissimo. Si aggiudica la Superpole e la prima gara, con una imperiosa cavalcata solitaria. Poi nella seconda paga un calo di gomme e arriva con Biaggi che gli soffia sul collo. Senza dubbio primo nella classifica dei piloti umani (Biaggi e Rea sono di un altro pianeta).
 


Davide Giugliano – voto 9
Inizia questo weekend come peggio non potrebbe, con un high side che lo spaventa (il ricordo della caduta in Australia è ancora fresco) e che condiziona fisicamente le sue prove e le sue gare. Il dolore alla gamba ed alla schiena si fa sentire, ma Davide butta ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo. Nella seconda manche dà il massimo, per ottenere una vittoria che avrebbe fatto impazzire il pubblico di Misano. Ma il cannibale Rea non lascia niente a nessuno ed attende un suo comprensibile e prevedibile calo fisico per soffiargli la vittoria. Vittoria solo rimandata.

 

Leon Haslam – voto 8
Qualcuno aveva detto che con Biaggi in pista Leon avrebbe dovuto dargli del gas e lui non se l’è fatto ripetere due volte. Primo dei piloti Aprilia, Haslam porta a casa un altro podio, che consolida la sua terza posizione in classifica, dietro ai “mostri” verdi. Chi si aspettava che naufragasse nella scia di Biaggi si è dovuto ricredere. Con questa Aprilia Leon sta facendo il massimo.

 

Chaz Davies – voto 8
Il ragioniere non si smentisce e come sempre sfrutta al meglio quello di cui dispone per conquistare due ottimi risultati. In gara uno chiude sul podio primo delle Ducati mentre nella seconda perde la volata con Haslam. Ma il suo rendimento è sempre e costantemente altissimo.


Jordi Torres – voto 6
Alti e bassi per il simpaticissimo spagnolo. Sente più degli altri la presenza di Biaggi, dal quale cerca di imparare il più possibile. Stupisce con la prima posizione del sabato mattina, ma poi rovina tutto sdraiandosi in gara uno. Bella la sua lotta con Biaggi, che da marpione qual è risparmia le gomme e lo beffa nel finale. Il talento c’è, ma da un pilota ufficiale Aprilia è lecito aspettarsi di più.

 

Michele Pirro – voto 8
Domenica domina al Mugello nel CIV con le Michelin e il sabato dopo sale su una moto che non conosce e usa gomme Pirelli che non ha mai provato prima. Con due soli turni alle spalle va subito in Superpole 2 ed in gara ottiene due volte l’ottavo posto. Fatelo parlare con quei piloti che si lamentano perché i freni non frenano e le gomme non gommano... Spero vivamente che qualcuno stia pensando a lui per una moto competitiva per il prossimo anno. Impressionante.

 

Ayrton Badovini – voto 7
Annaspa il venerdì alla ricerca di un buon set up per la sua BMW. Lo trova il sabato e si guadagna la Superpole 2. Bravo nella prima manche dove chiude settimo subito dietro gli ufficiali veri. Con il caldo la sua S 1000 RR diventa difficile da guidare e lui soffre, ma la porta in fondo.

 

VD Mark – voto 5
Dov’è finito il pilota che ad Assen è salito per due volte sul podio? Da alcune gare Michael è caduto nell’anonimato. Mai un guizzo, mai una prova del suo talento. Che la CBR abbia fatto un'altra vittima? Meno male che per il 2016 si parla di lui in Yamaha.