Per la SBK è già il 2020. Test, team, piloti e nuove moto

Per la SBK è già il 2020. Test, team, piloti e nuove moto
Carlo Baldi
Mentre stanno per iniziare i test invernali, ecco quali saranno i team ed i piloti che nel prossimo mondiale SBK 2020 cercheranno di strappare il titolo a Rea ed alla Kawasaki
13 novembre 2019

Anche se solo ufficiosamente, la stagione 2020 del campionato mondiale Superbike è iniziata oggi al Motorland Aragon, dove alcuni team svolgeranno due giornate di prove.  Sul tracciato spagnolo proveranno il team Aruba.it Racing Ducati con Chaz Davies ed il nuovo acquisto Scott Redding, il Barni Racing Team Ducati con il suo nuovo pilota Leon Camier, il team Kawasaki ufficiale che oltre a Rea farà debuttare Alex Lowes e le due squadre ufficiali Yamaha, il team Pata con Michael Van der Mark e Toprak Razgatlioglu e il GRT che ha cambiato entrambi i piloti ed ha affidato le sue R1 a Federico Caricasulo ed all’americano Garrett Gerloff.


Il 28 e 29 novembre a Jerez de la Frontera oltre alle squadre di cui sopra potremo vedere in azione il team BMW e soprattutto il team Honda HRC con Alvaro Bautista e Leon Haslam. In attesa di avere i primi responsi cronometrici, facciamo una veloce analisi delle squadre che parteciperanno al prossimo campionato 2020.

 

Kawasaki Racing Team

Al fianco del penta campione Johnny Rea (il cui contratto scadrà alla fine del prossimo anno) ci sarà l’inglese Alex Lowes, che sostituisce il deludente Leon Haslam. Scongiurata la possibilità che fosse lo scomodo Razgatlioglu a salire sulla seconda Ninja ufficiale, il team KRT ha scelto un altro pilota “veloce, ma non troppo” che si guarderà bene dal sottrarre punti a Rea, ed avrà il compito di cercare di frapporsi tra il capo squadra ed i suoi avversari. Per quanto riguarda il campione del mondo il suo obiettivo è quello di confermarsi al vertice per il sesto anno consecutivo, e possiamo stare certi che lo perseguirà con la solita granitica determinazione.  

Aruba.it Racing - Ducati
Si sono spese migliaia di parole e decine di articoli nel tentativo di capire cosa sia effettivamente successo tra Alvaro Bautista ed il team Aruba.it Ducati, ma comunque sia andata, lo spagnolo non farà più parte della squadra ufficiale ed al suo posto, al fianco di Chaz Davies che ha ancora un anno di contratto, arriverà il fresco vincitore del BSB Scott Redding. Al di là del valore reale o presunto del nuovo acquisto (lo aspettiamo alla prova dei fatti) è innegabile che la Ducati abbia perso l’unico pilota in grado di portare per ben 16 volte alla vittoria la nuova V4 e non mi sembra una perdita da poco. Bautista ha dilapidato una fortuna in termini di punti, ma oltre alle moltissime vittorie ottenute,  ha comunque chiuso al secondo posto del mondiale ed i piloti Aruba.it Ducati del 2020 si dovranno confrontare con questi numeri. Davies nelle ultime gare del 2019 ha dimostrato di avere trovato un buon feeling con la V4 e se partirà con il piede giusto e senza quei problemi fisici che ne hanno ridotto le prestazioni nello scorso campionato, Chaz potrebbe lottare per il titolo. 
 

Pata Yamaha World SBK Team
Se ci fosse un premio per la miglior campagna acquisti dei team SBK verrebbe senza dubbio assegnato alla squadra ufficiale Yamaha, che ha sostituito Alex Lowes con il miglior giovane talento del campionato delle derivate: Toprak Razgatlioglu. Il turco va a comporre assieme a Van der Mark una coppia giovane ed ambiziosa che siamo certi metteranno alla frutta la R1. Sia chiaro che Toprak non è ancora al 100% e difficilmente potrà lottare per il titolo. L’ex pilota della Kawasaki deve ancora migliorarsi molto sul bagnato e soprattutto deve imparare a sfruttare al meglio la gomma da qualifica, per evitare di compromettere sin dall’inizio le sua gare, partendo dal fondo della griglia. La sua giovane età e le sue naturali doti di guida gli faciliteranno il compito, ma ci sarà bisogno di tempo, anche per imparare a conoscere a fondo la R1. Con un simile compagno di squadra Van der Mark è chiamato alla prova del 9. Dovrà dimostrarsi più continuo e finalmente in grado di fare quel salto di qualità che gli consentirebbe di passare da outsiders a candidato al titolo mondiale.

Team Honda HRC
Il colosso giapponese è tornato in forma ufficiale e vuole vincere. A salire sulla nuova CBR saranno il vice campione 2019 Alvaro Bautista e Leon Haslam. Lo spagnolo vuole confermarsi ai vertici del campionato e nello stesso tempo dimostrare alla Ducati di aver sbagliato a non accontentare le sue richieste. Leon Haslam deve il suo ingaggio ai suoi trascorsi in Honda ed alle sue presunte doti di collaudatore. Su entrambi pesa l’incognita della nuova Fireblade, bellissima da vedere, ma ancora tutta da scoprire in pista. Quando su muove la HRC solitamente i risultati arrivano, ma aspettiamo i prossimi test di Jerez per vedere la nuova Honda a confronto con le sue avversarie.    

BMW Motorrad WorldSBK Team
Confermato Tom Sykes, la squadra ufficiale BMW ha ingaggiato Eugene Laverty, che non si sa bene per quale motivo lo scorso anno era caduto in disgrazia, nonostante una buona stagione con la ormai vetusta RSV4 Aprilia, proprio nelle fila del team di Shaun Muir, che ora gestisce le S1000RR ufficiali della casa bavarese. Il manager inglese consoce bene le doti di Laverty e non se l’è lasciato scappare. Insieme a Sykes il nordirlandese va a comporre una delle squadre più temibili della SBK 2020, ma bisognerà vedere quanto e come la casa tedesca si impegnerà nel campionato delle derivate e se sarà in grado di rispondere alle aspettative della squadra e dei due piloti. Da sempre la “via tedesca” al racing non si è mai rivelata vincente e staremo a vedere se nella prossima stagione la storia potrà cambiare.

GRT Yamaha World SBK
La squadra satellite della Yamaha ha cambiato entrambi i suoi piloti ed i deludenti Sandro Cortese e Marco Melandri sono stato sostituiti da due “giovani di belle speranze” come Garrett Gerloff ed il nostro Federico Caricasulo. Un bel salto nel buio per il team italiano, se consideriamo che entrambi sono al debutto in Superbike. Caricasulo dovrà adattarsi in fretta al passaggio dalla 600 alla 1000, mentre l’americano viene da un campionato di un livello molto inferiore a quello del mondiale delle derivate e non consce le gomme e nemmeno le piste.  

Barni Racing Team
Leon Camier, chiamato a sostituire Michael Ruben Rinaldi, potrebbe far fare un ulteriore salto di qualità alla squadra di Marco Barnabò, al secondo anno con la Panigale V4. Le doti tecniche della squadra bergamasca sono indiscutibili e se il “bellone” del circus delle SBK si saprà integrare nella realtà della sua nuova squadra, l’accoppiata Barni-Camier potrebbe rappresentare la rivelazione del prossimo campionato.

Kawasaki Puccetti Racing
Perso Razgatlioglu, emigrato in Yamaha non certo per demerito di Manuel Puccetti, il team satellite Kawasaki ha richiamato in Superbike Xavi Fores, un pilota concreto e determinato, che pensiamo possa fare molto bene sulla Ninja della squadra emiliana. Certo non sarà facile ripetere gli incredibili risultati del talento turco (2 vittorie e 13 podi), ma lo spagnolo ha una grande esperienza ed una grande volta di rivalsa nei confronti di un campionato che dodici mesi fa lo aveva prematuramente accantonato. 

Team Pedercini Racing
La squadra di Lucio Pedercini raddoppia il proprio impegno e al confermato Jordi Torres affianca il nostro Lorenzo Savadori. I grandi progressi compiuti dalla squadra di Volta Mantovana, soprattutto per quanto riguarda la competitività della sua moto, lo scorso anno sono stati evidenti, e l’ingaggio di un pilota come Savadori dimostra che il team Pedercini vuole fare sul serio e dare del filo da torcere agli ufficiali. Torres deve trovare qualche stimolo in più, mentre per Lorenzo si tratterà soprattutto di imparare tutti i segreti della ZX-10R, visto che non pensiamo ci saranno problemi ad inserirsi nella squadra italiana, dove lavorano ancora alcuni dei tecnici con i quali aveva corso in Stock 1000 nel 2014.

Team Goeleven 
La squadra di Gianni Ramello resterà con la Ducati ed ha sostituito Eugene Laverty con Michael Ruben Rinaldi, che conosce la V4 avendola già utilizzata lo scorso anno con il team Barni. Nella prossima stagione il team italiano intende sfruttare l’esperienza maturata quest’anno con la nuova Panigale a quattro cilindri per trovare maggiore continuità di risultati e per aiutare la maturazione di Rinaldi che dovrà sfruttare al meglio questa ennesima occasione.
 

Ten Kate Racing Yamaha
Sembrava che la squadra olandese potesse schierare due piloti nel 2020, ma purtroppo, almeno sino ad ora, la mancanza di budget ha indotto il team olandese a schierare solo il confermatissimo Loris Baz. Il francese ha fatto vedere grandi cose nella sua prima stagione con la R1 e con un anno in più di esperienza sulla moto giapponese, sia per lui che per i suoi tecnici, i risultati non potranno che migliorare.

Moriwaki Althea Honda Team
Anche il team “condiviso” da Genesio Bevilacqua e Moriwaki avrà a disposizione le nuove Fireblade, per aiutare il team HRC nello sviluppo in pista della nuova moto. La scelta dei piloti spetta ad entrambi e se l’azienda giapponese sceglierà uno tra Kiyonari e Takahashi, la parte italiana è in trattativa con Sandro Cortese e con Leandro Mercado, a meno che il vulcanico imprenditore di Civita Castellana estragga ancora una volta dal proprio cilindro l’ennesimo pilota italiano al quale dare una chance mondiale.

Orelac Racing VerdNatura
Alla data odierna non si sa ancora se la squadra italiana si iscriverà al campionato Superbike 2020. Inizialmente si parlava di problemi di sponsor, che però ora sembra si siano risolti. Se il team verrà confermato in Superbike il pilota dovrebbe essere ancora Mercado, ma anche in questo caso il condizionale è d’obbligo.