Trial. Toni Bou ed Emma Bristow vincono in Portogallo

Trial. Toni Bou ed Emma Bristow vincono in Portogallo
Continua a ritmo serrato il Campionato Mondiale Trial, e nello scorso weekend ha fatto tappa in Portogallo più precisamente nella cittadina di Gouveia nel Parco Nazionale di Serra Estrela
17 luglio 2019

Anche in questo appuntamento si è ripetuto il copione delle ultime gare ovvero i campioni in carica Toni Bou su Honda ed Emma Bristow su Sherco, hanno mantenuto inalterata la striscia di successi consecutivi che li porta sempre più vicini all’ennesima riconferma. Spettacolare il percorso offerto dagli organizzatori portoghesi, grandi rocce di granito tipico della regione hanno caratterizzato insieme al caldo ed alla polvere questo discretamente combattuto appuntamento. 

Le zone infatti seppure imponenti e come solito molto lunghe non hanno offerto difficoltà particolarmente tecniche, assimilando la tracciatura ad un indoor, con solo cinque zone abbastanza selettive da fare la differenza, in particolare quelle bagnate dall’acqua che rendeva le rocce incredibilmente viscide. Come anticipato in apertura ad imporsi anche in queste condizioni meno favorevoli alla loro classe sono stati i campioni in carica Bou e Bristow entrambi con il medesimo vantaggio di sette punti sul solito Adam Raga ed il duo Abellan-Gomez tra le donne.

"Ho avuto un piccolo problema con il tempo", ha detto Bou, "ma con il mio secondo giro il migliore a sei penalità è stato perfetto per la vittoria e penso che questa sia molto importante a due gare dal termine". A chiudere il podio maschile si confermava Jeroni Fajardo su Gas Gas, giusto davanti a Jorge Casales bravissimo nel superare l’impossibile doppio gradino della zona 12.

La categoria femminile ha per un momento lasciato presagire il primo passo falso di Emma Bristow non in giornata di grazia ed alle prese anche con una brutta caduta, ma la sua tenacia ha poi messo le cose a posto. "Oggi mi sentivo come se stessi lottando duramente con me stessa e nulla sembrava andare bene", ha detto Bristow. "Ho affogato la mia moto nella quinta sezione e sono rimasta indietro e non pensavo che avrei potuto finire la giornata, quindi sono molto felice di questa vittoria. La mia guida avrebbe potuto essere migliore ma ho comunque reagito bene alla giornata negativa."

Molto positivo il quarto posto della nostra Alex Brancati su Beta nel femminile che nonostante l’infortunio subito il giorno precedente, dieci punti di sutura alla gamba per lei, dimostra sempre più qual è il suo valore in prospettiva futura. 
 

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È invece nella categoria Trial 2 che si verifica il colpo di scena più clamoroso, infatti se da una parte sorprende il bellissimo terzo posto del nostro Lorenzo Gandola su Vertigo in ritardo di soli due punti dal duo Marceli su Montesa primo e Ferrer su Sherco secondo alla conta degli zeri, è il leader di campionato Grattarola su Montesa a sorprendere in negativo, per lui è infatti solo un settimo posto. Un risultato che in prospettiva Campionato a due sole prove dal termine significa riaprire i giochi in favore del giovane catalano Marceli che si trova ora a soli tre punti dal leader. 

"Oggi non è stata una giornata facile di sicuro", ha dichiarato Marceli. "ho vinto in una giornata importante dove il leader di campionato ha trovato una giornata storta e sono molto soddisfatto. È perfetto per la classifica del campionato dove ho recuperato 8 punti ed al momento sono secondo molto vicino al leader ".

Buona invece la prestazione del pilota beta Luca Petrella sesto ma appesantito da ben sei penalità di tempo che lo allontanano da un podio certo. Fuori dai quindici gli altri due italiani presenti a Gouveia, diciottesimo Piardi su Beta e diciannovesimo Petrangeli su Sherco.

Nella categoria Trial Women 2 si impone la tedesca Vivian Wachs su TRRS davanti all’inglese Alice Minta su Scorpa e la francese su Sherco Lenna Volpe, solo decima la nostra italiana in gara su TRRS Martina Gallieni.
 

Cosa resterà di questo GP è sicuramente la buona location cittadina che ha agevolato un discreto pubblico per gli standard portoghesi, mentre ancora molto negativi sono gli aspetti regolamentari che frenano la comprensione e diffusione del Trial a tutti i livelli, in primis il no-stop che oramai esiste solo sulla carta, i piloti infatti si fermano, arretrano senza preoccuparsi più di tanto degli inevitabili stop contando sulla sempre maggiore tolleranza dei giudici, veramente un nonsense imbarazzante. Altra criticità irrisolta sono i costanti fuori tempo causati dalla inutile regola del riordino che oltre a spezzare la gara in due ne accorcia il tempo al secondo giro di un’ora costringendo i piloti a pericolose rincorse.

Speriamo che FIM per il 2020 riveda le sue strategie per rimettere in carreggiata una disciplina oramai decisamente allo sbando. Per il momento diamoci appuntamento al GP di Francia nuovamente sulle Alpi Marittima ad Auron, dove lo scorso anno una gara bellissima fu purtroppo disertata dal solitamente numeroso pubblico francese.

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