Trial, Campionato Europeo in Belgio

Andrea Buschi
Nuovo doppio appuntamento di Campionato Europeo, lo scorso weekend in Belgio. Teatro del seguitissimo Torneo continentale, questa volta, è stato il mitico impianto di Bilstain, tornato dal 2014 nel giro delle competizioni internazionali
2 maggio 2017

Nuovo doppio appuntamento di Campionato Europeo, lo scorso weekend in Belgio. Teatro del seguitissimo Torneo continentale questa volta è stato il mitico impianto di Bilstain, tornato dal 2014 nel giro delle competizioni internazionali dopo un oblio di quasi vent’anni.


Un weekend di bel tempo e temperature abbastanza miti hanno accolto gli ottanta piloti delle categorie Europe, Junior, Over 40 ed International, normalmente abituati alle bizze del meteo di Bilstain che nelle edizioni passate ha sempre regalato degli acquazzoni improvvisi e conseguente terreno pesantemente viscido.


In questa inedita configurazione asciutta, le 15 zone per due giri si sono dimostrate in generale piuttosto fattibili, consentendo a tutti i piloti di ben figurare di fronte al pubblico discretamente numeroso, e agevolato dalla possibilità di seguire molto facilmente il percorso di gara grazie alla favorevole conformazione dell’impianto di Bilstain.


Il Domain Enduro e Trial di Bilstain è infatti un grande centro sportivo polifunzionale espressamente dedicato ai motori, nato negli anni 70’ per ferma volontà della famiglia Crosset. Al suo interno, oltre ai molti spazi dedicati alla disciplina trialistica, trova posto un piccolo circuito asfaltato dove possono correre kart e Motard, oltre ad un bellissimo anello per l'Enduro; storicamente, questa location fu il terreno di allenamento del tre volte Campione del Mondo Eddy Lejeune, vincitore qui di ben sette edizioni iridate delle 22 consecutivamente organizzate dal 1975 al 1997. Per dovere di cronaca, nel 1981 la sede di gara fu spostata causa neve nella vicina Aywaille, ricordata dagli storici trialisti come una delle gare più dure mai corse, dove i primi di marzo di quell’anno, in mezzo a fango e neve, appunto, il nostro Danilo Galeazzi giunse secondo a pari punti con Lejeune, che vinse per la differenza dei migliori passaggi ad uno, ma con un fardello di penalità totali di ben 149 sui tre giri!


Dopo questo doveroso amarcord, veniamo ai giorni nostri con una cronaca di gara sicuramente meno eroica, ma certamente molto più tecnica e raffinata. Come detto, un percorso inusualmente più facile da interpretare, viste le condizioni di asciutto del terreno, ha favorito i piloti con la più moderna dotazione tecnica.
 

Nella categoria Europe, nelle due giornate di gara si sono quindi alternati sui primi due gradini del podio il giovane inglese della Beta Ewan Roberts con lo spagnolo Arnau Farrè, su Gas Gas, secondo per tre sole penalità, mentre la domenica si invertivano le posizioni, curiosamente sempre con il medesimo gap tra i due; chiudeva il podio del sabato il giovane 17enne inglese Jack Peace, che con la sua Gas Gas precedeva il vincitore della gara olandese Toby Martin per un solo zero: anche in questo caso le posizioni si invertivano la domenica, in favore del giovane alfiere della Vertigo. Da segnalare la buona prestazione complessiva dei tre piloti italiani in gara, con Pietro Petrangeli, su Sherco, in gran spolvero soprattutto la domenica con un bel 5° posto, mentre il sabato terminava 8°; meno bene rispetto alla prova olandese l’altro pilota della Sherco, Andrea Riva, che torna da questa trasferta con un 10° ed 8° posto; continua la positiva esperienza del giovanissimo Lorenzo Gandola su Scorpa, che entra nei Top 15 con incoraggianti 13° e 10° posto.


Continua l’egemonia dei nostri piloti nella categoria Junior con una prestazione molto convincente di Manuel Copetti su Vertigo, che dopo la seconda piazza del sabato, ad un punto dal francese della Sherco Kieran Touly, vince la domenica agli zeri sull’altro bravissimo connazionale Sergio Piardi, già terzo il sabato con la sua Beta. Passo falso del favorito Luca Corvi, su Scorpa, che mal digerisce, al contrario degli anni scorsi, il tracciato belga, compromettendo seriamente la conquista del titolo finale classificandosi al 5° e 7° posto nei due giorni: un vero peccato! Altro pilota del Team Italia Trial presente e classificato nei primi 15 è il giovane Marco Gautiero su Scorpa, con un 12° e 14° posto nelle due giornate. Ora per il giovane Copetti si materializzano concretamente le possibilità di una vittoria finale, anche in considerazione del fatto che l’ultima decisiva prova si correrà in casa a Lazzate, sul percorso amico di Boschi Battù: incrociamo le dita!


Segnaliamo con estremo piacere la classifica della gara Over 40, che ha visto nella manche domenicale vincere l’esperto Valter Feltrinelli, su Beta, davanti al leader di classifica e vincitore del sabato Markus Kipp; ottimamente terzo l’altro italiano, Angelo Piu su Vertigo. Menzione particolare, come sempre, per l’immarcescibile Carlo Fabbri che, seppure ultimo in entrambe le giornate, non molla un colpo e riesce pure a fare ben cinque passaggi a zero!


Appuntamento a tutti i numerosi tifosi italiani per la gara finale di questo bel torneo, che si svolgerà il 5/6 agosto a Lazzate, dove il Moto Club omonimo saprà come sempre distinguersi per capacità organizzativa.

Radio Paddock

Il Domain Enduro & Trial di Bilstain, che si trova nella provincia Vallone del Limburgo, molto vicino al confine con la Germania, è caratterizzato da una importante area cintata di 40 ettari dedicata allo sport del motociclismo. Al suo interno, oltre al laghetto che accoglie i visitatori, si trovano degli chalet - invero non particolarmente curati nelle pulizie - ed un bar/tavolacalda con annesso un grande salone. L’impianto è aperto tutto l’anno ed è un vero e proprio riferimento per gli amanti dei motori provenienti da Belgio, Olanda e Germania.


Semplice ma efficiente l’organizzazione del locale Moto Club RDMC Bilstain, come sempre capitanato da Daniel Crosset, vero e proprio regista della manifestazione. Come sempre appare stridente lo standard logistico utilizzato nel nord Europa rispetto a quelli dei paesi latini.


Il particolare terreno belga ha sempre messo a dura prova gli atleti per la sua onnipresente scivolosità, ne sono testimonianza le numerose prove e test dei pneumatici svolte qui negli anni 80’. Questa Location negli scorsi anni ci ha sempre regalato soddisfazioni, numerosi sono stati i nostri podi ed anche alcune vittorie significative, come quelle del compianto Diego Bosis nel 1990 e 92, mentre nel recente passato a vincere in Youth Cup è stato l’astro nascente Luca Petrella.
 

Il Moto Club Lazzate ospiterà l’ultima prova di questo campionato all’interno dell’Area Trial Boschi Battù, così come fece già nell’edizione del 2007 dove a vincere fu un giovanissimo Jack Challoner, mentre si affacciavano alla ribalta internazionale i nostri Staltari e Cotone, quinto e sesto, capitanati dal sottoscritto nel Team Italia Giovani.

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