Terremoto al Mugello, circuito aperto a chi ha bisogno

Marco Berti Quattrini
Un sisma di magnitudo 4.5 ha colpito questa notte l'area del Mugello. Nessun ferito e pochi danni. Il circuito offre ospitalità
9 dicembre 2019

Fa quasi impressione leggere Scarperia nelle prime pagine dei giornali di oggi. Suona strano l'accostamento a parole come scossa e magnitudo. Nell'ultimo decennio abbiamo conosciuto la cattiveria del terremoto nel 2009 a L'Aquila, poi a Modena e poi nel 2016 ad Amatrice. Sappiamo cosa significa e tremiamo anche quando l'epicentro è lontano. Abbiamo imparato a compatire le popolazioni colpite, nel senso più etimologico di partecipare all'altrui sofferenza

Oggi che a tremare è stata una terra cara ai motociclisti, il Mugello, la cosa ci scuote più del reale pericolo scampato. Perché, per fortuna, non ci sono stati feriti o gravi danni alle strutture. L'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una settantina di scosse dalle 20.38 di domenica e fino alle 7 di questa mattina.  Di queste 36 (di magnitudo superiore a 2.0) sono state avvertite dalla popolazione e 9 hanno superato 3.0. La più forte è quella delle 4.37 che ha raggiunto magnitudo 4.5.

Questa notte hanno tremato la Bucine e la Poggio Secco, le Arrabbiata e le Biondetti, ha tremato il podio su cui a giugno è salito Petrucci (leggi tutti gli articoli). Hanno tremato i box e le tribune vuote. Tre ore dopo l'ultima scossa però, verificato che fosse tutto in sicurezza, il Circuito del Mugello ha pubblicato questo messaggio:

Stanotte al #Mugello si sono verificate numerose scosse di #terremoto, con epicentro in comune Scarperia e San Piero: alle strutture del circuito, dopo verifica, tutto ok. Abbiamo comunicato alle istituzioni che l'autodromo è a disposizione della collettività in caso di necessità.