Storie di Motorally. Piediluco

Storie di Motorally. Piediluco
La carovana del Motorally è “approdata” a Piediluco in occasione dell’annuale Festa delle Acque. Un borgo sulle rive dell’omonimo lago dove una sfilata di carri allegorici galleggianti ha attraversato il lago creando un’atmosfera magica
13 luglio 2012

Piediluco è un posto veramente speciale. Un caratteristico borgo sulle rive dell’omonimo lago, importante meta turistica a due passi dalle cascate delle Marmore. La carovana del Motorally è “approdata” a Piediluco proprio in occasione dell’annuale Festa delle Acque. La notte del sabato un’insolita sfilata di giganteschi carri allegorici galleggianti, illuminati a dovere, ha attraversato il lago a suon di musica creando un’atmosfera veramente magica. Alla fine, poi, un bellissimo spettacolo pirotecnico. Insomma si è iniziato nel migliore dei modi.


Il Centro Nautico Paolo D’Aloja


Piediluco è famosa anche per il suo Circolo Canottieri, e che circolo! Il Centro Nautico Paolo D’Aloja è certamente un’eccellenza del canottaggio nel ns. Paese. Un campo di gara di otto corsie per 2000 mt. di lunghezza sulle tranquille acque del lago affiancato da una struttura organizzatissima, dove si allenano gli atleti. Impressionante la sala macchine per il numero e la qualità degli atrezzi. Da qui sono usciti i grandi campioni di questo sport. Il Paddock del Motorally era posizionato proprio all’interno del Circolo per cui, per due giorni, abbiamo vissuto a fianco di questa realtà tanto diversa dalla nostra. Abbiamo notato, con piacere, la dedizione e passione con cui questi atleti si preparano in uno sport che non gode certo di una ribalta come la nostra. Tanto di cappello ragazzi, faremo ancora di più il tifo per voi alle Olimpiadi.


La cronaca della giornata di gara


All’inizio la gara è stata un pelo sotto le aspettative. A causa dell’ostracismo di qualche proprietario, che ha negato il permesso di transito e del pericolo d’incendio veniva castrato parte del percorso originale. Molto meglio la seconda parte con una bella linea più lunga ed un percorso più tecnico. Mancini è tornato, finalmente, alla vittoria regolando un rivitalizzato Graziani davanti ad un sempreverde Uslenghi. Sfortunati invece Zanotti e Pietribiasi, protagonisti dell’inizio campionato. Ad Alex ultimamente non ne va bene una, dopo lo stop in Sardegna, nell’ultima speciale, qui è stata una caduta a fermarlo. Niccolò, invece, vittima di un capottone ha stoicamente concluso la gara con un pollice fratturato. Per la quinta volta consecutiva Guido Fedeli è sul gradino più alto del podio nella categoria Under 21. Al debutto con la nuovissima Fantic 300, Guido non ha avuto problemi ad adattarsi agli oltre 50 Cv del nuovo mezzo. Questo bel risultato gli consente di festeggiare in anticipo la vittoria nel campionato. Per Guido e Fantic l’ennesimo successo dopo i due titoli nella 50 e l’argento nella 125. E’ un successo che riempie di soddisfazione tutto l’ambiente perché Guido è nato e crescito nel Motorally ed è un po’ il frutto del grande impegno spesso profuso nel settore giovanile da parte di Old Farm Racing Fantic Motor e del lavoro formativo della Scuola Motorally e del Settore Tecnico. Bellissima prova anche per Gigi Martellozzo , l’altro giovanissimo talento, quinto assoluto. Un piazzamento che equivale una vittoria dopo le tante delusioni di quest’anno.


Dario Signorelli è l’anima del MC Foligno , infaticabile organizzatore di tante prove di Motorally. Da appassionato motociclista qual è si è presentato , il sabato, in visita agli amici con un bellissima Ducati Pantah. Doretto con la mitica BMW di Palma,il noto preparatore di Perugia, ha sbattuto contro una roccia. Risultato classico danno per un boxer: coperchio delle valvole sfondato e gara finita. Negli anni

Negli anni settanta gli ufficiali BMW correvano alla Six Days con almeno un coperchio di scorta legato dietro la sella

settanta gli ufficiali BMW correvano alla Six Days con almeno un coperchio di scorta legato dietro la sella. In questo caso però faceva rilevare il buon “Doro” sarebbe servito a poco: il danno era esteso anche ai prigionieri.  Serena Ghione è Stata vittima di una rovinosa caduta che le è costata la leadership del campionato . Così ora al comando è salita Paola Riverditi che dopo la vittoria nell’ Italiano Raid TT cercherà di fare il bis nel Motorally. Serena in ogni caso è stata molto brava a riuscire a finire la gara con un ginocchio malconcio e soprattutto il manubrio a brandelli, vedi foto.


Guai anche per i ricognitori della RMT. Il sabato un motorino di avviamento li costringeva ad un, per loro, insolito ruolo di meccanici  Di accoppiate padre e figlio in questi anni ne abbiamo avuti parecchi. Solo nel Motorally c’è questa possibilità di poter correre insieme fianco a fianco . E’ veramente molto bello

I ricognitori della RMT nell'insolito ruolo di meccanici
I ricognitori della RMT nell'insolito ruolo di meccanici

riuscire a trasmettere direttamente sul campo ai ragazzi la propria esperienza e vivere assieme questa realtà appassionante. In questa occasione al debutto un giovanissimo Federico Croce con al seguito papà Giuseppe. Purtroppo a causa di problemi alla strumentazione non sono riusciti a concludere la gara nonostante nonostante l’impegno profuso dal vulcanico Andrea Bellini per risolvere l’inghippo.  Michela Collina ed Alexa Ori sono , invece, un esempio unico di famiglia da corsa con un Blasone di tutto rispetto. Nonno Giovanni è uno dei padri fondatori della regolarità- enduro nazionale. Pilota , organizzatore e storico concessionario KTM ha trasmesso a tutta la famiglia una incredibile passione per il fuoristrada coinvolgendo anche papà Erri. Fino a qualche anno fa la Collina Motori era una delle squadre più importanti a livello nazionale nell’Enduro ed i Rally con un palmares di titoli veramente invidiabile. Memorabile l’anno che con Mancinelli misero nel carniere ben sette campionati Italiani.
 

Antonio Assirelli il coordinatore della specialità sta diventando una specie dei Grande Fratello. A bordo del nuovissimo ed iperattrezzato mezzo della Federazione segue l’evoluzione della gara coordinando gli uomini della RMT sul campo. Il furgone è il vero fiore all’occhiello della ns. specialita’ da qui c’è la possibilità di seguire tutti gli spostamenti dei piloti ed operatori sul percorso dotati di Track attivi. Strumenti che inviano una serie ininterrotta di rapidi SMS disegnando una traccia del percorso di ognuno e rilevandone la posizione istantanea. Sicuramente un bel passo avanti per l’organizzazione e la sicurezza della gara. Alla mattina presto passeggiando per il paddock, ancora deserto, si respira una strana aria di tranquilla attesa prima dell’arrivo di tutti quanti e delle concitate fasi della partenza. E’ sicuramente il momento migliore per vedere meglio gli allestimenti delle varie squadre.


Lo stand della Beta è uno di quelli più dimensionati . Impressionante il numero di moto sotto i gazebo rossi. Il Team di Paolo Machetti è cresciuto molto in questi anni e può vantare una gamma di piloti di

Lo stand della Beta
Lo stand della Beta

altissimo livello che vanno dal numero uno Andrea Mancini al sempre più veloce Glauco Ciarpaglini fino ai giovanissimi Emilio Procaccini e Leonardo Tonelli con i 50. Il personaggio più emblematico del Team è però, a nostro avviso, Antonio Colombo. Antonio vanta una carriera nel fuoristrada difficilmente eguagliabile. All’inizio nel Motocross, con le Fiamme Oro uno dei migliri talenti nazionali negli anni 70 pilota ufficiale per diverse Case. Poi Enduro e Rally sempre tra i protagonisti con diversi campionati italiani all’attivo. La sua vittoria più importante, almeno dal punto di vista mediatico, un Rally di Sardegna una decina di anni fa in sella alla famosa Yamaha TT 600 con trazione integrale. E’ ancora vivo il ricordo dell’arrivo al traguardo sulla spiaggia di Orrì in una giornata incredibile. Monica Goy è una delle anime dell’assistenza del Team AMX fin dalla prima ora. Prepara le cibarie per tutti, cura i piloti e a volte smonta anche il paddock. A Piediluco ha trovato un insolita soluzione per essere all’altezza di “Biscia” alias Sandro Calesini. Su un bel cavalletto anche lei per dargli una mano a montare il road-book.
 

Nazzareno Falappi

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