Simcross ti insegna a stare in sella

Simcross ti insegna a stare in sella
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Fabio Fasola, sull'onda di quanto fatto in Formula Uno e MotoGp, ha realizzato un simulatore dedicato all'enduro per migliorare la guida offroad. Ecco come funziona
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10 febbraio 2010


Sim Cross: Simulatore di assetto di guida fuoristradistico

L’evoluzione della tecnologia applicata ai simulatori rappresenta sempre più la scelta obbligata per un primo apprendimento delle tecniche di guida più impegnative: i top rider della formula1 e del motomondiale memorizzano le piste utilizzando il simulatore, i piloti di aereo fanno pratica con i simulatori; lo hanno fatto anche gli astronauti!

Perché non creare un simulatore di guida anche per l’enduro: impresa non facile visto che il movimento del corpo è componente quasi dominante nella tecnica di guida.
Ma le nuove sfide affascinano Fabio Fasola che ha aperto la prima scuola di enduro nel 1998, ponendosi come precursore di un filone ora tanto diffuso. due ingegneri
Grazie a due ingegneri appassionati, Marco Fabbri e Giuseppe Guerra, il simulatore per la guida della moto da enduro ha preso vita.
SimCross è più di un semplice simulatore; è uno strumento che agisce in simbiosi con il pilota per trasmettere in piena sicurezza le informazioni e la tecnica della guida in fuoristrada.
SimCross permette di mostrare a monitor agli allievi tutti i gesti e le posizioni richieste per una guida veloce e sicura ancor prima di provarle realmente in mulattiera; è anche uno strumento di perfezionamento quando si rilevano delle incertezze durante la guida reale. Insomma, una macchina che presto diverrà indispensabile per una scuola di enduro all’avanguardia.

Il SimCross è una apparecchiatura didattica, in grado di simulare le posizioni che una motocicletta da fuoristrada assume durante la guida, in modo statico ma tale da poter poi rilevare tutte le grandezze coinvolte nella guida, con lo scopo di individuare la posizione di guida del pilota e poterne poi correggere la postura se necessario.

Il “Simulatore cross” è in grado, sulla motocicletta di test, di attuare i movimenti di:

1) beccheggio (rotazione in avanti e indietro);
2) rollio (inclinazione laterale); ed ogni possibile combinazione delle due succitate; e poi di rilevare un insieme di forze ed angoli nonché di altre grandezze utili a caratterizzare il moto del veicolo, il suo assetto e la sua risposta in funzione della posizione del pilota.

Il sistema di attuatori è dimensionato per sopportare il peso di una persona, e per attuare i movimenti richiesti in presenza della stessa. Proprio perché si vuole simulare l’assetto, i movimenti del sistema non saranno mai bruschi, ogni inclinazione richiesta è raggiunta con partenze lente, e fermate progressive. L’intervallo di inclinazioni possibili sarà ampio, oltre ogni necessità di rilevazione dei dati, ma non supera i limiti imposti dalla fisica e dalla fisiologia del corpo umano, allo scopo di evitare che la persona a bordo possa cadere o anche solo provare malesseri, quali nausea o altro, possibili in caso di variazione repentina ed inattesa dell’orizzonte. Il software si occupa della gestione del sistema e della visualizzazione su grande schermo delle grandezze e della posizione della motocicletta: è realizzato in parte in forma grafica, ed è completato con vista frontale e laterale della moto.
Le immagini mostrano in tempo reale sia la posizione della moto, sia il riferimento del terreno, che i vari angoli relativi ai gradi di inclinazione possibile, la distribuzione del peso del pilota e via dicendo. In questo modo il “SimCross”, che ricordiamo è inteso sopratutto per didattica, è in grado di indicare al pilota ciò che effettivamente egli sta facendo in modo che questo possa rendersene conto “in diretta”: meglio che una webcam.


La nostra simulazione all'Hell's Gate 2010

Non ci è mai passato per l'anticamera del cervello di provare il percorso infernale dell'Hell's Gate, reso ogni anno più difficile dalla fervida mente di Fabio Fasola.
Andrea Perfetti prova il Simcross (foto di Piero Batini)
Andrea Perfetti prova il Simcross (foto di Piero Batini)

 

Maggiore attrattiva ha destato in noi il Simcross, posto nel paddock della gara di enduro ad "uso e consumo" del numeroso pubblico presente al Ciocco.
Saliti in sella alla KTM EXC 125, che funge da banco di test, per 60 secondi abbiamo affrontato le insidie del fettucciato, muovendoci in sella e contrastando le oscillazioni e le variazioni di assetto che una moto da enduro incontra in fuoristrada.
Il computer, nel frattempo, riceve le informazioni utili a correggere eventuali errori di guida. In questo modo è confermato il detto "sbagliando si impara", ma non si assaggia il duro terreno delle mulattiere toscane!
A.P.

 

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