Le istituzioni in campo per salvare l'enduro

Le istituzioni in campo per salvare l'enduro
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Si è chiusa una settimana importante ricca di incontri che hanno permesso di consolidare le basi per il futuro del fuoristrada e del motociclismo in generale. Affrontati alcuni temi scottanti come le targhe e il rispetto ambientale
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25 febbraio 2013

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Si è chiusa una settimana veramente importante ricca di incontri che hanno permesso di consolidare le basi per il futuro del fuoristrada e del motociclismo in generale. Tutto è iniziato lunedì 18 febbraio quando, a Mestre (VE) si è tenuto il convegno “Motociclismo Veneto” organizzato dal presidente del Co.Re. Veneto Luigi Favarato, che ha visto la partecipazione dei consiglieri federali Ivano Zatta e Sandra Meret, del referente Veneto della CNF (Commissione Normative Fuoristrada) Tony Mori, del vice ispettore del Corpo Forestale dello Stato Flavio Culiat ed dell’Onorevole Fabio Gava.


Sono stati affrontati i temi scottanti delle targhe, del rispetto ambientale e dei permessi per poter organizzare manifestazioni. "Il rispetto delle regole e del territorio” è stato lo slogan della serata. Rispettare l’ambiente e le regole è la strada giusta per praticare serenamente il Motociclismo. Conoscere il territorio, sapere dove si può andare e dove è vietato, è il primo passo per un futuro di collaborazione tra le istituzioni e i piloti. Un grande appoggio a questa causa è arrivata dall’Onorevole Fabio Gava, intervenuto durante il convegno di lunedì, al quale sono seguiti altri importanti appuntamenti.


Giovedì 21 febbraio, c’è stato un primo incontro di Tony Mori grazie alla collaborazione dell’On. Gava con Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di Confindustria e attuale presidente della Ferrari, e venerdì 22 febbraio, con l’Ing. Alberto Bombassei, patron della Brembo nonché ex vice presidente di Confindustria, ai quali sono state presentate le varie iniziative legate al nostro mondo.


«Sono molto interessato a queste proposte» ha dichiarato l’Ing. Bombasei «sono entusiasta che ci siano dei progetti volti a portare avanti il motociclistico, sia da punto di vista professionale, che da punto di vista amatoriale. Da appassionato, ex trialista e figlio dell’ex presidente del Motoclub Bergamo, ci sarà sempre il massimo impegno e supporto per il futuro delle due ruote in Italia indipendentemente da come andrà nel fine settimana, sarò a disposizione per supportare queste iniziative, che non hanno solo finalità sportive, che sono comunque importanti, ma anche per il mantenimento di tanti posti di lavoro».


Tony Mori conclude: «ora sarà un impegno della Federazione continuare su questa strada, dando continuità al percorso intrapreso, ma attenzione: senza il contributo, l’impegno ed il rispetto delle regole da parte di tutti i praticanti della specialità, ogni e qualsiasi sforzo sarà invano».

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