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Bella e divertente con un fascino tutto suo che sfida il tempo e le mode.
Moto veramente divertente, gran motore e ottima ciclistica, estetica un po’ datata ma con frecce a led e specchi nuovi già diventa accattivante. Unica pecca la comodità, i semi manubri caricano il guidatore in avanti ed è completamente assente la protezione dal vento. Nel complesso ottima moto!
Guido la Speed Four da circa 10 anni, ed ogni volta che la guardo mi stupisce.
La moto sembra non avere età, ed è attuale oggi come quando è stata disegnata.
Il motore spinge corposo ai medi ed agli alti regimi, un pò meno ai bassi, ma fa parte della sua natura (in pratica è la Daytona che finge di essere una Triple). I consumi sono contenuti.
Il telaio è leggero e preciso, va giù in piega con naturalezza ed anche nelle frenate più decise non si scompone mai.
Frenata decisa e modulabile (anteriore), il posteriore non saprei.. ;)
Le sospensioni ampiamente regolabili (di serie) consentono di personalizzare la moto a piacimento.
Unico neo è l'impianto elettrico delicato, ma di contro c'è da dire che la manutenzione è economica ed i pezzi di ricambio compatibili e di buona qualità abbondano.
Oggi riscontro che la posizione di guida è non è comoda come dieci anni fa, quando la presi, ma probabilmente sono io che non ho la stessa forma fisica.
Con i semimanubri (di serie) il feeling è stupendo. Io ho montato il manubrio diritto per aumentare la comodità, ed effettivamente le spalle ne hanno beneficiato.
Riacquisterei questa moto senza dubbi, e la consiglio a chiunque voglia una naked con una personalità corsaiola, da usare tutti i giorni o per imparare a padroneggiare questo tipo di moto (dopo, per chi vuole di più, i 600 cc potrebbero diventare pochi).
Oggi, che si porta a casa con prezzi ridicoli, ed è prossima ad essere iscrivibile all'ASI, ancora di più.
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Mezzo sportivo leggero e maneggevole adatto a qualsiasi utilizzo . Non dimostra l'età perché ancora attualissimo
Come è fatta
Esteticamente similare alla conosciuta sorella maggiore Speed Triple, di cui conserva la prima parte del nome, differisce per il motore installato: un propulsore 4 cilindri in linea anziché il 3 cilindri che ha da sempre contraddistinto la casa inglese, oltre al telaio, di struttura e conformazione diversa. Questo modello è intitolato al grande Carlo Talamo ideatore del 4 cilindri.
Come va
La moto va benissimo, i soli 12.700 km lo dimostrano, ha ancora tanto da dare.
Disponibile per qualsiasi controllo.
Cosa mi piace
Il rombo, in quanto una delle poche moto ancora fatte a mano, niente a che vedere con i motori giapponesi.
Come è fatta
Ha una linea particolare ma il motore è Triumph che altro aggiungere...
Come va
Ottima come prima moto e quando ci prendi confidenza ti emoziona come non mai
grande accelerazione e gran potenza, ottima percorrenza di curva.
Cosa mi piace
I due fari e sentire il motore in coppia.
Cosa cambierei
Cambierei nulla ottima moto.
Cosa mi piace
Basta leggere le numerose recensioni online. è una moto eccezionale per un principiante o per il motociclista medio che come me non fa molti km all'anno: è molto comoda, facile da portare e costa poco mantenerla, il motore è molto potente e gira che è una meraviglia, freni e sospensioni sono al top.
Cosa cambierei
Ha un buco di erogazione attorno ai 3000 giri, i primi tempi c'è da prenderci il polso giusto soprattutto in città a velocità ridotte, il difetto non si presenta in accelerazione ma solo a velocità costante
Cosa mi piace
Tutte le recensioni di siti specializzati ne parlano bene. E' sicuramente comoda oltre la media rispetto ad altre moto della stessa categoria, anche in 2.
Consuma relativamente poco (riesco a fare 240 km con un pieno da 22-25 euro)
maneggevole, freni eccezionali.
i 2 fanali tondi e lo scarico grande laterale la rendono unica.
Cosa cambierei
Ha un buco di erogazione attorno ai 3000 rpm, per cui bisogna abituarsi a dosare la manetta del gas a bassi giri.