Triumph Bonneville Bobber Black 2018 TEST

  • Voto di Moto.it 8 / 10
Vi raccontiamo come va la nuova versione della Bobber. Si chiama Black, costa 14.350 euro, è nera (ovviamente) ed è tutta nuova nel frontale (forcella, ruota da 16 e doppio disco). Il motore bicilindrico 1200 conquista con una coppia esagerata e la guida è sempre bella. Limiti? Ha un’autonomia ridotta e il passeggero non ci sta (ma questo è anche il suo bello)
16 dicembre 2017

Qualcuno l’aveva snobbata e invece la Bobber - proposta Triumph più pazza degli ultimi anni - è stata un grande successo sia di critica che di pubblico. Si tratta infatti del fastest-selling model, come dicono gli inglesi, ovvero quello con le vendite più rapide nei 115 anni di storia Triumph. Ne sono stati venduti 6.000 esemplari.
Triumph ha ascoltato le richieste del pubblico internazionale. E ora sforna la muscolosa Bonneville Bobber Black, la sorella cattiva della Bobber che già conosciamo (e che resterà in catalogo). Mantiene tutti i punti di forza, ma la rende ancora più ignorante con un bel po’ di ritocchi, in particolare nella zona frontale.
Iniziamo dalle livree: la Bobber Black sarà disponibile nel classico Jet Black o in Matt Jet Black, variante opaca più moderna, con prezzi da 14.350 euro e tagliandi previsti ogni 15.000 km.
La base tecnica rimane in gran parte condivisa con la sorella Bobber: il motore è infatti il bicilindrico parallelo High Torque da 1200 cc con fasatura a 270° e con una potenza di 77 cavalli a 6.100 giri e una coppia massima di 106 Nm a 4.000 giri.

I cambiamenti macroscopici sono davanti al naso del pilota. Abbiamo una nuova forcella Showa a cartuccia con steli da ben 47 mm (41 sulla Bobber), con 90 mm d’escursione, che accoglie un inedito pneumatico 130/90 anteriore da 16 pollici (19 sulla standard)
I cambiamenti macroscopici sono davanti al naso del pilota. Abbiamo una nuova forcella Showa a cartuccia con steli da ben 47 mm (41 sulla Bobber), con 90 mm d’escursione, che accoglie un inedito pneumatico 130/90 anteriore da 16 pollici (19 sulla standard)

Le prime differenze si hanno nello scarico, che ora sfoggia una nuova unità a doppia camera con silenziatori a cerbottana e taglio a fetta di salame. Il catalizzatore è nascosto fra i collettori. L’acceleratore è ride-by-wire con due mappature (Road e Rain) e il controllo di trazione è disinseribile. Arriva poi il cruise control, azionabile con un solo pulsante sul blocchetto elettrico sinistro.

I cambiamenti macroscopici sono davanti al naso del pilota. Abbiamo una nuova forcella Showa a cartuccia con steli da ben 47 mm (41 sulla Bobber), con 90 mm d’escursione, che accoglie un inedito pneumatico 130/90 anteriore da 16 pollici (19 sulla standard). Invariata la sospensione posteriore, con monoammortizzatore progressivo e forcellone a gabbia oscillante, che simula la tipica linea hardtail. Troviamo pneumatici Avon Cobra sviluppati specificamente per la Bobber Black. A frenare ci pensa l’impianto Brembo, dotato di ABS Continental di serie. Due i dischi anteriori, da 310 mm, lavorati da pinze assiali Brembo flottanti a due pistoncini (la Bobber ne ha uno solo); al posteriore troviamo un disco singolo da 255 mm con pinza monopistoncino.
Ci sono diverse variazioni anche dal punto di vista estetico, con il nuovo faro a LED da cinque pollici con luci diurne e logo integrato nell’alloggiamento del faro, che fa il paio con l’unità posteriore, anch’essa full-LED. E poi troviamo tutti i dettagli che conferiscono un look total black: scarico completo, pedane e relativi comandi, leve a manubrio e il manubrio stesso, completo di riser, base sella, coperchi motore, cornice del faro e mozzi giocano fra nero opaco e lucido per creare un tema di contrasti molto elegante.
E’ poi ampia la disponibilità di accessori, sono infatti 120 le proposte per rendere più bella o prestazionale la Bobber Black: citiamo il Monoammortizzatore Fox regolabile, i silenziatori Vance & Hines in alluminio, manubrio ape-hanger, specchietti, indicatori direzione, parafanghi accorciati, selle e valigeria.

La coda sembra rigida, ma nasconde un ammortizzatore che non rovina l'estetica della Bobber e funziona bene
La coda sembra rigida, ma nasconde un ammortizzatore che non rovina l'estetica della Bobber e funziona bene

Come va su strada

Abbiamo beccato un temporale della miseria. E qui la Bobber Black protegge poco, anzi: nulla. Appena è uscito il sole, siamo poi incappati in una bionda californiana che faceva l’autostop. Ma anche qui c’è andata male: la Bobber il passeggero non se lo fila manco in fotografia. Dai, stiamo scherzando ragazzi. Però è vero che la Black non ama gli acquazzoni ed è pure vero che non digerisce le passeggere. Pazienza. Non nasce per viaggiare riparati come sulla Tiger 1200 e la coda (finta) rigida mono-sella è proprio il suo bello. Altrimenti che Bobber sarebbe?
Su strada – quando c’è il sole possibilmente – si apprezza l’ergonomia corretta, con una sella comoda (e regolabile nella distanza dalla strumentazione) e un bel manubrio largo. Si toccano i piedi che è un piacere (690 mm separano il sedere dal terreno), il motore scalda poco e le sospensioni, pur con poca escursione, sono oneste nell’assorbire i colpi. Certo, sul pavé non fanno i miracoli, ma dovremmo prendercela coi nostri politici più che con le molle della Bobber.
Il motore di 1200 cc conferma le doti che ci hanno fatto innamorare sulla versione standard. Non è un mostro di potenza, ma ha coppia a vagonate. Riprende con qualsiasi marcia da meno di 2.000 giri, ha un sound pacato ma deciso e un cambio a 6 marce molto morbido e preciso. Tra le curve basta tenerlo tra i 2 e i 4.000 giri per sentire la sua spinta sempre presente e potente. La frenata a doppio disco non ci ha stupito più di tanto; la potenza è grosso modo invariata, mentre la risposta punta – giustamente – sulla dolcezza d’intervento.

Il motore di 1200 cc conferma le doti che ci hanno fatto innamorare sulla versione standard. Non è un mostro di potenza, ma ha coppia a vagonate
Il motore di 1200 cc conferma le doti che ci hanno fatto innamorare sulla versione standard. Non è un mostro di potenza, ma ha coppia a vagonate

Eravamo di curiosi di provare la nuova ruotona da 130 mm di larghezza, sulla carta un limite alla maneggevolezza della Bobber. In realtà si avverte pochissima differenza: la Black è meno agile alle basse velocità (fino ai 60 km/h), più che altro per via del peso maggiore (237 kg contro 228). Oltre questo limite si avverte invece l’appoggio sicuro offerto dalla grossa spalla delle nuove Avon. Di fatto la Bobber Black è ancora una signora moto tra le curve, dove si muove in piena sicurezza senza disdegnare la guida anche brillante (ma occhio alle pedane che toccano presto).
Un difetto? L’autonomia del piccolo serbatoio da 9,1 litri. La Bobber non consuma tanto, ma dopo 160 km di guida è meglio iniziare a cercare un benzinaio.

Maggiori info

Luogo: Marbella, Ronda
Meteo: da 5 a 15°, pioggia e sole
Tester: Andrea Perfetti (184 cm, 87 kg)
Foto: Kingdom Creative

Triumph Bonneville Bobber 1200 (2017 - 20)
Triumph

Triumph
Via R. Morandi, 27/B
20090 Segrate (MI) - Italia
02 84130994
stefano.nizzola@triumph.co.uk
https://www.triumphmotorcycles.it

  • Prezzo 13.350 €
  • Cilindrata 1.200 cc
  • Potenza 77 cv
  • Peso 228 kg
  • Sella 690 mm
  • Serbatoio 9 lt
Triumph

Triumph
Via R. Morandi, 27/B
20090 Segrate (MI) - Italia
02 84130994
stefano.nizzola@triumph.co.uk
https://www.triumphmotorcycles.it

Scheda tecnica Triumph Bonneville Bobber 1200 (2017 - 20)

Cilindrata
1.200 cc
Cilindri
2 in linea
Categoria
Naked
Potenza
77 cv 57 kw 6.100 rpm
Peso
228 kg
Sella
690 mm
Pneumatico anteriore
100/90/19"
Pneumatico posteriore
150/80/16"
Inizio Fine produzione
2017 2020
tutti i dati

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