ESCLUSIVO - Licenziato e spedito nel deserto: la straordinaria storia di Danilo Petrucci. Ep. 2 [VIDEO]

Seconda parte dell'intervista con Danilo Petrucci, realizzata a Terni nel suo locale "9". In questo secondo episodio Danilo racconta quanto accaduto dal 2019 al 2025, fino a un attimo prima della firma con BMW, dove sarà pilota ufficiale dal 2026. Emozioni della vittoria al Mugello e di quella di Le Mans. In questa seconda parte di intervista-testamento Danilo Petrucci ha raccontato le emozioni dopo la vittoria al Mugello, spiegando di non averla ancora del tutto metabolizzata. Ha detto di custodirla nel cassetto e di non pensarci spesso, perché per lui la vera soddisfazione è stata la vittoria a Le Mans, che gli ha dato più consapevolezza sportiva. Ha confessato di non ricordare molto della giornata al Mugello per l’intensità emotiva. Il rapporto con Marc Marquez e Dovizioso. Sul rapporto con altri piloti, ha parlato con rispetto di Marc Marquez e Valentino Rossi, sottolineando come con Dovizioso avesse un legame quasi fraterno. La convivenza in Ducati e i momenti di tensione hanno segnato la sua carriera, così come il difficile periodo in KTM nel 2021, culminato con il licenziamento e una brutta caduta durante gli allenamenti per la Dakar. Il sogno, iniziato malissimo, della Dakar. Nonostante l’infortunio, Petrucci ha partecipato alla Dakar e ha vinto una tappa, un successo che ha definito la soddisfazione più grande della sua vita, anche se non ha ricevuto premi materiali. Ha ricordato con emozione i sogni da bambino e il percorso che l’ha portato fino a lì. La Superbike americana. Petrucci ha vissuto un’esperienza drammatica in America, dove durante una gara ha perso il controllo a grande velocità, scivolando sull’erba e rotolando per diversi secondi prima di rialzarsi con ferite e denti rotti. Ha passato 5-6 mesi negli Stati Uniti, tra casinò desolati e una vita lontana dalle comodità italiane. L'arrivo in SBK. Nonostante la difficoltà, l’esperienza americana lo ha motivato ad andare nel mondiale Superbike, con il team Barni. Oggi, dopo tre anni in Superbike, conta un titolo indipendente, tre vittorie e 19 podi. Pur riconoscendo il divario con i piloti ufficiali, continua a lottare per migliorarsi e nel 2026 sarà pilota ufficiale BMW, sostituendo Toprak Razgatlioglu. Gli stipendi in MotoGP e SBK. Petrucci ha parlato anche delle differenze economiche tra piloti di MotoGP e Superbike e sull’importanza delle persone che lo hanno sostenuto, da famiglia e tecnici a sponsor e allenatori. Il suo sogno resta vincere un mondiale Superbike prima di ritirarsi, consapevole che l’età porta anche la paura di infortuni, ma determinato a dare il massimo fino alla fine.