Zero Motorcycles al lavoro su una frizione simulata

Zero Motorcycles al lavoro su una frizione simulata
Alberto Raverdino
Vera funzionalità o mero artifizio per il coinvolgimento emotivo della guida? Depositata la richiesta di brevetto per una soluzione capace di simulare il lavoro di una frizione in un motore elettrico
28 febbraio 2024

Per propria natura il motore elettrico consente di centellinare ogni singolo kW solo con l’utilizzo della manopola del gas, senza necessità di cambio e di frizione. Se le primissime moto elettriche avevano un iniziale brusco intervento del motore, ormai da qualche anno è possibile sfruttare una dolcezza davvero pregevole che ti consente di partire da fermi senza rimpiangere l’intromissione di una frizione, magia dell’elettronica… Eppure, il noto marchio Zero, vero top player e autorevole pioniere in questo campo, sta studiando un sistema capace di far tornare nelle mani del pilota questo controllo.
 

In effetti Zero non è la prima ad esplorare questa possibilità, ricordiamo che Kymco, da qualche anno, ci propone la sua moto sportiva elettrica dotata di cambio. Anche se poi si è rilevato un semplice cambio simulato elettronicamente, c’è qualcuno che evidentemente pensa che possa valere la pena avventurarsi in questo terreno sconosciuto.

In effetti la frizione e il suo utilizzo fanno parte del nostro DNA, ma è anche vero che le moto più moderne ed accessoriate tendono a farti dimenticare di quella leva, ormai sempre più spesso relegata alla sola partenza da fermo. L’avvento del cambio elettronico, sia in salita sia in discesa di rapporto, è sempre più raffinato e fa si che la frizione sia davvero destinata alla sola partenza da fermo.

Altro discorso invece la guida in fuoristrada, qua l’utilizzo della frizione rappresenta ancora un controllo quasi irrinunciabile, anche nel caso in cui si decida di utilizzare una frizione Rekluse, l’utilizzo della leva sembra imprescindibile, ma è chiaro che si tratta di un “lavoro” particolare che si discosta parecchio dall’utilizzo di una moto destinata all’asfalto, anche quello posato tra i cordoli di un circuito.

Insomma… le moto “tradizionali” sembrano fare di tutto per eliminare questo elemento di guida, combinando i benefici di cambio elettronico sempre più raffinato e, per esempio, la scelta di utilizzare una frizione di tipo Rekluse utilizzata su alcune moto di casa Mv Agusta e Husqvarna e, più recentemente, il sistema analogo e-clutch di Honda. Le elettriche al contrario mettono nel mirino la possibilità di offrire un controllo simile.