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La moda dei monopattini elettrici truccati sta diventando un problema serio dappertutto. Negli ultimi giorni, la polizia locale di Vicenza ha fermato un mezzo che sfrecciava quasi a 70 chilometri all’ora, più del triplo del limite massimo previsto dal Codice della strada, fissato a 20 km/h.
Il conducente, fermato in viale Venezia, ha collaborato con gli agenti ma non eviterà le conseguenze: il suo monopattino sarà confiscato e dovrà pagare una multa di 350 euro.
Il mezzo è stato intercettato mentre percorreva la corsia riservata agli autobus a velocità sostenuta. Gli agenti hanno imposto l’alt e, dopo i primi controlli, hanno scoperto che il monopattino montava una batteria da oltre un kilowattora, con una potenza doppia rispetto ai limiti consentiti.
Verifiche più approfondite, effettuate in un’officina autorizzata, hanno confermato che il veicolo poteva superare i 68 chilometri orari, una velocità estremamente pericolosa per chi lo guida e per gli altri utenti della strada, in particolare pedoni e ciclisti.
Il caso non è isolato. Dall’inizio di ottobre, la polizia locale di Vicenza ha già sequestrato cinque monopattini “fuorilegge”, tutti modificati per aumentare la velocità e quindi non conformi alle specifiche tecniche previste dal Codice della strada.
Il fenomeno, sempre più diffuso, richiama quello dei motorini elaborati, ma oggi riguarda mezzi nati per essere ecologici e urbani, trasformati invece in veicoli potenzialmente pericolosi.
Durante gli stessi controlli, gli agenti hanno fermato un mezzo che all’apparenza sembrava una bicicletta elettrica, ma che si è rivelato tutt’altro.
L’uomo alla guida viaggiava a oltre 50 km/h senza pedalare: i test hanno confermato che il motore era in grado di muovere il veicolo autonomamente, rendendolo di fatto un ciclomotore non immatricolato.
Per il conducente è arrivata una raffica di sanzioni: mancata immatricolazione del veicolo, assenza di assicurazione, guida senza patente, guida senza casco. L’importo complessivo della multa supera i 6.000 euro, e anche la “finta bici elettrica” è stata sequestrata per la successiva confisca.
La polizia locale continua a intensificare i controlli sui veicoli elettrici modificati. L’obiettivo è garantire sicurezza a tutti gli utenti della strada e scoraggiare chi altera i limiti di velocità o le caratteristiche tecniche dei mezzi.
Un fenomeno che, come sottolineano gli agenti, rischia di trasformare un mezzo ecologico in un pericolo pubblico.