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Lo scorso week-end - ma forse potremmo dire "anche" lo scorso week-end - la strada statale Loppio-Val di Ledro si è trasformata nell'ennesimo teatro di comportamenti al limite della follia su due ruote. I Carabinieri hanno documentato in appena 7 ore di controlli un repertorio completo di infrazioni che purtroppo non suonano affatto una novità: sorpassi kamikaze, DB killer divelti, targhe inclinate e specchietti rimossi per sentirsi più "racing".
Su 30 motociclette controllate, 36 persone identificate e 12 contravvenzioni (quindi siamo quasi al 50%). Il tutto si aggiunge ai racconti esasperati di chi vive in quelle zone e ad episodi più eclatanti come quello riportato dalla stampa locale.
L'episodio più grave ha dell'incredibile: un turista straniero ha deciso di effettuare un sorpasso in piena curva senza visibilità, finendo per trovarsi faccia a faccia con un Carabiniere in moto che procedeva regolarmente nella corsia opposta. Solo i riflessi di quest'ultimo avrebbero evitato un impatto frontale potenzialmente fatale per entrambi. Per il motociclista sconsiderato è scattato immediatamente il ritiro della patente e una multa salata, ma la domanda sorge spontanea: cosa passa per la testa di chi trasforma una gita domenicale in una potenziale strage? E possibile che non si capisca che così facendo non si fa che alimentare l'odio verso i motociclisti e l'adozione di regole sempre più severe che finiscono per impedirci di utilizzare la moto? Qual è il senso di guidare in questa maniera?
Qualcuno potrebbe dire che l'osservatorio è limitato, in fondo parliamo solo di 12 contravvenzioni. Sì, però sono 12 su 30 moto fermate. E allora andiamo a vedere cosa ci raccontano queste sanzioni. Quattro sono state elevate per sorpassi in curva senza visibilità e quindi senza le condizioni di sicurezza richieste dal CdS. Altre quattro riguardano il superamento della striscia longitudinale continua. Questo può sembrare un peccato più veniale al quale, dobbiamo essere sinceri, spesso incappiamo quasi inconsapevolmente con una certa leggerezza. Rappresenta però una potenziale situazione di pericolo e quando la strada non è eccessivamente stretta si può tranquillamente evitare con un minimo di attenzione.
Non mancano le sanzioni che riguardano la rimozione del DB Killer e degli specchietti, ovvero la guida in pratica in assetto da pista. Un motociclista è stato fermato con scarico totalmente aperto, targa inclinata oltre i 45° e appunto senza retrovisori. Per lui sono scattati il ritiro della carta di circolazione e la revisione straordinaria obbligatoria oltre alla sanzione pecuniaria. Basterà a fargli cambiare atteggiamento? Abbiamo dei dubbi in proposito, almeno finché continuiamo a giustificare questi comportamenti dicendo che si tratta di passione, come se fosse da fighi andare in giro in questo modo mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri. D'accordo, una targa inclinata non farà di voi un pericolo pubblico, ma se ci sono delle regole perché è così difficile provare semplicemente a rispettarle?
Non sappiamo se la cosa possa in qualche modo essere o meno di consolazione - non credo - ma la giornata di controlli ha riservato sorprese anche tra i guidatori di camper: uno di questi procedeva con andatura incerta sulla SS 240 e il motivo era presto spiegato. Tasso alcolemico di 1,28 G/L, ben oltre il limite consentito. Patente ritirata per 3 mesi e sanzione di 543 euro.
Ora, secondo voi, se sulla stessa curva anziché i Carabinieri di cui sopra, si fossero incrociati il camper con l'autista ubriaco e lo scellerato che superava in moto, quale sarebbe stato l'epilogo? Probabilmente avremmo pubblicato oggi un altra notizia.
(Fonte: IlDolomiti)