USA. "MotoStays": divani per motociclisti e moto

USA. "MotoStays": divani per motociclisti e moto
E' il couch-surfing dei motociclisti, una rete di location dove i motoviaggiatori possono appoggiarsi per una sosta, una notte, una riparazione, ospitati in casa da altri motociclisti
18 giugno 2014

Questa settimana vi voglio parlare di una iniziativa che trovo molto interessante per chi come me ama viaggiare in moto. Si chiama MotoStays (www.motostays.com) e si tratta di un network che vuole creare una rete di location dove i motoviaggiatori possono appoggiarsi per una sosta, una notte, una riparazione. Il concetto di base è quello del "couch-surfing" ovvero lanciarsi in un viaggio basandosi solo sulla magnanimità di amici e conoscenti per essere ospitati mentre si è di passaggio. Generalmente c'è sempre a disposizione un divano (couch in inglese), da qui il nome. Ma Galia Gutierrez, co-fondatrice e CCO di MotoStays, ha voluto plasmare il concetto attorno ai viaggiatori che usano la moto come mezzo di trasporto.

Lo scopo ultimo di MotoStays è quello di dare la possibilità ad un mototurista di mappare un intero viaggio pianificando gli stop in base alla disponibilità di "ospiti" nelle zone che gli interessano.

Attualmente il network è ancora molto limitato, ma abbraccia già alcune zone di USA, Canada ed Europa. Io ovviamente mi sono iscritto immediatamente, e il mio profilo, tra i prima a comparire, mi ha fatto anche vincere un simpatico omaggio: una tasca multifunzione della MotoPocket. Nella procedura di iscrizione, giustamente dettagliata in modo da filtrare eventuali perditempo, ci sono diverse sezioni da compilare, che lasciano intendere quanto i fondatori abbiano ben strutturato la loro idea sin dall'inizio.


Quando ho compilato il mio profilo non solo mi sono state chieste foto del mio appartamento e della mia moto, ma ho dovuto dare dettagliate spiegazioni riguardo al quartiere dove vivo, sulla sicurezza, di dove possono essere parcheggiate le moto degli ospiti (al coperto o all'esterno, ecc.) se ci sia un meccanico in zona, se io possa in qualche modo fornire aiuto o attrezzi in caso di problemi, e via dicendo.

Ospite e viaggiatore sono tutelati allo stesso modo: si chiede se sia possibile portare alcolici in casa, se si possa fumare, se ci siano cani o bambini, se il bagno sia privato o in condivisione, se venga messo a disposizione un letto o un divano oppure un semplice materasso gonfiabile. Chiedono anche se si possano piantare tende in giardino e, ovviamente, quanti ospiti alla volta, per quanto tempo e con quanto preavviso.

C'è poi una sezione dedicata alla location vera e propria, ovvero la città dove si trova, i suoi dintorni, le attrazioni turistiche, eventuali servizi come lavanderia o ristoranti vicini, e via di seguito.
Mi sembra un'iniziativa molto valida e degna di tutta l'attenzione di chiunque almeno una volta abbia intrapreso un viaggio in moto che sia durato più di due o tre giorni. Per i primi mesi l'iscrizione al network sarà gratuita, dopodiché verrà richiesta una piccola fee. Dunque, se siete interessati ad ospitare o essere ospitati approfittate dell'occasione e andate subito ad iscivervi!


Pietro Ambrosioni

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