Upgrade con Brembo: andare più forte...frenando [VIDEO]

Per una volta non guardiamo ai cavalli, bensì a come gestirli al meglio, e questo passa da un upgrade dell'impianto frenante. Chi meglio di Brembo può aiutarci a tale scopo?
4 agosto 2025

Quando si pensa a un miglioramento delle prestazioni della nostra moto, spesso e volentieri si pensa a come tirare fuori cavalli e migliorare l'erogazione del suo motore, altre volte a come togliere peso, i più accorti invece, volgeranno lo sguardo all'impianto frenante.
Oggi noi, con il supporto di Brembo, vero punto di riferimento a livello mondiale per quanto riguarda i freni delle due e quattro ruote, abbiamo preso una moto sportiva, nel nostro caso una Ducati Panigale 899, e passo passo, abbiamo adeguato il suo impianto frenante, con componenti moderni e più performanti.
La "899" , presentata nel 2013, usciva con un impianto completo Brembo, all'epoca più che adeguato e con prestazioni eccellenti, ma il passare degli anni e la tecnologia che evolve in continuazione, hanno lasciato il segno. In questo specifico caso il segno è profondo, ma anche spostandoci su prodotti più recenti, vi assicuriamo che le differenze sarebbero tangibili.

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Quindi abbiamo colto l'occasione e in collaborazione con Brembo abbiamo pensato a tavolino ad un upgrade dell'impianto frenante della nostra Panigale 899.
Per renderci conto al meglio delle differenze e di toccare con mano (e piede destro...), il miglioramento delle prestazioni frenanti, abbiamo seguito una sorta di "verticale" delle sostituzioni.
Siamo partiti con un semplice cambio di pastiglie frenanti, montando le Brembo SR, omologate per uso stradale ma ma con maggiore propensione all'utilizzo in pista.

Facile affermare che rispetto alla pastiglie usate, montate sulla nostra "899" il miglioramento sia stato evidente.
Il passaggio all'accoppiata pastiglie /dischi freno è stato invece il primo schiaffo, in senso buono, all'impianto di serie. Forte di piste frenanti nuove di pacca, i dischi T-Drive ci hanno conquistato dalla prima pinzata, mantenendo un comportamento e una risposta costante giro dopo giro, nonostante temperature dell'aria e dell'asfalto ... torride.
Tenendo conto delle numerose soste nell'arco della giornata in pista, e dei continui interventi sui dischi e pinze freno, abbiamo deciso di equipaggiare la nostra Ducati con delle Metzeler Racetec TD, pneumatici slick ma senza la necessità di termocoperte o di un set-up raffinato di moto e sospensioni come di solito un pneumatico slick racing richiede. 
 

Il fatto che abbiamo iniziato a prenderci gusto, è stata la scusa buona per fare un altro step verso l'alto, e di conseguenza siamo usciti dal box dopo una sosta più lunga delle precedenti, con un tris di pinze nuove e con la coppia anteriore a tutti gli effetti "scintillante".
Due Brembo GP4-MS, quindi monoblocco in alluminio con alettatura di raffreddamento mordono i dischi T-Drive, mentre posteriormente la pinza di serie lascia spazio ad una Brembo GP2-SS.
Anche la pompa freno di serie lascia spazio ad una Brembo RCS, perfetta per lavorare in sinergia con le nuove pinze.
 

In questo caso il miglioramento delle prestazioni della nostra Panigale 899 è veramente incredibile. Verrebbe da dire che: "adesso sì che frena"!
La risposta rimane sempre ben gestibile e modulabile, ma la potenza frenante è aumentata enormemente.
Il sistema RCS, che consiste in un registro con il quale è possibile modificare l’interasse leva su 18 o 20 mm, variazione che rende l’impianto frenante più reattivo e pronto (20 mm) o più modulabile (18mm), consente di adeguare la risposta alle esigenze del pilota.

La costanza di rendimento aumenta di pari passo con la potenza frenante, mentre la corsa della leva non si allunga di 1 mm, nonostante i 38 gradi che ci perseguitano!
La risposta è rapida, e asseconda le richieste del pilota, più o meno veloce che sia, si percepisce davvero un cambio di ritmo e di prestazioni rispetto alle prime uscite di stamattina. 
Il freno posteriore rispetto a quello di serie risponde decisamente meglio, potenza e modulabilità sono più consistenti e questo farà la felicità di chi lo usa frequentemente tra i cordoli. 
Questo upgrade, come scritto sopra, eseguito su una moto non più "fresca" ci fa rendere conto dell'evoluzione in questo campo, certo che eseguendo lo stesso test su moto più recenti, il risultato magari sarebbe solo ottimo e non eclatante come nel nostro caso.
Ciò non toglie che cercare un miglioramento delle prestazioni senza andare per forza a tirare fuori cavalli dal motore, è una grande soddisfazione, così come lo è abbassare i tempi sul giro semplicemente ... frenando di più!