Riderscan: compila anche tu il questionario per i motociclisti europei

Riderscan: compila anche tu il questionario per i motociclisti europei
Il Riderscan è uno studio internazionale sulla sicurezza stradale delle due ruote. L'ente promotore è la FEMA, lo scopo raccogliere le informazioni e diffondere cultura e sensibilità per la sicurezza dei motociclisti
24 febbraio 2014

Punti chiave

Il terzo e ultimo questionario in italiano dello studio internazionale Riderscan è online, pronto per essere compilato da tutti i motociclisti. La ricerca odierna punta il faro sugli ITS, i Sistemi di Trasporto Intelligenti. Dopo le prime due indagini, mirate a conoscere la vostra opinione sulla sicurezza a due ruote e la storia di chi aveva da poco conseguito la patente A, questa volta si parla di elettronica applicata ai trasporti. Per migliorare la sicurezza della mobilità, ma anche per rendere più amichevole l'uso dei veicoli e per fluidificare il traffico.


Dal navigatore satellitare alle sospensioni elettroniche che si regolano da sole, passando per i fari adattativi, i regolatori di velocità, le strumentazioni proiettate sulla visiera del casco e i sistemi ecall che si attivano automaticamente in caso d'incidente. Quanto ne sapete degli ITS? Che rapporto avete con questa tecnologia? Pensate sia utile, semplicemente ineluttabile o, addirittura, pericolosa? Dite la vostra compilando il questionario
online.

 

Il progetto


Il Riderscan è uno studio internazionale sulla sicurezza stradale del mezzo a due ruote realizzato da chi in moto ci va sul serio! L'ente promotore è infatti la FEMA, la Federazione Europea delle Associazioni Motociclistiche, che oggi lo gestisce, con un cofinanziamento da parte della Commissione Europea. Lanciato il 1° novembre 2011, il Riderscan si svolge in tutti i paesi europei (più Norvegia e Svizzera), e terminerà il 31 ottobre 2014. Tutti noi motociclisti possiamo contribuire rispondendo anonimamente al questionario on line. Lo scopo è raccogliere tutte le informazioni disponibili, e mettere a punto un elenco di buone pratiche, di consigli e richieste, che verranno sottoposti a tutte le parti coinvolte, sia a livello europeo che nazionale. Un progetto ambizioso, che mira a diffondere cultura e sensibilità per la sicurezza dei motociclisti in varie aree. Sono 8 i campi indagati dalla ricerca nei suoi 3 anni tempo: infrastrutture (strade, guard rail, segnaletica...), preparazione dei guidatori, campagne informative, raccolta ed analisi dei dati sulla mobilità, studio approfondito degli incidenti, ricerca scientifica, gestione del traffico e strategie nazionali.


Gli obiettivi


Mettere insieme tutte le conoscenze note in materia di sicurezza del motociclismo su:
• popolazione dei motociclisti e le sue fonti d'informazione
• uso della moto e caratteristiche di sicurezza (infrastrutture, preparazione dei guidatori, analisi
degli incidenti e statistiche, campagne informative, ricerca, gestione del traffico, risposta alle
situazioni d'emergenza)
• Iniziative delle autorità dei trasporti nei confronti dei motociclisti
• esigenze per migliorare la sicurezza in 8 differenti aree (infrastrutture,
preparazione/educazione/esami/patenti, raccolta ed analisi dati, analisi dell'incidentalità,
ricerca, gestione del traffico, campagne d'informazione, strategie nazionali)
• Individuare e denunciare le esigenze in materia di sicurezza della moto per un'azione
comunitaria (legislazione, standardizzazione, ricerca e comunicazione)
• diffondere le informazioni messe insieme e le migliori pratiche a tutti i più importanti soggetti
coinvolti nella gestione delle strade, del traffico e dell'informazione. Quindi stampa, comunità
dei motociclisti, autorità dei trasporti, governi e parlamenti nazionali, mondo della ricerca. Il
tutto sia a livello europeo che nazionale.
 

Il futuro


Terminata la raccolta dei dati, verrà avviata l'analisi del materiale disponibile, per individuare le migliori pratiche e le esigenze del mondo motociclistico sulle 8 tematiche citate. Il tutto verrà riportato anche a livello nazionale, con specifiche segnalazioni e raccomandazioni. La conclusione sfocerà nella presentazione dei risultati del progetto a tutte le più importanti parti coinvolte nella gestione del traffico, della mobilità e della sicurezza motociclistica; sia a livello comunitario (la FEMA è accreditata presso i principali organismi europei) che a livello nazionale. Alla ricerca aderiscono diversi partner, a cominciare dall'ACEM, l'Associazione Europea dei Costruttori di Moto. In Italia il partner scelto è GuidaSicuraMoto, che è referente nazionale dello studio.

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