Ride in the USA: consigli pratici per un coast-to-coast (in auto)

Ride in the USA: consigli pratici per un coast-to-coast (in auto)
Pietro Ambrosioni
  • di Pietro Ambrosioni
Percorrere distanze enormi come quelle statunitensi può non essere così difficile, seguendo alcuni accorgimenti
  • Pietro Ambrosioni
  • di Pietro Ambrosioni
10 giugno 2015

È arrivato! Il famigerato bollino, un misero adesivo che mi ha costretto all’ennesimo coast to coast è arrivato oggi via posta. Adesso mi deve solo venire la voglia di rimettermi in marcia per tornare da Atlanta a Los Angeles…

Dopo quest’ultimo viaggio di 2241 miglia (pari a 3306 Km) in due giorni e mezzo in molti mi hanno chiesto come faccio a sciropparmi tanta strada in così poco tempo, senza ammazzarmi di fatica. Ci sono tante spiegazioni, e chiunque abbia guidato almeno una volta negli USA sa benissimo che da questa parte dell’oceano i chilometri si macinano molto più facilmente. Le strade sono più larghe e generalmente molto meno trafficate, e soprattutto quasi sempre dritte (in più di 3mila chilometri avrò fatto in tutto 50 curve!).

Ci sono poi altri trucchi che aiutano a mantenere medie abbastanza alte e, soprattutto, a guidare per 12 o anche 14 ore al giorno. Scommetto che per un camionista è un gioco da ragazzi, ma per chi non è abituato non è affatto uno scherzo.

In primo luogo vanno considerate le soste: qui non ci sono gli autogrill, quindi per fare rifornimento si deve uscire (non ci sono caselli, per cui non esistono menate del genere). Ad ogni uscita ci sono almeno due o tre stazioni di servizio e il trucco è quello di scegliere la meno affollata in modo da fare il pieno velocemente. Si paga con carta di credito direttamente alla pompa quindi anche li si risparmia tempo. Potendo scegliere la stazione di servizio meno affollata permette anche di evitare i soliti tre pullman del geriatrico in gita ad Assisi, quindi niente code per usare il bagno o per riempire il thermos del caffè ed agguantare qualche snack.

Quando devo guidare sulle lunghe distanze non mi fermo mai a mangiare: vado avanti a caffè, mandorle e cioccolata fondente. In questo modo non solo non mi ingozzo delle solite schifezze ma non mi viene nemmeno sonno, il vero nemico da combattere quando la strada è tutta dritta e le velocità massime ammesse sono tra i 110 e i 120 km/h (tra le 56 e le 75 miglia orarie).

Non viaggio quasi mai di sera, dopo il calare del buio, quando la maggior parte della gente è stanca e diventa pericolosa al volante. Invece mi metto in marcia tra le 5 e le 6 del mattino, quando è fresco e, sebbene ancora buio, gli altri utenti sulla strada sono pochi e belli svegli.

Anche la scelta dell’itinerario è importante: per fare il coast to coast si possono scegliere molte Interstate ma le più comode sono generalmente la I-10 (quella più a sud), la I-20 (che si congiunge alla I-10 vicino al confine texano con il New Mexico), infine la I-40 e la I-70 (che però per me era troppo a nord). Questa volta ho scelto la I-40 non solo perché volevo ripassare da qualche landmark della parallela Route 66, ma anche perché ci sono poche grosse città da attraversare: sostanzialmente Albuquerque in New Mexico, Amarillo in Texas, poi Oklahoma City, Little Rock in Arkansas, Memphis in Tennessee ed infine Birmingham in Alabama. Tra l’altro due belle circonvallazioni permettono di evitare il centro sia di Amarillo che di Little Rock, per cui è ancora meglio.

Ultimo trucco che adotto sempre è scegliere gli alberghi appena oltre i grandi centri abitati, mai prima. In pratica quando inizio ad essere davvero stanco vado online e trovo un albergo 10 o 20 miglia passata la prossima grande città: quelle poche miglia in più alla sera tardi impiegano solo un quarto d’ora in più, mentre se mi fermassi prima del centro al mattino mi beccherei tutto il traffico dei pendolari e quelle 10 o 20 miglia mi costerebbero nel migliore dei casi anche 40 minuti…

Un ultimo bilancio economico, tanto per vedere quanto ho speso. Il mio Silverado fa circa 350/400 miglia con un pieno di benzina. Normalmente faccio il pieno appena trovo un prezzo del carburante convenente, e al di fuori della California (dove i prezzi sono alle stelle!) non ho mai speso più di 3 dollari al gallone (3,78 litri). In due giorni e mezzo di viaggio ho speso 300 dollari in benzina, 90 dollari per due notti di hotel e meno di 50 dollari tra snack, caffè e cene, per un totale di $440. Sempre per darvi un’idea, a seconda del periodo e in base a quanto in anticipo si prenota, un biglietto aereo A/R Los Angeles - Atlanta varia tra i 300 ed i 450 dollari.

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