Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Non è la prima volta che si parla di lei, ma i rumors dicono che la supersportiva SRK 1051 RR di QJMotor sarebbe pronta al debutto perlomeno in patria. Il progetto rappresenta l'ultima evoluzione della gamma sportiva del colosso cinese. Un modello che, sulla carta, mette insieme cilindrata maggiorata, design curato dallo studio italiano C-Creative e componentistica europea. Se e quando arriverà in Europa è tutto da confermare, certo ci sembrerebbe strano che una moto con queste caratteristiche non fosse stata pensata anche per il Vecchio Continente, ma intanto finché non abbiamo certezze vale comunque la pena analizzarla.
Il cuore della nuova SRK 1051 RR è un motore quattro cilindri in linea che affonda le radici nella breve – e ormai archiviata – collaborazione tra QJMotor e MV Agusta. Una storia complicata: il costruttore varesino ha negli ultimi tempi preso nettamente le distanze dal partner cinese, ma è evidente che in quel periodo di lavoro comune ci possa esser stato un trasferimento tecnologico significativo. Purtroppo non conosciamo gli accordi nel dettaglio e ci possiamo basare solo sull'osservazione.
La base di partenza parrebbe essere il 921 cc che equipaggiava alcuni modelli MV Agusta, ma gli ingegneri di QJMotor hanno deciso di aumentare la cilindrata lavorando sull'alesaggio: i cilindri crescono da 73 a 78 millimetri di diametro, mentre la corsa rimane invariata a 55 mm.
Il risultato? Esattamente 1.051 cc, come recita la sigla del modello. Una crescita che porta la potenza massima a 144 CV (106 kW) a 10.600 giri/min, contro i 129 CV del 921. Sono 15 cavalli in più che sulla carta sembrano pochi, soprattutto se li paragoniamo agli oltre 200 CV delle supersportive contemporanee, ma bisogna pur sempre vedere dove si trovano lungo la curva d'erogazione. QJMotor dichiara la conformità alla normativa Euro 5+, un aspetto tutt'altro che scontato per un propulsore di derivazione non recentissima e che potrebbe in primis giustificare l'aumento di cilindrata e darci un indizio sulla volontà di esportare la moto in Europa.
La dotazione tecnica del motore include tutto ciò che ci si aspetta da una sportiva moderna: raffreddamento a liquido, iniezione elettronica, 16 valvole con doppio albero a camme in testa (DOHC) e quickshifter bidirezionale che permette di cambiare marcia senza usare la frizione, sia in scalata che in salita.
Se la meccanica pare avere origini intricate, il design della SRK 1051 RR porta invece una firma italiana inequivocabile: C-Creative, studio fondato da Giovanni Castiglioni con a capo del progetto stilistico Adrian Morton. Due nomi che vengono direttamente dal mondo MV Agusta e che portano con sé anni di esperienza nel disegno di supersportive.
È qui che si concentra il vero "pizzico di italianità" della moto: le linee non sono un semplice esercizio di stile applicato a un progetto altrui, ma nascono da una visione precisa maturata negli anni nel mondo delle sportive di Varese. Il risultato è una moto che mantiene la filosofia estetica di QJMotor ma con un livello di raffinatezza che al momento ancora noi europei e italiani soprattutto possiamo offrire. Non siamo di fronte a una copia di stilemi nostrani applicati a un telaio cinese come purtroppo abbiamo visto in altre occasioni: la SRK 1051 RR ha una sua personalità estetica per quanto si possano individuare qua e là richiami ai modelli più apprezzati e "altolocati" degli ultimi tempi.
Il telaio è in tubi d'acciaio a traliccio con elementi in alluminio, soluzione collaudata che garantisce rigidità e leggerezza e anche qui volendo si potrebbero intravedere dei possibili passaggi di conoscenza. Il forcellone monobraccio in alluminio aggiunge un tocco di carattere sportivo, mentre la ciclistica è completata da una forcella upside-down e da un mono ammortizzatore entrambi regolabili ovviamente ed entrambi Marzocchi così come l'ammortizzatore di sterzo.
Sul fronte frenante, troviamo impianto Brembo con pinze ad attacco radiale, abbinato a un ABS sensibile all'angolo di piega. Completano il quadro il controllo di trazione (TCS) anch'esso di tipo cornering, il cruise control e un display TFT con indicatore di pressione pneumatici e connettività.
Il peso dichiarato è di 215 kg in ordine di marcia con serbatoio pieno (15 litri), un dato che la colloca nella media della categoria, senza eccellere ma nemmeno deludere. La distanza tra gli assi è di 1.425 mm, con una sella a 83,5 cm da terra – accessibile per la maggior parte dei piloti. Le gomme montate sono 120/70 ZR 17 all'anteriore e 190/50 ZR 17 al posteriore.
La domanda sorge spontanea: vedremo la QJMotor SRK 1051 RR anche sul mercato italiano? Al momento non ci sono conferme ufficiali. Ad arrivare nel 2026 saranno certamente le moto che abbiamo viste presentate ad EICMA, ma non questa per la quale permane un po' di mistero. Tuttavia il progetto appare così definito e le caratteristiche così in linea con le richieste del nostro mercato che sembra strano non facciano il tentativo di proporla.
Potrebbe arrivare nel corso del 2026? È possibile, ma per ora si tratta solo di nostre ipotesi non confermate. Nel caso in cui QJMotor decidesse di commercializzarla anche in Europa, il prezzo dovrebbe posizionarsi al di sopra la 921 RR (12.790 euro) probabilmente dunque a partire da 13.000 euro circa. Una cifra che, se confermata, la renderebbe un'alternativa interessante per chi cerca una supersportiva con componentistica di qualità, dotazione completa ed estetica gradevole ad un prezzo inferiore a quello delle concorrenti europee e giapponesi.
La QJMotor SRK 1051 RR rappresenta comunque un passo avanti per il costruttore cinese, che continua a lavorare sulla qualità del prodotto (soprattutto sul fronte estetico grazie a C-Creative) cercando di colmare il gap prestazionale con le supersportive tradizionali. Se e quando la vedremo sulle nostre strade è tutto da vedere, ma l'interesse – almeno sulla carta – non manca.