Nico Cereghini: "La mia strada del cuore"

Nico Cereghini: "La mia strada del cuore"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Abbiamo tutti una strada preferita, alla quale è legato un ricordo speciale, oppure una giornata memorabile o anche semplicemente una ispirazione. La Bellagio-Como mi ha aperto il cuore e mi ha lasciato intravvedere un intero mondo da esplorare
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
7 aprile 2015

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Ciao a tutti! Qual è la strada del vostro cuore motociclistico? Deve esserci per forza una statale o una provinciale, una costiera o una dorsale, insomma una serie di curve alla quale avete legato un ricordo speciale. Per me la strada esiste e sulle carte è segnata con la sigla SS583: va da Bellagio a Como, sul ramo occidentale del Lario. Una trentina di chilometri, qualche paese da attraversare con le sue strettoie, Lezzeno, Nesso, Torno, Blevio, e soprattutto un centinaio di curve che nella mia fantasia di ragazzo erano l'edizione italiana del Tourist Trophy. Oggi su quei 28,3 chilometri c'è poco da scherzare: traffico, buche, agenti e poi la tardiva consapevolezza che la strada non è la pista. Ma con il traffico degli spensierati anni Sessanta, soprattutto se cavalcavi una Morini Corsaro 125 da 9 (dicasi nove) cavalli e ci sapevi fare, le probabilità di andarti ad ammazzare non erano così alte. La Stradale invece c'era eccome, bastava uscire da una curva un po' piegato e trovare la pattuglia: guida pericolosa! Ma se andavo a sessanta e sono solo sulla strada... Fa niente, per quella curva è troppo! E chi lo dice? Lo dico io, ragazzino, e lasciami scrivere il verbale.
 

Anche a voi sarà particolarmente cara una strada, magari per avere trovato un'ispirazione, o la moto ideale, o il ristorante migliore del mondo, o chissà, la casa dei vostri sogni o addirittura l'amore

 

A tante altre strade sono legato, alla SS62 della Cisa per esempio, o alla SS243 del passo Gardena, o alla SP4 che sale da Lugagnano in provincia di Piacenza; strade che ho scoperto dopo e che frequento almeno quattro o cinque volte all'anno. Ma la Bellagio-Como resta la numero Uno. Semplicemente, è La Strada. Tanti anni sono passati, ma ogni fotogramma resta registrato indelebilmente. La trama del film è sempre quella: oggi c'è il sole, si bigia la scuola con i due soliti compagni di liceo dotati di Aermacchi 250 e 350, fino a Lecco niente da segnalare, qualche piega per scaldarsi sul lungolago di fronte a Mandello e Lierna, poi sosta al sole vicino all'imbarcadero di Bellagio e finalmente la goduria: questa famosa 583 con il lago a destra e la montagna a sinistra, sempre diversa ad ogni chilometro. Prima è veloce, ma bisogna stare molto attenti perché ci sono diverse case; poi comincia una serie di curve aperte, da raccordare, che presto diventa un misto più stretto e più tecnico. Occhio che siamo all'ombra e l'umidità rimane. Tra Lezzeno e Nesso ci sono un paio di chilometri da fare a gas spalancato, ma non si deve sbagliare niente. Gli specchietti non esistono, ma so che l'Ala Verde e quella Blu sono staccate, non le sento più. Basta una 125 se hai classe e fegato... Dopo Careno il tratto che preferisco, due o tre curve aperte da orecchie a terra, da Blevio mezzo gas, ormai sono quasi a Como e sono trionfalmente solo.


Beh, per farla breve su quella strada ho scoperto alcune delle cose più importanti della mia vita. Che andavo forte, ma questo è scontato per la maggioranza di noi. Che avevo un bel controllo e ottimi riflessi, ma questa è forse una comune illusione. Che sapevo improvvisare traiettorie quasi sempre immodestamente perfette. Che avevo orecchio per la musica del motore. Che la moto era la mia vita: e questo sì che vale, perché così è andata davvero.


Come faccio a non essere legato alla Bellagio-Como? Anche a voi sarà particolarmente cara una strada, magari per avere trovato un'ispirazione, o la moto ideale, o il ristorante migliore del mondo, o chissà, la casa dei vostri sogni o addirittura l'amore. Siamo pronti ad ascoltarvi.

Nico Cereghini - La mia strada del cuore