Motostudent 2018: per Biga inizia l’avventura

  • di Alfonso Rago
Presentata la moto progettata dagli studenti de La Sapienza di Roma, che scenderà in pista ad Aragon nella competizione con altre università di tutto il mondo
  • di Alfonso Rago
1 ottobre 2018

Motostudent International Competition, tutto pronto per la quinta edizione: il lungo lavoro, iniziato 18 mesi fa, è ormai giunto al momento della verità.

Teatro dell’evento, la pista spagnola di Aragon, dove saranno ben 74 (ed è un numero record) da 17 nazioni (altro record) i team che cercheranno la vittoria: l'Italia, con sette università in gara, è il paese più rappresentato, dopo la Spagna ospitante, che porta in pista ben 39 team.

Sono due le categorie di veicoli in gara: MotoStudent Petrol (moto con motore a combustione interna, categoria Premoto3) e MotoStudent Elettrico (con sistema di propulsione full electric).

Ogni squadra, come detto, porterà in pista il frutto di 18 mesi di lavoro, necessari al progetto ed alla realizzazione di una moto da gara a standard FIM Moto3: sono comuni a tutti il motore KTM 250 fornito dall’organizzazione, i pneumatici Dunlop (anteriore da 95/70 R17, posteriore da 115/70 R17), montati su cerchi OZ e l’impianto frenante, con elementi da 290 e 170 mm, con pinze radiali e pompe della J.Juan.

Tra le moto in gara al Motostudent c’è anche Biga, frutto del lavoro del Sapienza Gladiators Racing Team: proprio alla vigilia della partenza per la Spagna, la piccola MotoGP romana è stata ufficialmente presentata presso l’Aula Chiostro della Facoltà di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale della Sapienza.

Uno moto slanciata ed aggressiva, com'è giusto che sia un modello destinato alla pista, dalla piacevole colorazione e con soluzioni interessanti, ad iniziare dal telaio a traliccio in alluminio abbinato ad un classico forcellone a due bracci dello stesso materiale, elementi su cui lavorano una forcella Andreani a steli rovesciati da 43 mm ed un mono Öhlins regolabile in precario e compressione.

A realizzare Biga è stato un bel gruppo di quasi venti studenti, divisi in cinque settori operativi: Vehicle Dynamics, Engine, Aerodynamics, Electronics, Operations, guidati dalla team leader Beatrice De Santis, mentre il referente accademico è il professor Antonio Carcaterra, ordinario presso il Dipartimento di Meccanica e Aerospaziale della Sapienza e Presidente di Sapienza Innovazione.

Passione ed impegno, ipotesi e progetti, valutazioni e discussioni: se c'è da progettare una moto partendo da zero, 18 mesi passano in fretta, specialmente se in parallelo c'è da portare avanti un piano di studi verso la laurea.

E questo è un merito ulteriore per i ragazzi dell'SGRT, che condividono con i “colleghi“ con i quali nei prossimi giorni si confronteranno ad Aragon: incrociamo le dita, e vinca il migliore.

Ora è tempo di lasciar parlare la pista: motori accesi, parte il Motostudent 2018...