MotoGP 19 e A.N.N.A: come funziona l'IA?

MotoGP 19 e A.N.N.A: come funziona l'IA?
La nuova intelligenza artificiale basata su reti neurali è efficace e incredibilmente "umana": ecco com'è nata
12 giugno 2019

Dopo il lancio e la nostra recensione di MotoGP 19, il nuovo titolo racing di Milestone, molti utenti sono rimasti piacevolmente colpiti dall'upgrade apportato alla nuova intelligenza artificiale: A.N.N.A.

Allo stesso tempo, però, sono stati diversi i curiosi che ci hanno scritto chiedendoci cosa significhi realizzare una "IA basata" su reti neurali, e come questa si traduca nell'esperienza di gioco. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare un approfondimento specifico, grazie anche al video realizzato dagli sviluppatori visibile a fondo articolo, in grado di fornire le risposte ai vostri quesiti. 

Nasce, cresce, corre..

La genesi di A.N.N.A risale a circa due anni fa, quando gli sviluppatori di Milestone contattano Orobix, un'azienda bergamasca dedita proprio allo sviluppo e all'applicazione di sistemi guidati dall'intelligenza artificiale. Il progetto è interessante: creare una IA basata su reti neurali che, grazie al machine learning, potesse rivoluzionare l'esperienza in singleplayer gestendo direttamente i piloti comandati dalla CPU.

Non più una IA tradizionale statica e bilanciata attraverso dei "semplici" parametri, ma un vero e proprio percorso di apprendimento è stato applicato ad A.N.N.A, acronimo di Artificial Neural Network Agent. Nello specifico, gli sviluppatori hanno indicato all'IA solamente quali azioni meritavano un "premio", e quali invece erano da evitare (rewarding), lasciando poi alle simulazioni e ai devs il compito di valutare i risultati ottenuti dall'IA.

Di base A.N.N.A non sapeva niente, girava in pista sbagliando traiettorie e punti di staccata: ma, più proseguivano i test e il training, più l’intelligenza (grazie al fenomeno del reinforcement learning) diventava consapevole del grip, dei punti di corda e di tutto ciò che accadeva in sella alla moto, imparando così a gestirla al meglio.

Delle vere e proprie "sensazioni virtuali" visibili anche durante le sessioni di guida in single player: basta tenere d'occhio i piloti gestiti dalla CPU e notare che molto spesso guidano in derapata, proprio come facciamo noi esseri umani quando cerchiamo di spingerci al limite senza cadere.

 

Ecco A.N.N.A intenta all'exploration. Imparerà giro dopo giro a compiere le azioni corrette prima di selezionare le migliori (exploitation)
Ecco A.N.N.A intenta all'exploration. Imparerà giro dopo giro a compiere le azioni corrette prima di selezionare le migliori (exploitation)

Exploration e Exploitation

Ma cosa accadeva esattamente durante le simulazioni eseguite da Milestone, e come ha fatto A.N.N.A ad "imparare"?

In sostanza l'IA esplorava una serie di variabili in pista, anche sbagliate (Exploration) per poi, grazie al sistema di Rewarding sopraccitato, agire sfruttando le esperienze "corrette" imparate nella prima fase, migliorando volta per volta. Quest'ultimo processo viene definito Exploitation, e determina una grandissima differenza rispetto ad una IA classica programmata per rispondere solo a determinati input.

Il risultato è chiaramente sensazionale: l'intelligenza artificiale basata su reti neurali permette di vivere un'esperienza più realistica per il giocatore e, allo stesso tempo, riesce ad "umanizzare" un software. Flessibilità e adattabilità sono le parole chiave che contraddistinguono A.N.N.A e, qualora ve lo domandaste, quest'ultima riesce a gestire fino a 32 agenti attivi nello stesso momento, e che si aggiornano più volte al secondo.

In parole povere: riesce a decidere cosa fare fulmineamente, a volte anche sbagliando e cadendo rovinosamente a terra. Molto realistico vero?

I piloti gestiti da A.N.N.A sbagliano come un essere umano. Sono veloci, flessibili e agguerriti
I piloti gestiti da A.N.N.A sbagliano come un essere umano. Sono veloci, flessibili e agguerriti

Impatto sul gameplay

L'immenso lavoro che ha coinvolto gli sviluppatori ha già dimostrato i suoi frutti. In base alla difficoltà che selezionate su MotoGP 19, l'IA vi permette davvero di battagliare con il coltello tra i denti e di mettere in pratica le manovre di attacco e difesa che tanto ci fanno appassionare quando guardiamo le gare reali.

Tutto cambia e tutto varia, a partire dalle reazioni del "gruppone" alla prima curva dopo la partenza, fino ai duelli a tu per tu con un altro pilota; in aggiunta è scomparso il fastidioso "dive bomb" visibile in alcuni episodi (e situazioni) di MotoGP 18. Ora, se venite attaccati all'interno e superati, significa che non avete coperto abbastanza bene l'ingresso in curva, oppure avrete un grandissimo vantaggio in uscita di curva!

A.N.N.A è quindi perfetta?

Secondo noi quasi: a volte cerca il sorpasso in situazioni troppo rischiose, ma stiamo oggettivamente parlando di una "bazzecola" rispetto al risultato ottenuto dal team di sviluppo su MotoGP 19.

Siamo fiduciosi che Milestone continuerà sulla retta via, migliorando anno dopo anno A.N.N.A e continuando ad offrire il titolo di corse su due ruote più bello e intrattenente sul mercato.