Motociclista morto in una gara clandestina: tre richieste di rinvio a giudizio

Motociclista morto in una gara clandestina: tre richieste di rinvio a giudizio
A Biassono, 12 marzo 2023, il 16enne Cristian Donzello perse la vita schiantandosi sulla sua moto contro l’auto di un giovane che stava cercando posteggio per l’auto. Ora le decisioni della Procura di Monza, che chiede pene severissime
19 dicembre 2025

Tre richieste di rinvio a giudizio e una di archiviazione per quella che poteva essere una gara clandestina di moto in via Friuli, costata la vita al 16enne monzese Cristian Donzello: in sella alla sua 125 aveva centrato una Polo guidata da un 21enne che stava cercando un parcheggio, forse per assistere alla corsa. E’ la Procura di Monza a dire la sua sulla vicenda che coinvolgeva sei imputati; due dei quali non ancora diciottenni all’epoca e rinviati alla Procura per i minorenni di Milano.

Secondo la ricostruzione ufficiale, erano tre i ragazzi che stavano cimentandosi in una gara di accelerazione con le loro moto, in una domenica pomeriggio di un raduno (in ipotesi), organizzato per celebrare i cento giorni dalla maturità.

Per l’automobilista, residente a Seregno, l’ipotesi di reato è omicidio stradale; agli altri è contestato l’articolo 9 bis del Codice della Strada secondo cui "chiunque organizza, promuove, dirige o comunque agevola una competizione sportiva in velocità con veicoli a motore senza esserne autorizzato è punito con la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da 25mila a 100mila euro. La stessa pena si applica a chiunque prende parte alla competizione non autorizzata. Se dallo svolgimento della competizione deriva, comunque, la morte di una o più persone, si applica la pena della reclusione da 6 a 12 anni, aumentata fino a 1 anno se le manifestazioni sono organizzate a fine di lucro o al fine di esercitare o di consentire scommesse clandestine, ovvero se alla competizione partecipano minori di anni diciotto".

L’udienza preliminare al Tribunale di Monza si terrà in marzo. Questi giovanissimi rischiano una pena molto elevata, fino a tredici anni di reclusione. Si tratta di un ragazzo di Biassono, che avrebbe organizzato l’evento e predisposto una locandina poi fatta girare su Instagram anche da un altro amico e da un minorenne, oltre agli altri due che avrebbero partecipato alla “gara” in sella alle 125. Uno di loro era caduto a suo volta e aveva subito ferite per 7 giorni di prognosi.

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