Lettera aperta del Presidente della FMI ai membri del Governo e del Parlamento

Lettera aperta del Presidente della FMI ai membri del Governo e del Parlamento
25 ottobre 2006
Onorevoli Signori, la Federazione Motociclistica Italiana si rivolge a tutti Voi che potete esprimervi sulla Legge Finanziaria, perché finisca questo incredibile “accanimento” contro gli utenti dei motoveicoli. Dopo tante notizie che si sono susseguite in questi giorni, la verità sembra essere infatti che si rinuncia a tassare i SUV, si rinuncia ad aumentare la tassa sui superalcolici e si punta invece a “tartassare” i motociclisti! E’ assurdo pensare che in cambio di una tassa sull’alcool, tra i maggiori fattori di rischio quando si è alla guida, cresca il bollo sulle moto! E’ inaccettabile questa associazione di idee, per noi che ci stiamo impegnando sempre di più sul fronte della sicurezza stradale! Si dovrebbe invece andare in direzione opposta, incentivando l’uso dei motoveicoli, che comunque contribuiscono a rendere meno congestionato il traffico cittadino. Se invece la logica è quella che anche i mezzi a due ruote debbano contribuire al sacrificio collettivo per il bene comune, si applichino alle moto più inquinanti gli stessi aumenti previsti per il bollo auto, con una maggiorazione di circa il 15 per cento. Al momento, invece, non è così: secondo le notizie aggiornate ad oggi, il bollo per i ciclomotori “Euro 0” subisce un aumento del 36%, passando da 19,11 Euro a 26 Euro. I motocicli “Euro 0” poi, per ogni kw in più oltre gli 11 (per i quali è dovuto l’importo fisso di 26 Euro), verseranno 1,70 Euro invece di 0,88 (importo attuale), con un aumento che va oltre il 100 per cento! Perché? Ci si dimentica che i motociclisti danno un grande contributo alla mobilità urbana e che sono da considerarsi tra gli utenti più deboli della strada. Si presume forse (ed è assolutamente errato), che i motociclisti, ciclomotoristi compresi, siano tra le categorie più abbienti e quindi da tassare maggiormente? Chi guida un mezzo “Euro 0” è quasi sempre chi non ha la possibilità economica di acquistare un mezzo più moderno. Perché accanirsi proprio su questi cittadini meno fortunati? Paolo Sesti Presidente Federazione Motociclistica italiana

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