La terribile comandante della Polizia Locale

La terribile comandante della Polizia Locale
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Clamoroso in provincia di Pavia: la comandante della Polizia Locale del Comune di Cassolnovo, è stata arrestata insieme al suo vice, avrebbero tentato di cedere a un amico due moto da cross sequestrate. E poi falsificato verbali, tolto multe ai conoscenti, vessato un giovane agente…
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
17 gennaio 2023

La comandante della Polizia Locale di Cassolnovo, un comune vicino a Vigevano, Maria Grazia Pietrapertosa di 58 anni, è stata arrestata lunedì 16 gennaio con accuse molto gravi. Si parla di concussione reiterata, falso in atto pubblico, indebita induzione a concedere o promettere utilità, atti persecutori nei confronti di un collega.

Con la comandante anche il vice Luigi Critelli di 46 anni. Entrambi sono ai domiciliari su disposizione del GIP del tribunale di Pavia. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri dopo una profonda ed articolata attività di accertamenti guidata dal Sostituto Procuratore Paolo Mazza.

Tutto sembra sia nato intorno a due moto da cross. Le indagini erano partite in seguito alla denuncia presentata ai carabinieri di Pavia dalla madre di un adolescente dopo il fermo di due moto da cross: il suo ragazzo e un amico circolavano in paese senza targa né assicurazione, i due ufficiali avrebbero abusato del loro potere, avrebbero confiscato i mezzi senza formale contestazione relativa alle violazioni del codice della strada e senza idonea documentazione per eseguire il sequestro amministrativo.

A che scopo? Semplice: dopo aver trattenuto le due moto per alcuni giorni presso il comando di Polizia Locale, i due ufficiali avrebbero suggerito ai ragazzi di vendere le motociclette a un terzo soggetto, per di più ad un prezzo inferiore al valore di mercato. Per evitare così il procedimento, le sanzioni pecuniarie, il sequestro del mezzo eccetera.

Di fronte alle proteste dei familiari, che esprimevano l’intenzione di sporgere denuncia in Procura, il comandante e il suo vice avrebbero restituito le moto ai legittimi proprietari; ma intanto redigendo i verbali del fermo in modo ben diverso dalla realtà, scrivendo inoltre una relazione di comodo indirizzata al sindaco e al segretario comunale di Cassolnovo per giustificare la condotta così disinvolta.

Dalle indagini, eseguite con il coordinamento del maggiore Paolo Banzatti, sono emerse anche gravi condotte illecite nella gestione delle sanzioni per la violazione del codice della strada. La comandante e il suo vice avrebbero persino ordinato ad un agente dello stesso comando di annullare le contestazioni amministrative indirizzate a parenti o ad amici, modificando i verbali con i dati di altri veicoli. Chissà come saranno felici gli ignari concittadini.

Il sottoposto si sarebbe rifiutato di eseguire gli ordini, i due superiori allora l’avrebbero vessato, minacciato, addirittura aggredito fisicamente e accusato di furto. Per il forte stato di stress, il giovane agente è dovuto ricorrere anche ad una terapia psichiatrica e agli psicofarmaci.