Incidenti: il 10,5% degli italiani guida in stato di ebrezza

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I dati diffusi nell'ultimo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità sono molto preoccupanti, perchè indicano purtroppo che la sensibilizzazione fatta a livello nazionale sulla sicurezza stradale, non riesce ad incidere sui giovani
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21 settembre 2010


«I dati diffusi oggi  nell'ultimo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità sono molto preoccupanti perchè indicano purtroppo che la sensibilizzazione fatta a livello nazionale sulla sicurezza stradale, non riesce ad incidere nei giovani.  Che il  10,5% degli italiani, soprattutto maschi e maggiormente nella fascia d'età compresa tra i 25 e i 34 anni, si mette alla guida sotto l'effetto dell'alcol deve metterci in allerta e farci capire come la scuola diventi uno dei canali più utili per favorire un insegnamento alla cultura sana della guida che oggi non c'è».

Ad affermarlo è Carmelo Lentino, portavoce di BastaUnAttimo, la campagna nazionale per la sicurezza stradale e contro le stragi del sabato sera, che oggi si trova presso l’ASC - Automotive Safety Centre – di Vairano di Vidigulfo (PV) la seconda edizione del Safety Day,  una giornata di educazione stradale  rivolta a studenti tra i 14 e i 17 anni.

«Noi continuiamo a ribadire  -  spiega il portavoce di BastaUnAttimo -  l'indispensabile necessità di introdurre nei cicli di istruzione obbligatori di tutte le scuole corsi di educazione stradale affinché fin da giovani si possa acquisire la consapevolezza dei rischi cui si va in corso nel caso ci si metta in guida sotto l'effetto di alcol e sostanze stupefacenti. Alla luce dei dati di oggi - conclude - non possiamo più rimandare il coinvolgimento delle scuole per ribadire l’importanza di una guida sicura e consapevole».