Il Museo Battisti a Pesaro con 216 moto di pregio

Il Museo Battisti a Pesaro con 216 moto di pregio
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Raccoglie la collezione privata dell’imprenditore ed ex-pilota pesarese, scomparso nel marzo scorso. Dalle Benelli di Pasolini e Saarinen fino alla Yamaha 250 di Cadalora e alla 500 di Lawson. Tante moto da corsa e altrettante moto di serie
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
5 dicembre 2023

Non ci hanno avvertito e dispiace non aver potuto partecipare all’evento, ma la notizia è ghiotta e merita il rilancio. Lo scorso fine settimana a Pesaro è nato un nuovo museo della moto per merito di Luciano Battisti: sono 216 pezzi di gran pregio, sia da corsa sia di serie.

Battisti è stato uno storico pilota MotoBI e un imprenditore ben conosciuto a Pesaro; notissimo in Italia e all’estero per la sua grande passione: il collezionismo. Aveva progettato di fare della sua ricca collezione di moto un museo aperto a tutti, purtroppo è mancato il 26 marzo scorso all’età di 79 anni, e la famiglia non lo ha tradito.

Un progetto e un sogno di Lucio - è la nota del Moto Club Tonino Benelli di Pesaro - che, grazie alla forza e alla determinazione della sua famiglia e in particolare della moglie Graziella e del nipote Enrico, si è finalmente potuto realizzare: un luogo dove è possibile respirare tutta la coinvolgente passione per la motocicletta che era di Luciano”.

Battisti era stato tra i fondatori del registro storico Benelli (era presidente onorario) e anche organizzatore di gare: con Paolo Benelli e Goffredo Tempesta aveva creato l’evento di Villa Fastiggi con i mitici duelli tra Agostini ed Hailwood, poi Ago e Saarinen. Lavorava da decenni alla sua preziosa collezione di moto, tra queste le Benelli quattro cilindri 350 e 500 con cui dalla fine degli anni Sessanta agli inizi dei ‘70 gareggiarono Renzo Pasolini, Silvio Grassetti, Walter Villa, Mike Hailwood, Jarno Saarinen. E ancora la Benelli 250 quattro di Carruthers, campione 1969, le Yamaha 250 e 500 ex Luca Cadalora ed Eddie Lawson della fine degli anni Ottanta.

Come riporta Massimo Falcioni sulla Gazzetta dello Sport, il museo ha sede in un capannone di oltre 2.000 metri quadrati a Villa Fastiggi, fuori Pesaro. Qui nella nuova sede-museo ci sono adesso le 216 motociclette storiche, molte delle quali sono pezzi unici.

A chi chiedeva a Battisti il valore economico della sua collezione la risposta era: “Non so quanto vale e nemmeno mi interessa. Per me è solo una questione affettiva. Quella Pesaro di ieri, soprattutto attraverso la Benelli ma anche la MotoBI e tante altre Aziende più o meno note, ha rappresentato una cultura, una scuola, ha creato valori, professionalità e molti dei personaggi che sono passati lì dentro hanno poi fatto la Pesaro di oggi, un pezzo di questa nostra Italia”.

Con il museo Battisti, la città di Pesaro amplia la sua proposta storico-culturale del motociclismo, già forte dello splendido museo Officine Benelli nella sede della ex fabbrica del Leone (nata nel 1911) in Viale Mameli, e di altri centri storici fra cui il museo Morbidelli, il centro dei fratelli Enzo e Eugenio Lazzarini e altri di valore.

La collezione privata di Battisti è visitabile su prenotazione. E’ possibile rivolgersi per le informazioni all’indirizzo mail: collezione.battisti@gmail.com.