Il Comitato Motocivismo commenta i dati ARPA sull'inquinamento

Il Comitato Motocivismo commenta i dati ARPA sull'inquinamento
8 febbraio 2007
"Proseguiamo nella nostra opera di divulgazione che mira a dimostrare come gli enti locali stiano manipolando o semplicemente non divulgando i veri dati oggettivi sull'inquinamento. E' da tempo che cerchiamo di portare in evidenza come i dati ARPA dimostrino chiaramente che i motocicli e i ciclomotori impattano in maniera infinitesimale sulla produzione di particolato (pm10). Vogliamo ora segnalarvi che questo dato è noto anche agli amministratori, ma non viene assolutamente considerato quando si preparano i provvedimenti "urgenti" contro l'inquinamento - anzi, sembra che la deroga della legge lombarda alle moto 4 tempi sia in pericolo per il futuro a breve. Perfino durante una seduta della Commissione Mobilità-Traffico-Ambiente del Comune di Milano, il presidente fa mettere a verbale che "la moto è un mezzo di trasporto poco inquinante e rende più fluido il traffico". Ora ci chiediamo: perchè si vogliono comunque bloccare i veicoli a due ruote? E poi, perchè durante il convegno "Qualità dell'aria-Prospettive e scenari della nuova legge regionale" (Bergamo-3 febbraio 2007) si presentano grafici e tabelle dove risultano bene in evidenza le grosse responsabilità degli autocarri pesanti (anche Euro 4) salvo poi parlare solamente delle autovetture? E perchè durante lo stesso convegno si nota come i dati ARPA dimostrino l'inutilità dei blocchi totali e infrasettimanali ma non li si commenta? Ma soprattutto: perchè di tutto cio' non arriva mai notizia ai cittadini? Omissioni, omertà, mistero, come quello che circonda il Presidente della Regione Lombardia, pare chiamato a Roma lo scorso 6 febbraio dal Consiglio dei Ministri per discutere di alcuni punti della recente legge regionale lombarda sull'inquinamento, che andrebbero oltre i compiti che le leggi vigenti assegnano alle regioni, ma anche di cio' non abbiamo avuto notizia..."

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