Gresini: "In rispetto a Marco siamo passati dal bianco al nero"

Gresini: "In rispetto a Marco siamo passati dal bianco al nero"
Giovanni Zamagni
Nel giorno della presentazione ufficiale del team Gresini si pensa al futuro, ma è difficile non ricordare il passato. "Credo sia giusto andare avanti", è stato il commento di Fausto Gresini | G. Zamagni
13 marzo 2012

Punti chiave

Si ricomincia da Marco Simoncelli: non potrebbe essere altrimenti. Un ragazzo straordinario, prima ancora che un ottimo pilota, talmente legato al team Gresini, che, pur di avere sempre la sua squadra a fianco, era arrivato perfino a mettere in discussione il rapporto con la Honda. E’ inevitabile, quindi, che Fausto Gresini sia emozionato nel giorno della presentazione ufficiale del Team Gresini 2012, nella galleria del vento del politecnico di Milano: si parla della stagione che verrà, ma è impossibile non pensare a quella passata.

«Abbiamo finito il 2011 con grande difficoltà – commenta Fausto -, ma questo è il nostro mondo e la nostra passione, che poi era la stessa di Marco: credo sia giusto andare avanti».
Per farlo, il Team Gresini ha deciso di cambiare totalmente grafica, dal bianco al nero.
«Abbiamo optato per questo cambiamento in rispetto a Marco, scegliendo il nero perché è un colore aggressivo: si ricomincia da capo».


Alvaro Bautista

punta in alto


Si ricomincia con uno squadrone impegnato in tutte le categorie - MotoGP, CRT, Moto2 e Moto3 -, con Alvaro Bautista (ascolta la sua intervista) come pilota di riferimento della squadra. Dopo due anni di Suzuki,
Simoncelli e Bautista sul podio del GP d'Italia
Simoncelli e Bautista sul podio del GP d'Italia

Alvaro sale in sella a una Honda RC213V, non super ufficialissima, ma comunque competitiva.
«Sì – conferma lo spagnolo – ci sono le possibilità per fare bene. Rispetto alla moto che guidavo l’anno scorso le differenze sono tantissime: intanto, ovviamente, è cambiata la cilindrata e, in generale, la Honda è molto più docile nell’utilizzo. Nei test di Sepang, ai primi due posti c’erano due piloti Honda (Stoner e Pedrosa, NDA): è la migliore conferma che la moto è competitiva».


Michele Pirro, in sella alla CRT al fianco di Bautista


Bautista non sarà solo nel box, ma al suo fianco ci sarà Michele Pirro, anche se con una CRT nuova fiammante, con telaio FTR e motore Honda CBR 1000 preparato da Ten Kate. Talmente nuova, che non è ancora scesa in pista.
«Purtroppo siamo in ritardo – conferma Pirro, protagonista di una buona stagione 2011 in Moto2, conclusa con la strepitosa e significativa vittoria di Valencia –: non avendola nemmeno provata, non posso dire nulla sulla sua competitività. Diciamo che il mio è stato un investimento per il futuro: questa stagione servirà soprattutto per preparare il 2013».


Il debutto mondiale di Niccolò Antonelli


Guarda al futuro, ovviamente, anche Niccolò Antonelli, 16 anni, campione italiano 125, al debutto nel mondiale.
«Ho provato la Moto3 a Jerez e con il motore 4 tempi mi sono trovato subito bene. Sono un pilota pulito, ma che sa essere aggressivo quando serve».

 

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