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Gigi Dall'Igna ha parlato con Zam dei record di Ducati e della difficile stagione con Bagnaia. Tra i numeri clamorosi - sei titoli costruttori consecutivi, quattro titoli piloti di fila con tre piloti diversi - l'ingegnere ha scelto quest'ultimo come quello che gli piace ricordare di più: "Per un ingegnere è qualcosa di importante". Sulla crisi di Bagnaia ha respinto le critiche sulla comunicazione: "Difficile spiegare quando non sai come risolvere il problema. Se l'avessimo saputo lo avremmo fatto prima. Quando si parla di fiducia e sensazioni è complicato, non è come cambiare un pezzo rotto". Ha però sottolineato che la fiducia reciproca non è mai mancata: "In altri team le conseguenze sarebbero state gestite peggio". La svolta è arrivata a Sepang: "Per la prima volta siamo partiti male il venerdì e abbiamo risolto il sabato. Questo è significativo". L'abbraccio con Pecco dopo la sprint è stato il simbolo di questa ritrovata sintonia. Sull'infortunio di Marquez ha ammesso: "È un problema per lo sviluppo. Avevamo pianificato le ultime cinque gare per sperimentare soluzioni diverse in ottica 2026". Ha spiegato che GP24 e GP25 sono identici prestazionalmente, le modifiche riguardano solo l'affidabilità. Sul futuro ha rivelato: "Il prossimo anno faccio 60 anni, nei prossimi 10 anni sicuramente non sarò più nel box".