Due idee per Natale, da vedere e da leggere

Due idee per Natale, da vedere e da leggere
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
“I Fidanzati della Morte” è uscito un paio di anni fa, ma chi lo ha perso deve vederlo: un dvd che recupera un vecchio film del ’56 sulle moto, e poi un bel libro che profuma di Moto Laverda
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
9 dicembre 2020

“I fidanzati della morte” è un vecchio film degli anni Cinquanta, una di quelle commedie ambientate nel mondo dei motori che andarono di moda per un po’ e colpivano l’immaginazione. Nel decennio successivo, lo stesso Giacomo Agostini avrebbe recitato da protagonista in tre pellicole non proprio indimenticabili. Ma questo film del ’56, diretto da Romolo Marcellini e con l’allora apprezzata Sylva Koscina, era speciale: conteneva autentiche sequenze delle moto e dei campioni del 1956.

La Rodaggio Film di Bologna, animata da Silva Fedrigo e Alessandro Marotto, l’ha scovato, l’ha restaurato con il supporto di una campagna di crowdfounding, lo distribuisce da un paio d’anni. Una pellicola dimenticata è così tornata alla luce con un formidabile archivio di immagini d’epoca, a colori.

L’ho rivisto in questi giorni con piacere. Certo, la trama è piuttosto banale, amori e riscatti, il grande campione che tradisce la moglie per la Koscina e poi tutto finisce bene; ma l’aspetto straordinario è che un appassionato può rivedere qualche sequenza del GP delle Nazioni con le Guzzi, le Gilera e le Mondial ufficiali (che nel ’57 si ritirarono), l’ultima edizione della Milano-Taranto, Duke contro Liberati, Lomas e Lorenzetti e Woods. La cinepresa è entrata nello stabilimento della Moto Guzzi, negli uffici di allora e nella famosa galleria del vento voluta da Carcano che testava le carenature a campana.

Il DVD/Blu Ray, insieme a un libretto pieno di notizie interessanti sulle moto e sulle gare di allora, è disponibile per 19 euro in un cofanetto. Tutti i riferimenti all’indirizzo info@rodaggiofilm.com oppure sulla pagina FB.

Un libro che profuma di Laverda

Vi propongo anche la lettura di un libro appena stampato, ambientato a Breganze. Lo ha scritto la figlia di Giulio Franzan, appassionato e indimenticato dirigente della Moto Laverda. Lei si chiama Arianna Franzan, è scrittrice e sceneggiatrice: “Il mare a sinistra (e una moto Laverda in testa)” è il suo secondo romanzo.

Una lettura piena di nostalgia e di amore. Un viaggio in famiglia – Giulio e la moglie, Arianna ragazzina e il fratellino Matteo - con il camper autocostruito e dipinto a strisce troppo vistose. Alla volta della Sicilia e rigorosamente fuori dall’autostrada: “fino a che il mare è a sinistra stiamo andando verso sud, ragazzi!”. Un diario di viaggio con i racconti di papà: la moto, le gare di regolarità, lo zio Stefano Rizzitelli, la SF e il suo successo, il Trofeo Laverda, persino la mia sei cilindri sullo sfondo.

Chi ha conosciuto il papà di Arianna farà un po’ di fatica, a procedere nella lettura: pare di vederlo camminare davanti a noi, le gambe lunghe e la schiena curva. Per tutti gli altri è un bel viaggio emozionante, e molto ben scritto, che sfiora quello che era lo splendore della Moto Laverda di Breganze.

Meligrana Giusepe Editore, collana Priamo, disponibile sul sito Libraccio.it, 134 pagine, prezzo di copertina 15 euro.

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