Ducati Panigale Elite II. Via la carenatura integrale e un po' di old style

Una cafe racer costruita partendo da una Panigale 1199 S e che, nello stile, vuole ricordare la Ducati Elite 200 del 1959. Arriva dagli olandesi di Moto Puro

28 dicembre 2021

La 1199 Panigale S è sicuramente una delle Ducati più riuscite degli ultimi vent'anni e il suo motore V2 da 195 cavalli, combinato con il peso di 164 kg a secco, ne ha fatto una supersportiva molto ammirata.

La concessionaria olandese Ducati Moto Puro è partita da uno degli ultimi esemplari spinti da per realizzare questa sua particolare cafe racer. Come il nome lascia intuire – Elite II - è ispirata a un modello sportivo nato a Borgo Panigale nel 1959: la Elite 200, la “superbike” Ducati dell'epoca.

Jean-Claude Luijcx, anima di Moto Puro, racconta di aver sempre apprezzato quella Ducati per le sue prestazioni in rapporto alla cilindrata e per la sua grande maneggevolezza.
Aggiunge di amare in particolare i monocilindrici e i bicilindrici, le moto da flat track, come le bobber, e le caratteristiche della 1199 Panigale.

In questo allestimento c'era la volontà di unire le prestazioni di moto del 21° secolo con il fascino estetico delle moto senza carenatura della metà del Novecento.

Fra le maggiori difficoltà nello spogliare la Panigale e ottenere una naked dal disegno pulito – o per meglio dire una cafe racer con soltanto una sella, un serbatoio e due ruote, c'era la necessità di nascondere cablaggi e centraline elettroniche.

Usare lo spazio all'interno del forcellone per alloggiare parte di queste componenti è stata in questo senso una mossa vincente.

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Il telaietto posteriore è stati costruito appositamente, e così il codino con sella monoposto e il serbatoio in lamiera di alluminio.

Tutte le parti originali in lega di alluminio sono state lucidate a specchio, la verniciatura rossa che riprende l'originale Elite è stata fatta da MW Designs, mentre di provenienza italiana sono le ruote a raggi Kineo, e lo scarico QD. Le Sospensioni Ohlins NIX30/TTX36 e i freni Brembo sono rimasti quelli di serie.

Photo di Mark Kamphuis