Coronavirus: coprifuoco e spostamenti Regione per Regione

Coronavirus: coprifuoco e spostamenti Regione per Regione
Marco Berti Quattrini
Dopo il DPCM è il momento di Regioni e Comuni che stanno elaborando piani di contenimento chirurgici con zone interdette in specifici orari
23 ottobre 2020

Aggiornamento del 23 ottobre

Prevedibilmente si allunga la lista delle Regioni e dei Comuni che impongono limiti alla mobilità per rallentare la diffusione del Covid-19. Oltre a Lombardia e Calabria anche altre regioni stanno imponendo il cosiddetto coprifuoco. In Lazio, da oggi e per la durata di 30 giorni, scatta il blocco dalle 24 fino alle 5, mentre da lunedì inizia la didattica a distanza per le superiori e le Università. A Roma transennate dalle 21 alle 24 le zone della movida: piazza Campo dei Fiori, via del Pigneto, piazza Madonna dei Monti e piazza Trilussa a Trastevere.

Verso la chiusura anche la Sardegna. Atteso nelle prossime ore l'annuncio di un lockdown di 15 giorni che 15 giorni con contestuale chiusura di porti e aeroporti. Di diversa opinione è il Luca Zaia che per ora esclude di chiudere i confini del Veneto. Giro di vite invece in Piemonte dove nel fine settimana chiuderanno tutti i centri commerciali non alimentari e misure anti movida a Torino con chiusura anticipata alle 22.30 per le attività di vendita da asporto.

Genova blindata dalle 21 alle 6 con transito consentito solo per andare a casa o in direzioni di esercizi commerciali regolarmente aperti. Unica buona notizia arriva dalla Valle d'Aosta dove da mezzanotte decade la zona rossa per i comuni di Saint-Denis, Verrayes e Chambave.

Non sarà un vero e proprio lockdown, ma ci saranno aree e orari in cui la mobilità, anche in moto e scooter, sarà limitata.
Il crescente numero di contagi sta portando il Governo ad adottare norme sempre più stringenti, come abbiamo visto nell'ultimo DPCM. Ma non solo: infatti anche le amministrazioni regionali, provinciali e comunali saranno chiamate a localizzare le responsabilità. La ricetta, per quanto riguarda la prevenzione è chiara: smart working, riduzione dei comportamenti a rischio e limitazione dei contatti fisici: in altre parole, stop alla movida.

Per questo motivo, Lombardia e Campania hanno annunciato che già da questo fine settimana scatterà il coprifuoco: un lockdown dalle 23 alle 5 del mattino, e ci si potrà muovere solo per motivi di salute, di lavoro e di comprovata necessità. Le due regioni non sono le uniche, e la mappa dei comuni e delle province è in continuo aggiornamento.

Le misure di contenimento potranno essere anche più chirurgiche, restringendo le zone interdette anche a una via o una piazza. "Il provvedimento potrà anche disporre una chiusura parziale delle strade o delle piazze, restringendo, cioè, l'accesso senza interdirlo totalmente, con il contingentamento degli ingressi", si legge nella circolare del capo di Gabinetto, Bruno Frattasi, inviata ai prefetti per chiarire i confini attuativi del DPCM.

 

In Piemonte il governatore Alberto Cirio ha annunciato la chiusura dei centri commerciali nei fine settimana, e ha disposto che le classi dalla seconda alla quinta delle scuole secondarie tengano almeno il 50% delle lezioni da remoto.

Il sindaco di Bari Antonio Decaro ha disegnato tre zone rosse, all'interno delle quali sarà vietato sostare dopo le 21. Si potrà transitare per tornare a casa o per andare nei locali dove la consumazione avverrà al tavolo. Le aree sono: il centro storico, il quartiere Poggiofranco e la zona della movida nel rione Madonnella.


Anche Bologna ha chiuso tre piazze: Piazza Verdi e una porzione di Piazza Aldrovandi e Piazza San Francesco. Lo stesso anche a Firenze, e mentre Roma è in prima linea nella protesta contro lo "scarcabarile delle responsabilità" del Governo, altri capoluoghi stanno pensando a misure di contenimento mirate: Genova, ad esempio, sta considerando l'opportunità di adottare un coprifuoco, almeno nelle aree di maggior concentrazione, e Torino ha già annunciato la stretta ad iniziare da piazza Santa Giulia, via Matteo Pescatore e piazza Montanaro.

 

Articolo scritto il 21 ottobre e aggiornato il 23 ottobre