Changjiang V750 Defender: questa moto non mi è nuova!

Francesco Paolillo
Changjiang V750 Defender. Siamo alle solite, un'altra moto clonata senza vergogna, questa volta lo spunto viene direttamente dall'Italia, e non si tratta solo di estetica ...
26 settembre 2023

 

Non è una elaborazione o una trasformazione in sidecar di una Moto Guzzi V85 TT, anche se così sembrerebbe, e non è neanche una V85 TT, anche se a prima vista gli assomiglia davvero molto, diciamo troppo!

Quella che vedete nelle foto è una Changjiang, la V 750 Defender, produttore cinese conosciuto in Asia per la costruzione di sidecar per l'esercito cinese.

Negli anni 50 iniziò la produzione di veicoli rilevando vecchi progetti Ural, che altro non erano che BMW, con i loro classici motori boxer, in questo caso però l'ispirazione l'ha data un bicilindrico italiano.

Come spesso accade per i produttori cinesi, l'ispirazione arriva ai limiti della clonazione, e anche in questo caso le somiglianze sono evidenti.
Il motore, da 750 cc con un rapporto di compressione di 10:1 raggiunge una potenza di 52 CV (38 kW) a 6.300 giri/min e una coppia massima di 60 Nm a 4.900 giri/min.di un motore da circa 750 centimetri cubi (anche il 750 due valvole di Mandello ne aveva 52 di CV a 6.200 giri e 60 Nm a 4.900 giri/min).

Il cambio a 5 marce e il cardano sembrano arrivare direttamente da Mandello del Lario, mentre il telaio a traliccio in acciaio e il forcellone posteriore a due bracci in alluminio appaiono quasi identici a quelli della Moto Guzzi V85 TT così come la forcella a steli rovesciati.
La  V750 Deffender utilizza componenti regolabili Kayaba (KYB), mentre l'impianto frenante è prodotto dalla J.Juan.

ABS a tre canali, controllo di trazione, cruise control, monitor a colori da 7 pollici con connettività Bluetooth, connessioni per USB e 12 volt e una dashcam (fotocamera frontale), completano l'equipaggiamento di questa Moto Gu....scusate, di questa Changjiang, che difficilmente vedremo in Europa.