Cavo d'acciaio in strada a Milano. I due complici confessano

Cavo d'acciaio in strada a Milano. I due complici confessano
Identificati i due complici del 24 enne Alex Baiocco. Settimana scorsa i tre hanno teso un cavo d'acciaio ad altezza uomo in viale Toscana, a Milano
8 gennaio 2024

Quattro giorni fa è accaduto un fatto di cronaca che ha sconvolto tutti, motociclisti, ciclisti, pedoni e automobilisti: la notte del 4 gennaio, a Milano, in viale Toscana, è stato teso un cavo d'acciaio ad altezza uomo. Sono tre i ragazzi ad aver commesso questo imperdonabile gesto. 

Un uomo ha visto cosa stava succedendo, ha prontamente chiamato le forze dell'ordine che hanno rimosso il cavo e arrestatato uno dei tre ragazzi, il ventiquattrenne Alex Baiocco. Gli altri due presunti complici si sarebbero dileguati in scooter.

I due complici si sono costituiti

Nella notte tra sabato e domenica, il diciottenne Michele Di Rosa, complice nell'evento, si è presentato con il suo avvocato presso la Questura di Monza. Il diciottenne, dopo essersi confrontato con i genitori, ha rilasciato le sue dichiarazioni spontanee alla Questura di Monza. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato il giovane sarebbe veramente pentito delle sue azioni. La convalida dell'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza è prevista per oggi.

Dopo il diciottenne a dichiararsi è stato anche il terzo ragazzo, un 17enne già noto alle forze dell'ordine. Secondo quanto riportato da alcuni media locali, il membro più giovane del gruppo è stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale Niguarda di Milano dal pomeriggio di venerdì. Il minorenne ha confessato le azioni compiute ai propri genitori, i quali hanno contattato i carabinieri della Compagnia Monforte per presentare la denuncia. Successivamente, i militari si sono recati presso l'ospedale Niguarda per raccogliere le dichiarazioni dei genitori.

Il Pm valuta la perizia psichiatrica per il 24enne

Dopo aver convalidato l'arresto e ordinato la detenzione preventiva in carcere, il giudice per le indagini preliminari Domenico Santoro ha disposto che la direzione del carcere invii con urgenza una "dettagliata ed approfondita relazione sanitaria che descriva le condizioni di salute psico-fisica" di Baiocco, il quale risulta essere una persona con una notevole fragilità, "con riserva di ulteriormente provvedere nel suo interesse". In seguito, il magistrato Enrico Pavone valuterà, in base alle informazioni contenute nel documento, non ancora pervenuto al giudice, se chiedere effettivamente la perizia psichiatrica.

Fonte: Il Giorno, TGCOM 24