BMW S 1000 RR, sei tu? Ecco il clone cinese, si chiama Sukuli S 1000 RR [VIDEO & GALLERY]

La Jiangsu Daelg Motorcycle lancia la Sukuli S 1000 RR. Il suo modello di punta è una copia spudorata della celebre superbike tedesca BMW S 1000 RR, la Sukuli è completa di livrea M e dettagli estetici fin troppo fedeli. Le foto

24 aprile 2025

Hanno sempre detto che l'imitazione è la forma più sincera di adulazione e la Jiangsu Daelg Motorcycle sembra aver trovato nella BMW S 1000 RR una musa ispiratrice convincente.

Mentre i tedeschi continuano a perfezionare di anno in anno la loro iconica superbike con tecnologie all'avanguardia e prestazioni da capogiro, dall'altra parte del mondo qualcuno ha pensato bene di "prendere in prestito", completamente, il design. Ed ecco che nasce la Sukuli S 1000 RR, una "sincera forma di ammirazione", talmente fedele all'originale che persino un tecnico BMW - dopo aver rovesciato il caffè ed essere saltato sulla scrivania - potrebbe fare un doppio check per essere sicuro di cosa ha realmente davanti.

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La BMW S 1000 RR rappresenta il fiore all'occhiello dell'ingegneria motociclistica tedesca. Con il suo quattro cilindri capace di oltre 200 CV, un pacchetto elettronico all'avanguardia e una ciclistica raffinatissima, ha fatto parlare di sè in tutti circuiti del mondo e ha scaldato il cuore degli appassionati di cordoli. È stata rinnovata in modo importante per il 2025 (ve lo raccontiamo in questo articolo), ma la Sukuli S 1000 RR si ispira alla generazione precedente della SBK tedesca: quella nata nel 2019.

Il risultato insomma è la Sukuli S 1000 RR, l'ultima arrivata nel già variegato catalogo del costruttore cinese, che si distingue come probabilmente la copia più fedele mai realizzata della sportiva bavarese. Non si tratta della prima imitazione della S 1000 RR proveniente dalla Cina, ma sicuramente è quella che ha spinto più in là il concetto di "ispirazione creativa".

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Osservando le immagini della Sukuli, si capisce che siamo davanti a un vero clone, è identica almeno nell'estetica. Non solo la moto sfoggia orgogliosamente i colori M - il caratteristico schema bianco, blu e rosso che identifica le versioni più sportive dei modelli BMW - ma ogni dettaglio estetico sembra riprodotto con maniacale precisione.

La carenatura, compreso il caratteristico sguardo, è praticamente indistinguibile dall'originale, seppur priva delle alette aerodinamiche presenti sulle versioni più recenti della tedesca. Anche il codino segue fedelmente le linee della BMW, completo di telaietto posteriore quasi identico all'originale. Il telaio principale e il forcellone con rinforzo superiore sembrano replicare le soluzioni della casa bavarese, sebbene rimanga il dubbio se si tratti effettivamente di componenti in alluminio come quelli originali o di più economiche alternative.

Ma è proprio il marchio "Sukuli" a tradire l'origine della moto, con un font e un nome che - ironicamente - richiamano più Suzuki che BMW. Assurdo!