BMW R 1200 GS “Rambler” by Touratech. Pronta per l'off-road

BMW R 1200 GS “Rambler” by Touratech. Pronta per l'off-road
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
E' proposta dalla tedesca Touratech, questa speciale versione che riprende il discorso lanciato dalla famosa BMW HP2. Ha la forcella rovesciata e scende a 199 kg con il pieno
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
11 gennaio 2017

Le moderne maxi enduro in fuoristrada ci vanno eccome, ma certo serve mestiere quando i percorsi diventano più impegnativi dei normali sterrati. BMW, nel 2005, aveva lanciato la sua HP2 Enduro pensando proprio agli amanti dell'off-road puro.
Rispetto alla R 1200 GS di quel periodo – nel 2004 c'era stato il salto generazionale con l'arrivo della nuova 1200 - la “High Performance” dedicata al fuoristrada aveva un telaio più complesso, perché spariva la sospensione Telelever in luogo di una forcella rovesciata, le dimensioni erano più "magre" e il peso era ridotto di ben 24 kg. Quella moto è rimasta in produzione fino al 2008, generando nel frattempo la variante stradale Megamoto.

Ora la specialista in trasformazioni Touratech, che spesso collabora direttamente con BMW come in questa occasione, propone la “sua” R 1200 GS Rambler, nome dall'evidente assonanza con Scrambler. Una moto che sposta in avanti il limite fuoristradistico raggiunto dalla BMW 1200 GS promettendo maggiore facilità di guida e prestazioni off-road. Proprio come la prima HP2.

 

 

Le modifiche rispetto alla GS standard sono tante. Il primo stadio è stata la sostituzione della sospensione Telelever con la forcella rovesciata adottata dalla F 800 GS Adventure, opportunamente modificata (escursione di 230 mm e kit Extreme). Operazione semplificata dal fatto che i tecnici Touratech, nella costruzione della Rambler, hanno lavorato attorno al telaio dell'ultima R 1200 R, già privo di Telelever e con relativo cannotto di sterzo per poter avere la forcella tradizionale, e non su quello della R 1200 GS.
Il nuovo ammortizzatore posteriore kittato Touratech porta la corsa ruota a 200 mm; l'impianto frenante anteriore utilizza un solo disco da 300 mm in luogo della coppia standard, e uno posteriore da 276 mm: l'ABS non è stato rimosso. Il motore da 1.170 cc con 125 cv è nelle specifiche della 1200 GS Adventure.

Le modifiche ciclistiche sono state accompagnate dalle nuove sovrastrutture, rese più snelle e leggere grazie anche all'utilizzo di alluminio e plastica caricata con fibra di carbonio. Il serbatoio - piazzato sotto la stretta sella della quale costituisce la base - è della capacità di 18 litri (il principale da 16,2 più un secondo contenitore dove è alloggiata la pompa della benzina). Nuovi i cerchi Excel con pneumatici Metzeler Karoo3 nelle misure 90/90-21 e 150/70-17, cambiano manubrio, comandi relativi, reggisella, eccetera. Il faro è ad esempio quello della BMW G450X, ci sono la batteria agli ioni di litio e lo scarico specifico Akrapovic in titanio.

 

 

Alla fine la moto ha perso una cinquantina di chili di peso rispetto alla 1200 GS di riferimento, arrivando a 199 kg con il pieno di benzina.
Ai due esemplari realizzati, con differenti livree nelle tinte BMW e Touratech, potrebbe seguire una serie regolarmente omologata e in vendita: è questa l'idea di Touratech, che intanto ha voluto mostrare che cosa è in grado di realizzare senza limitarsi ad attingere al suo peraltro ricchissimo catalogo di accessori, quello che molti tra gli appassionati BMW conoscono bene.
Chi ha nostalgia della vecchia HP2, può iniziare a sognare.

 

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