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Autovelox, situazione che pare irrisolvibile. La Cassazione ha chiarito definitivamente che l'omologazione degli apparecchi è indispensabile, l'approvazione non basta. Ma il vuoto legislativo che dura da 33 anni non è stato ancora colmato e chissà quando lo sarà. Intanto uno strumento che nasceva per la nostra sicurezza sulle strade - e deve essere regolamentato perché troppo spesso è diventato semplicemente un modo per far cassa - rischia di sparire. E non è affatto una buona notizia. Perché la velocità uccide e il far west non può essere il nostro modello di società.
Il presidente di Globoconsumatori Mario Gatto, che è anche consulente della Commissione Trasporti della Camera, sottolinea per l'ennesima volta che ben sei ordinanze della Cassazione sanciscono l'obbligo della omologazione degli autovelox. E l'avvocato Luca Rodolfo Paolini, ex parlamentare, va oltre: Iin un Paese normale gli autovelox sarebbero già spenti, invece in Italia si fa finta di nulla confidando sul fatto che su 100 multati 97 pagano. E i comuni incassano, nel 97% dei casi".
Su Il resto del Carlino leggiamo che un cittadino fanese, Roberto Betti, in un mese e mezzo ha accumulato ben 65 sanzioni e ha poi vinto i ricorsi davanti al Giudice di Pace. Come mai tante multe? Girava la voce che quegli Autovelox istallati dall'amministrazione di Fano nel giugno 2022 fossero spenti perché non a norma e Betti, che consegnava le paste la notte con un po' di fretta, viaggiava spesso vicino ai 60 orari invece che a 50...
Betti, che prima di questa disavventura assicura di non aver mai preso una multa, ha speso un mucchio di soldi per ottenere giustizia: "circa 2.000 euro per difendermi - dice - mentre avrei complessivamente dovuto pagare tra i 18 e i 20.000 euro. Adesso dovrò pagare altri 400-500 euro per difendermi dagli Appelli del Comune". Che sulla carta non ha alcuna chance. Parola di Globoconsumatori.